scheda

Regio II, Via Celio Vibenna, tessellato
Roma ( RM)

Sulle pendici occidentali del Celio, nei pressi dell’Antiquarium, vennero alla luce strutture relative ad una domus con ambienti distribuiti su terrazze che seguivano il naturale pendio del colle. L’edificio non è più visibile, dal momento che venne distrutto subito dopo la scoperta avvenuta nel 1940 durante scavi effettuati per realizzare la linea Metropolitana. Restano, come unica documentazione grafica, una pianta in scala 1/50 e uno schizzo planimetrico dell’affresco che decorava la parete di un ambiente (Cartelle Gatti, busta 21, Reg. X, fasc. 4 – Metropolitana, via dei Trionfi (doc. 9142, 9143), mentre è del tutto assente la documentazione fotografica. Come sappiamo dalle notizie relative alla scoperta (Archivio Gatti), tale affresco, riprodotto in un disegno acquerellato di L. Carlocci (edito da COLINI 1944, p. 161, fig. 123) decorava la parete lunga di un ambiente in blocchi di tufo impostati su un muro in opera incerta fino ad un’altezza di m 1,30 dalla pavimentazione musiva. Il rinvenimento di un altro pavimento a mosaico relativo ad un ambiente con piano pavimentale alla stessa quota del precedente, realizzato al di sopra di una volta, consente di riferire entrambe i vani al piano sopraelevato della domus. In base agli scarsi dati forniti all’epoca del rinvenimento ed alla documentazione conservata, è possibile ipoteticamente inquadrare l’impianto della domus nel periodo medio-repubblicano (così COLINI 1944, p. 160); il disegno dell’affresco parietale consente inoltre di ipotizzare l’esistenza di una seconda fase decorativa che, stando alla documentazione grafica conservata e al tipo di schema decorativo prescelto, sembrerebbe da ascrivere al periodo medio-imperiale.
Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Regio II, Via Celio Vibenna, tessellato
Tessellato con campo di tessere bianche e bordo di colore contrastante noto esclusivamente da fonti di archivio (CAR, V Varie sciolta g). Manca la documentazione fotografica e grafica.

Ambiente della domus andato distrutto durante i lavori del 1940 per realizzare la linea Metropolitana; non se ne conoscono la planimetria e la funzione in relazione all’impianto, che è da stimare pertinente alla prima fase edilizia del complesso (età medio-repubblicana). In base alla descrizione di Guglielmo Gatti sappiamo che almeno un muro era “in incerto fino a 1,30 m sul mosaico” e proseguiva con blocchi di tufo. Un rilievo acquerellato di L. Carlocci, realizzato al momento della sua scoperta (COLINI 1944, p. 161, fig. 123), consente di ipotizzare che l’ambiente avesse una pianta rettangolare, con uno schema modulare ad edicole dipinto sulle pareti lunghe. Queste inquadravano, in campi monocromatici, personificazioni di Province stanti su mensole. Non resta invece alcuna documentazione grafica e fotografica del pavimento musivo dell’ambiente, del quale si ricorda soltanto che era realizzato con tessere di colore bianco e nero; solo in via ipotetica lo si può riferire alla stessa fase decorativa in cui vennero realizzati gli affreschi. Infatti, è possibile ipotizzare che l’affresco (e probabilmente anche il pavimento musivo) fossero stati realizzati in una fase decorativa successiva, che può essere inquadrata per ragioni stilistiche alla media età imperiale.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV a.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1940/03/30

Regio II, Via Celio Vibenna, tessellato

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: bicromo

Tessellato realizzato con tessere di colore bianco e nero, del quale non sono note le dimensioni e l’eventuale presenza di un motivo decorativo geometrico. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm

 
 

Colini, A.M. 1944, Storia e topografia del Celio nell’antichità, in Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Memorie, Città del Vaticano, p. 161.
Panella, C. 1996, in Meta Sudans, I. Un’area Sacra in Palatio e la Valle del Colosseo prima e dopo Nerone, Roma, p. 158.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, Via Celio Vibenna, tessellato , in TESS – scheda 3738 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3738), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3738


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