scheda

Segalari, villa, "sala rettangolare", tessellato con composizione di stelle di otto losanghe (Seg-02)
Segalari – Castagneto Carducci ( LI )


Indagini archeologiche condotte nel corso dell’’800 presso Segalari hanno portato alla luce un settore di un grande edificio residenziale, descritto da G.F. Gamurrini come una villa “vasta e magnifica come si argomenta dalla finitezza dei mosaici, dalla grandezza delle stanze scoperte e da uno spazio di più di trenta metri da queste al compluvio dell’atrio” (Gamurrini 1868). Quattro pavimenti della villa più altri frammenti vennero strappati dal Maffei per essere esposti presso il Museo Guarnacci di Volterra dove sono attualmente conservati. La ricostruzione della planimetria dell’edificio è affidata alle sintetiche informazioni forniteci dal resoconto del Gamurrini, pubblicato sulla gazzetta ufficiale a seguito di un sopralluogo effettuato sullo scavo, in occasione del quale venne redatto uno schizzo approssimativo delle strutture. Gli ambienti con pavimento musivo erano disposti intorno a un peristilio “con colonne di ordine dorico formate da mattoni tagliati in cerchio del diametro di 27 centimetri”. Tra i vani dotati di rivestimento in tessellato, il Gamurrini ricorda una “sala rettangolare” di m 8 x 3,60 e “un triclinio con due ali” decorato da un “mosaico composto di pietruzze nere e bianche disposte a disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro; quindi un meandro di verdi pampini lo separa da un altro dell’ala destra formato a modo di una greca”. Il “meandro di verdi pampini” è riconoscibile in un lacerto musivo esposto presso il Museo Guarnacci, caratterizzato appunto da foglie di vite realizzate in tessere verdi, mentre per gli altri due rivestimenti del vano è stata proposta una identificazione con due tessellati del museo (Ciampoltrini 1994), il cui ornato geometrico potrebbe corrispondere alla vaga descrizione redatta dal Gamurrini. Se questi tappeti dovevano articolare ipoteticamente un ampio ambiente a destinazione tricliniare (articolato da una fascia partizionale?), alla “sala rettangolare” potrebbe invece appartenere un altro tessellato a decorazione geometrica policroma. Gli ambienti di rappresentanza erano affiancati da alcuni vani di servizio o di deambulazione, tra i quali un “andito” che doveva condurre alla scala, di cui si conservano tre gradini, per l’accesso ai piani superiori, pavimentato da un “litostrato a stellette nere”, verosimilmente riconoscibile in un altro frammento in tessellato custodito presso il Museo Guarnacci (Seg-03). Conclude la serie dei pavimenti ricordati da targhe ottocentesche del Museo come provenienti da Segalari un altro tessellato a decorazione geometrica, non menzionato dalla relazione del Gamurrini e pertanto di incerta collocazione all’interno della villa. Il rinvenimento di una lastra Campana con fauni rinvenuta in un altro “andito” della villa suggerisce una prima fase dell’edificio intorno all’età augustea. A questa prima fase edilizia possono essere ricondotti con cautela il pavimento del triclinio, la cui articolazione con fascia partizionale trova parallelismi con analoghe formule sintattiche di area centro-italica e cisalpina impiegate per l’organizzazione degli spazi tricliniari. Allo stesso ambito cronologico sono ascrivibili, sempre su base stilistica, i tessellati con punteggiato di crocette e con composizione a stuoia, anche se non è possibile escludere una ripresa arcaizzante di età adrianea di motivi già noti a partire dalla tarda età repubblicana. L’aggiornamento dei sistemi decorativi nel corso del II sec. d.C. sembra del resto essere indiziata dal pavimento della "sala rettangolare" che, per impiego della policromia e trattamento dei riempitivi, con maggiore difficoltà può essere inquadrato in un ambito cronologico più alto dell’età adrianea (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 94 p. 145).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Segalari, terme, tessellato con punteggiato di crocette (Seg-03)
Nella nota redatta dal gamurrini sulla Gazzetta Ufficiale si legge che dal “triclinio con due ali”, “per una soglia di marmo rosso bruciato si entra in un andito che ha il suo litostrato bianco a stellette nere; a destra si vedono ancora sovrapposti tre scalini di una scala che conduceva al piano superiore; il quale aveva il suo tessellato bianco”. Ill pavimento indicato come “litostrato bianco a stellette nere” sembra identificabile in un lacerto del Museo Guarnacci costituito da un tessellato bianco in ordito di filari obliqui ornato da un punteggiato di crocette, costituite da quattro tessere nere poste intorno a una tessera bianca. Il pavimento può essere attribuito al primo impianto della villa di età augustea o interpretato come realizzazione in stile arcaizzante tipico del gusto decorativo di età adrianea, quando sono documentati interventi di ristrutturazione dell’edificio.

Segalari, villa, tessellato con composizione a stuoia (Seg-04)
Rivestimento in tessellato bianco e nero a decorazione geometrica proveniente da un vano di soggiorno o di rappresentanza della villa. Il pavimento è bordato da una fascia di tessere nere in ordito di filari paralleli obliqui, seguita da due linee triple, rispettivamente nera e bianca. Il campo presenta una composizione a stuoia costituita da quadrati adiacenti costituiti da rettangoli disposti intorno a un quadrato centrale minore. I rettangoli sono delineati da una linea doppia nera su fondo bianco e caricati da un rettangolo nero concentrico; i quadrati interni sono in bianco e decorati da un quadrato interno delineato da una linea semplice nera.

Segalari, villa, triclinio, tessellato con motivi geometrici e geometrico-vegetalizzati (Seg-01)
Rivestimento in tessellato del cosiddetto “triclinio con due ali” ricordato dal Gamurrini (Gamurrini 1868). L’articolazione della decorazione doveva suddividere, in via del tutto ipotetica, lo spazio architettonico in due settori (b-c) attraverso una fascia partizionale (a). -a (fascia partizionale?): il “meandro di verdi pampini” ricordato da Gamurrini è riconoscibile in un lacerto esposto al Museo Guarnacci di Volterra. La parte di campo conservata è ornata lateralmente da due file contrapposte di calici trifidi neri con due foglie alla base del calice e collegati tra loro da steli a forma di archetti; le due file sono separate da una fila centrale di foglie di vite realizzate in tessere leggermente più piccole di colore verde-azzurro. -b (“ala destra”): rivestimento in tessellato descritto dal Gamurrini “formato a modo di una greca”. Il motivo è riconoscibile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci, con composizione di linee spezzate a gradini, che si ricongiungono asimmetricamente in un quadrato centrale. Questo è a sua volta decorato da un meandro con quadratini neri campiti in verde nei riquadri angolari; centralmente, il quadrato presenta un quadrato concentrico bianco decorato da un fiore di quattro foglie. -c (“ala sinistra”): rivestimento in tessellato a decorazione geometrica descritta dal Gamurrini come un “disegno in quadri, in losanghe, in triangoli, congegnati e intersecati tra loro”, identificabile in un tessellato conservato presso il Museo Guarnacci ornato da una composizione a reticolato di fasce suddivise in rettangoli e quadrati nei punti di incrocio. I quadrati e i rettangoli sono resi in nero, profilati da una linea doppia bianca e decorati rispettivamente da un quadrato sulla diagonale e da una losanga sdraiata. Il reticolato individua quadrati bianchi più grandi, delineati da una linea semplice nera: questi presentano un quadrato delineato in nero, inscritto sulla diagonale e decorato da quattro motivi differenti combinati in sequenza sempre diversa: a) un quadrato dai lati inflessi in nero con motivo ad l in bianco; b) un fiore bianco di otto foglie iscritto in un cerchio nero; c) un fiore bianco a sei foglie inscritto in un cerchio nero; d) un cerchio nero circoscrive un quadrato, le cui diagonali sono tracciate da linee nere riunite centralmente in un quadrato nero caricato da un quadrato di quattro tessere bianche.


Ampio ambiente rettangolare con pavimento rivestito in tessellato.

Lunghezza: 8 m – Larghezza: 3,60 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1868

Segalari, villa, "sala rettangolare", tessellato con composizione di stelle di otto losanghe (Seg-02)

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Rivestimento in tessellato policromo a decorazione geometrica, bordato da una treccia a tre capi policroma con andamento meandriforme resa in tessere bianche, verdi, gialle, rosse, marroni e azzurre. Il campo presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe, delineate in verde su fondo bianco con rombo concentrico rosso. Tangenti per due sommità, le stelle generano quadrati più grandi (tre file di dieci) e quadrati più piccoli posti sulla diagonale: questi ultimi presentano un quadrato concentrico in verde decorato con motivi floreali stilizzati sempre diversi nei dettagli e nella scelta del colore (varie tonalità di rosso, verde, azzurro, arancio, marrone, grigio, giallo); i quadrati maggiori, incorniciati da una linea semplice verde e da una doppia bianca, sono invece caratterizzati da motivi vegetali (fiori o foglie di vario tipo) incorniciati da trecce a due o a tre capi e da meandri policromi.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0,7 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 72d – treccia a tre capi policroma, su fondo scuro
tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 

Campo

Specifiche tecniche
Lunghezza: 6,70 m – Larghezza: 3 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0,7 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)losanga: 0,20; quadrato grande: 0,40motivo floreale stilizzato
linea spezzata, formante triangoli (qui policromi)
treccia a calice, allentata, con orlo curvo e occhielli, policroma

 
 

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Guarnacci, sala XIV – inv. non documentato)

Museo Guarnacci (Riferimento: Dott. G. Cateni) Via Don Minzoni 11 – Volterra (PI)

Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 146;212;295-296;298;454;457;479, tav. XCV,1-2.
Ciampoltrini G. 2003, in La villa di Segalari, Livorno.
Ciampoltrini, G. 1994, in Mosaici del II secolo d.C. nell’Etruria centrale marittima, 12, n.7.1, fig. 20.
Consortini P. L. 1940, in Volterra nell’antichità, Volterra, 264, fig. a pag. 203.
Gamurrini G.F. 1868, in Rapporto sopra alcune antichità ritrovate in Maremma nel marzo del 1868, al direttore della RR. Gallerie di Firenze, 2.

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Bueno, Michele | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Bueno, Michele, Segalari, villa, "sala rettangolare", tessellato con composizione di stelle di otto losanghe (Seg-02), in TESS – scheda 2910 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2910), 2014

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2910


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