scheda

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Z1, opus sectile
Palazzo – Sabaudia ( LT )


In località Palazzo presso Sabaudia, lungo la sponda orientale del lago di Paola, si conservano le monumentali evidenze archeologiche della villa dell’imperatore Domiziano, attualmente compresa nell’area del Parco Nazionale del Circeo. Il complesso imperiale s’impiantò su una residenza costiera di epoca tardo-repubblicana, le cui strutture furono in parte inglobate e reimpiegate nell’edificio domizianeo.
L’area meridionale della villa si compone di un edificio (1) dotato di una serie di vani allineati, con paramenti murari in opera reticolata policroma, forse un magazzino o un casermaggio; ad O si apre un ambiente (2) in opera mista. Più a S sono visibili una cisterna a pianta rettangolare (3) ed i resti del muro di cinta della villa (4), in opera mista alternata a reticolato. In prossimità della sponda del lago si apre un piccolo ninfeo (5) dotato di nicchie nelle pareti, a N del quale si sviluppa il c.d Edificio balneare ad esedre (6), un complesso termale provvisto di tepidario, calidario, con abside sporgente verso l’esterno (d), ad O del quale si apre una grande palestra con quadriportico. Tale settore della villa, che ha restituito lussuosi sectilia pavimenta, in massima parte ricostruibili dalle impronte delle lastre nella malta di allettamento, è inquadrabile, sulla base dei bolli laterizi, in età domizianea, con strutture più antiche in reticolato.
Più a N è visibile una muratura con funzione di argine sul lago (7) ed un piccolo vano rettangolare (8), forse pertinente ad una fontana. Sulla sponda del lago, presso un boschetto, si conservano i ruderi di un secondo impianto termale (9), risalente in massima parte in età domizianea. Più a N si sviluppa un complesso di costruzioni differenti la cui planimetria non è determinabile (10); sono visibili una serie di vani adiacenti ad un ambiente con impluvio, rivestito in tessellato (28). Ad O si articolano alcuni ambienti variamente rimaneggiati nel corso dei secoli, con resti di pavimentazioni in mosaico ed in opus sectile (29). A N degli ambienti insiste un edificio a pianta semicircolare con muri radiali, prospicente il lago, di dubbia funzione (11), un muro di argine (12, analogo al muro n. 7), una grande piscina/peschiera scoperta (13: m 59×32), costituita da un bacino rettangolare con lato E concavo e definita da un ambulacro, preesistente all’impianto domizianeo. A detta del Lugli tale complesso potrebbe essere interpretato come uno xystus. A S si apre una cisterna a pilastri (14: c.d. Cisterna a Pilastri o Quadrata), la cui parte superiore è provvista di un grande spazio rettangolare pavimentato in mosaico bianco in cui sono ricavati alcuni vani pavimentati a commessi laterizi disposti a spina di pesce. Al di sotto della cisterna si sviluppa un poderoso muro di terrazzamento (15) a S del quale si articolano una serie di cisterne, pozzi ed ambienti (16-21, 23-27) ed un acquedotto per l’approvvigionamento idrico della villa (22). Presso la copertura della cisterna n. 20 (c.d. Cisterna dell’Eco), sono stati ricavati dieci vani pavimentati a commessi di laterizio disposti a spina di pesce. Lungo il lato esterno N si apre un ulteriore vano, anch’esso rivestito in opus spicatum. Tra gli ambienti del settore destinato alla conserva delle acque si segnala infine la presenza di un ulteriore impianto termale (29), non ancora scavato ma di cui si riconoscono gli ambienti con tubuli per il riscaldamento e i rivestimenti pavimentali in tessellato ed in opus sectile. Infine, ad O della c.d. Cisterna della Raccolta (20), è stato intercettato un ambiente rivestito in tessellato bianco (30. Pianta località edificio tratta da Coarelli F., Lazio, Roma 1984, pp.168-169; pianta edificio tratta da Lugli 1926, carta n. 3).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Villa di Domiziano, ambiente 30, tessellato bianco
Lacerto pavimentale in mosaico bianco con filari di tessere disposti ad ordito diritto (largh. max visibile: cm 45).

Villa di Domiziano, ambiente, tessellato con punteggiato di dadi di quattro tessere
Lacerto di tessellato che rivestiva un ambiente con vasca centrale. Il bordo del mosaico si compone di nove filari di tessere nere (10 cm), di cinque filari di tessere bianche (4 cm) e di tre linee di tessere nere (3 cm). Il campo è occupato da un punteggiato ortogonale di gruppi di quattro tessere bianche su fondo nero.

Villa di Domiziano, Balnea a esedre, A, opus sectile
Pavimento in opus sectile a grande modulo quadrato reticolare con elementi semplci riconoscibile dalle impronte delle lastre nella malta di allettamento. Il modulo è di m 1,50; le formelle quadrate determinate dagli incroci delle fasce misurano m 0,70 di lato.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, B, opus sectile
Pavimento in opus sectile riconoscibile dalle impronte negli strati di allettamento, originariamente misurante m 6×3,40. Dalle impronte delle formelle è stato riconosciuto un modulo quadrato (m 0,90/1) con motivi complessi: le lastre sono bordate, unicamente presso i lati lunghi, da due fasce decorate con triangoli isosceli disposti alternativamente. Il motivo geometrico delle formelle è costituito da cerchi tangenti gli uni con gli altri e tangenti, a quattro a quattro, ad un cerchio più piccolo centrale. L’interno dei cerchi maggiori ha quattro elementi a mandorla disposti attorno ad un cerchio centrale con quadrato inscritto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, C, opus sectile
Opus sectile a base marmorea il cui schema geometrico è ricomponibile sulla base delle impronte delle lastre nella malta di allettamento, e che originariamente misurava m 6,70×4,60. È un pavimento a modulo medio composito ad esagoni, quadrati e triangoli. Il motivo è costituito da una serie di dodecagoni intersecantisi gli uni agli altri e disposti su cinque linee, ciascuna composta da sei dodecagoni e mezzo. Il centro geometrico del dodecagono è occupato da un cerchio (forse scompartito a sua volta) contenuto in un esagono sui lati del quale insistono segmenti circolari quasi tangenti al cerchio centrale. Sui lati dell’esagono sono costruiti e disposti alternativamente triangoli equilateri e doppi quadrati inscritti l’uni dentro l’altro, uno in senso diagonale all’altro; piccoli listelli separano i triangoli dai quadrati.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, C1, opus sectile
Pavimento in opus sectile a base marmorea di cui rimangono unicamente le impronte delle lastre negli strati preparatori, sufficienti tuttavia a ricostruire lo schema geometrico di riferimento, a modulo quadrato con motivi complessi. Il disegno si compone di un un quadrato inscritto in un cerchio e contenente un quadrato a lati concavi campito da un elemento circolare.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, D, opus sectile
Opus sectile a base marmorea originariamente misurante m 7,20×5,30, e di cui rimangono radi lacerti sufficienti a ricomporre lo schema geometrico. Il modulo delle formelle è medio composito con esagoni, quadrati e triangoli. I marmi impiegati sono il pavonazzetto, il giallo antico, il granito grigio, il serpentino.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, E, opus sectile
Opus sectile di cui rimangono alcuni radi frammenti in pavonazzetto, serpentino e in giallo antico. Originariamente il rivestimento marmoreo misurava m 10,70×6. Il modulo è medio composito, ad esagoni, quadrati e triangoli con formelle ad articolazione interna. Nello specifico, il disegno geometrico è costituito da una serie di dodecagoni con esagono centrale e cerchio interno; sui lati dell’esagono sono costruiti quadrati (a loro volta costituiti da tre triangoli) alternati a triangoli equilateri. I dodecagoni sono separati tra di loro da quadrati ed esagoni con cerchio inscritto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, F, opus sectile
Opus sectile conservato solo in impronte e scandito a più unità decorative: lungo il lato E dell’ambiente il rivestimento è a modulo quadrato reticolare, con formelle di m 0,90 di lato, e formelle quadrate di risulta di m 0,45 di lato. Il restante opus sectile è a modulo quadrato con motivi complessi: una serie di cerchi tangenti in senso orizzontale scanditi internamente da una doppia serie di quadrilobi; internamente è un quadrato inscritto in un piccolo cerchio; nel punto di tangenza sono delle piccole formelle triangolari a punta di lancia; per linee diagonali, fra cerchio e cerchio, è inserito un cerchio più piccolo con segmenti circolari ad esso tangenti esternamente.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, G, opus sectile
Opus sectile a grande modulo quadrato reticolare visibile in impronte, misurante in origine m 9×7,30. Le formelle quadrate misurano m 1 di lato; le formelle quadrate di risulta dell’incrocio delle fasce m 0,45.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, H, opus sectile
Opus sectile a modulo composito con esagoni, quadrati e triangoli. Il pavimento, conservato in impronte, in origine misurava m 4,60×1,80. Il motivo è costituito da una serie di dodecagoni intersecantisi gli uni agli altri e disposti su cinque linee, ciascuna composta da sei dodecagoni e mezzo. Il centro geometrico del dodecagono è occupato da un cerchio (forse scompartito a sua volta) contenuto in un esagono sui lati del quale insistono segmenti circolari quasi tangenti al cerchio centrale. Sui lati dell’esagono sono costruiti e disposti alternativamente triangoli equilateri e doppi quadrati inscritti l’uno dentro l’altro, uno in senso diagonale all’altro; piccoli listelli separano i triangoli dai quadrati.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, I, opus sectile
Il pavimento, che in origine misurava m 2,90×6,30, è costituito da un opus sectile a modulo quadrato di cui si conservano unicamente alcuni lacerti; nonostante ciò, sono leggibili le impronte che hanno consentito una ricostruzione dello schema geometrico, a modulo quadrato con formelle di m 0,90 di lato ai cui vertici si dispongono quadrati.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, L, opus sectile
Opus sectile a base marmorea di cui rimangono tracce presso l’angolo S-E della sala sufficienti tuttavia, unitamente alle impronte delle lastre negli strati preparatori, ad identificare lo schema compositivo di base. Il modulo delle formelle è rettangolare (m 0,40×0,30) con motivo Q3p.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, M, lastricato marmoreo
Del pavimento rimangono unicamente le impronte delle lastre nello strato di allettamento (m 0,40×0,30), da cui è stato ipotizzato che in origine doveva trattarsi di un lastricato marmoreo omogeneo.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, N, opus sectile
Opus sectile a base marmorea a modulo quadrato con motivi complessi. Il disegno del pavimento risulta dall’unione di quattro formelle (m 1,02): in ciascuna formella è disegnata una stella a quattro punte al centro della quale è delineato un cerchio (probabilmente scompartito a sua volta). La stella è delimitata esternamente da un listello; le stelle sono tutte tangenti ai vertici, disegnando negli spazi intermedi un ottagono, al centro del quale è un cerchio con motivo quadrilobato impostato su un piccolo disco centrale con quadrato inscritto. Il pavimento si conserva solo in impronte.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, P, opus sectile
Pavimento in opus sectile di modulo quadrato Q3. La pavimentazione marmorea si conserva pressoché integra, eccezion fatta per alcune lacune ed una zona in cui le formelle furono asportate in antico. Le lastre, di m 0,45 di lato, sono in giallo antico, breccia, marmo bianco, pavonazzetto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Q, opus sectile
Pavimento in opus sectile a base marmorea di cui rimangono solo alcuni lacerti e le impronte nello strato di allettamento, sufficienti a ricostruire lo schema decorativo, con formelle di m 0,60 di lato con motivo a Q3. Le porzioni marmoree superstiti sono in giallo antico, breccia, marmo bianco, pavonazzetto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, R, opus sectile
Opus sectile a modulo quadrato ma sviluppato in senso reticolare, con motivo a QOr(b)Q, con formelle di m 0,45 di lato. Del rivestimento rimangono unicamente alcuni lacerti in serpentino, giallo antico, marmo bianco. Il pavimento è del tutto analogo a quello rinvenuto nell’ambiente S.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, S, opus sectile
Opus sectile a base marmorea con formelle di m 0,45 di lato. Il sectile è a schema quadrato ma sviluppato in senso reticolare, con motivo a QOr(b)Q, ed è ricostruibile sulla base delle impronte delle lastre negli strati preparatori. Si conserva un piccolo lacerto del rivestimento presso l’angolo N-O, i cui marmi impiegati sono il serpentino, il giallo antico ed il marmo bianco. Un rivestimento analogo pavimenta il limitrofo ambiente R.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, T, opus sectile
Opus sectile a base marmorea a modulo quadrato (m 0,45). Si compone di una cornice marmorea semplice che, in prossimità della parete O, è arricchita da una fila di triangoli isosceli rettangoli. La prima fila del campo, partendo da O, è costituita da una serie di formelle con motivo a Q3p; i quadrati interni sono definiti da sottili listelli in serpentino e porfido alternati. Risultano inoltre impiegati per la composizione delle lastre il marmo bianco, il giallo antico ed il pavonazzetto. La seconda fila è costituita da formelle con motivo a QOr(b)Q eccezion fatta dell’ultima lastra, con motivo a QApQ. I marmi impiegati sono il serpentino, il giallo antico ed il pavonazzetto. Il rimanente campo, di cui si conservano in massima parte le impronte, è occupato da lastre con motivo a QApQ, visibile soprattutto presso il settore E dell’ambiente, dove si conserva una formella con motivo a QOr(b)Q, analoga a quelle che decoravano la seconda fila.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, U, opus sectile
Opus sectile conservatosi solo in impronte, a modulo quadrato composito con quadrati e cerchi (formelle: m 0,73).

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, X, opus sectile
Opus sectile con motivo a Q3. I marmi impiegati sono il giallo antico, la breccia, il marmo lunense, il marmo bianco, il pavonazzetto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Y, opus sectile
Opus sectile a base marmorea con motivo a Q3 (m 0,60 di lato), alternate, in alcuni casi, con formelle a Q3p. I marmi impiegati sono il giallo antico, la breccia, il marmo lunense, il marmo bianco, il pavonazzetto.

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Z, commessi marmorei
Pavimento a commessi marmorei disposti a spina di pesce. Le specie marmoree impiegate sono il giallo antico, il lunense ed il marmo africano.

Villa di Domiziano, edifici a S-O della Peschiera (29), opus sectile
Opus sectile a base marmorea a modulo quadrato-reticolare a motivi complessi, conservatosi per lo più in impronte. Le formelle misurano m 0,6 di lato. Il disegno è stato così ricostruito (Angelelli 2004): il quadrato maggiore (cm 47 di lato) è scompartito in quattro triangoli in pavonazzetto da due sottili listelli in porfido verde. I rettangoli, di disegno maggiormente complesso e difficilmente ricostruibile, presentano sui lati brevi una sorta di semifuso in pavonazzetto (se ne conserva unicamente uno in situ). Lo spazio di risulta tra questi e i bordi del rettangolo era campito da elementi in porfido verde a lati rettilinei e concavi. Tra un semifuso e l’altro doveva essere presente un elemento centrale, forse in colore contrastante e di forma variabile. Il rivestimento è attualmente interrato per esigenze conservative.

Villa di Domiziano, tessellato bianco con inserti policromi
Lacerto di tessellato bianco decorato con inserti quadrangolari policromi (calcari? marmo?) e con un punteggiato irregolare di tessere nere.


Ambiente Z1: vano a pianta rettangolare pertinente all’edificio Balneare ad Esedre (6), che si apre lungo il lato E del quadriportico colonnato Z. Sebbene facente parte di un edificio privato, si è scelto di identificare nell’ambiente una forica per la presenza di sedili multipli. Questi sono in marmo, in gran parte restaurati, e si distribuiscono lungo tre lati. Le murature perimetrali dell’ambiente non si conservano. La forica è pavimentata da un opus sectile marmoreo decorato con il motivo a Q3.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
Inizi anni Ottanta

Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Z1, opus sectile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Opus sectile decorato con il motivo dei tre quadrati inscritti (Q3). Le formelle misurano m 0,60 di lato; i marmi impiegati sono il giallo antico, il pavonazzetto, il portasanta, il cipollino, l’africano verde Lungo la parete E le formelle sono state decurtate di ca. cm 15 per adattare il rivestimento alla superficie pavimentale disponibile. Le concordanze cromatiche delle formelle non sono sempre rispettate ed il pavimento si caratterizza per una certa disomogeneità redazionale. Le specie marmoree impiegate e la scarsa cura per la qualità esecutiva depongono per una datazione del rivestimento in epoca flavia.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure
Lunghezza: 3,60 m; Larghezza: 1,65 m;

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Lunghezza: 3,60 m – Larghezza: 1,65 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a modulo quadrato con motivi semplici – quadrati inscritti diagonalmente entro quadrati (Q3)

 
 

Referenza fotografica: Da Angelelli 2004, fig. 2 p. 85.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ

Restauri moderni: Il pavimento è stato restaurato e le lacune sono state reintegrate in neutro.

Angelelli, C. 2000, Sectilia pavimenta minori e/o inediti della Villa di Domiziano., in Atti del VI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Venezia, 20-23 gennaio 1999), Ravenna, pp. 519-526, figg. 2-4 p. 524, figg. 5-6 p. 525; fig. 7 p. 526.
Angelelli, C. 2004, Sectilia pavimenta minori e/o inediti della Villa di Domiziano., in Studi e ricerche sul patrimonio archeologico del Parco Nazionale del Circeo. Atti del Convegno dell’Ufficio Gestione Beni ex ASFD di Sabaudia in occasione del settantennale del Parco Nazionale del Circeo (Sabaudia, 27 marzo 2004), Sabaudia, pp. 83-89, figg. 2-3 p. 85; tav.XV.1.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Villa di Domiziano, Balnea ad esedre, Z1, opus sectile, in TESS – scheda 10363 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10363), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10363


* campo obbligatorio