scheda

Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 3, tessellato bicromo a motivi geometrici
Roma ( RM)


Come "Paedagogium", vale a dire come luogo di istruzione per gli schiavi imperiali, è stato interpretato il piccolo edificio di età domizianea posto presso l’angolo Sud Occidentale della Domus Augustana, sulla pendice meridionale del Palatino, al di sopra del Circo Massimo. Si tratta di un edificio scoperto durante scavi condotti a più riprese nell’area (dal 1845) per volere dello zar di Russia Nicola I, che possedeva all’epoca delle proprietà nella zona. L’identificazione come Paedagogium è dovuta al ritrovamento al suo interno di una serie di graffiti che riportano nomi quasi sempre greci, incisi su alcuni degli intonaci dipinti attualmente ancora visibili in alcune stanze (le pitture si datano al III secolo d.C.). L’edificio, disposto su due livelli, era costituito da due file di stanze separate da un cortile. All’ambiente principale, absidato, non disposto sull’asse centrale si affiancano nove stanze minori. La datazione in età flavia, sulla base delle murature (mattoni triangolari con ricorsi di bipedali ogni tre piedi, come per il Palazzo Imperiale) è confermata da bolli laterizi. Gli ambienti, probabilmente coperti a volta, si aprivano sul lato Nord di un portico che circondava, presumibilmente, quattro lati di un atrio. Dell’edificio di età flavia, forse parte dello stesso Palazzo Imperiale, non restano, in realtà, che tratti di mura (e forse alcuni tratti di intonaco dipinto nel vano A). Appartengono ad un rimaneggiamento dell’edificio in età severiana (primi decenni del III secolo d.C.) i mosaici conservati negli ambienti A, B, C e H, oltre a piccoli frammenti nei due vani triangolari dietro l’abside del vano centrale D. Nello stesso arco cronologico si collocano, inoltre, le pitture scoperte nel 1856, oggi quasi interamente scomparse, e i graffiti. Pianta edificio da F. COARELLI, Roma. Guide Archeologiche Laterza, Roma-Bari 206, p. 185.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Regio X, Palatino, area del cd. Paedagogium (orto Nusiner), tessellato bicromo a motivi geometrici.
Il tessellato è noto esclusivamente da descrizioni redatte al momento della scoperta. Il Guidi lo descrive come "terzo di pavimento a musaico bianco e nero ad ovoli". Manca la documentazione grafica e fotografica,

Regio X, Palatino, area del Paedagogium (orto Nusiner), opus sectile (?)
In un ambiente non identificabile nell’area del Pedagogium è stato rinvenuto nel 1863 un "pavimento di lastre in giallo antico, forse identificabile con una stesura in opus sectile marmoreo. Le notizie del ritrovamento provengono dagli appunti del Guidi (Relazione Guidi negli Archivi di Stato, b. 412(56), riportata in Castagnoli (CASTAGNOLI 1949-50, p. 154). Manca la documentazione grafica e fotografica.

Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 1, tessellato bicromo
Pavimento musivo a copertura unitaria di cui si conserva la metà circa a NE del campo. Si tratta di un tessellato bicromo a campo omogeneo con bordo a fascia monocroma di tessere nere, ad ordito rettilineo (la larghezza della fascia varia da cm. 41 a cm. 43) e campo di tessere bianche anch’esse disposte in filari rettilinei. Le tessere, piuttosto grosse e del tipo a dente di cavallo, non presentano taglio regolare nè identiche dimensioni, determinando una generale irregolarità dell’ordito, in particolare per quanto riguarda i margini del bordo.

Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 2, tessellato bicromo a motivi geometrici
Tessellato geometrico bicromo con composizione reticolata di ellissi tangenti formanti quadrati concavi alternativamente grandi e piccoli, in colori contrastanti. Le tessere, piuttosto grosse e a dente di cavallo, non presentano taglio regolare nè identiche dimensioni. Il bordo, una larga fascia in tessere nere, ha una larghezza che oscilla tra i 30 e gli 80 cm. La parte di pavimento conservata gira intorno alle pareti interne dell’ambiente (vale a dire a quelle di NW, NE e SE). Il braccio SE del frammento misura m. 4.40 di lunghezza, quello di NE, che occupa l’intera parete di fondo, è lungo m. 4.35; quello NW, infine, presenta una lunghezza di m. 3.15. Il campo era originariamente largo m. 3.50.

Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 9, tessellato bicromo
Il pavimento musivo si conserva per tutta l’estensione del vano fatta eccezione per una piccola lacuna presso l’ingresso all’angolo ovest dell’ambiente. Si tratta di un tessellato bicromo a campo omogeneo caratterizzato da un bordo a fascia di tessere nere (larghezza varia da cm. 37 a cm. 45) e da un campo (m. 1.44 x 3.95) di tessere bianche, entrambi ad ordito rettilineo. Le tessere, piuttosto grosse e a dente di cavallo, non presentano taglio regolare nè identiche dimensioni.


Vano 3 rettangolare nella parte NW dell’edificio, tra gli ambienti 2 e 4, con i quali comunica attraverso due aperture, rispettivamente sui lati SW e SE. L’ambiente presenta rivestimento pavimentale in tessellato bicromo.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 3, tessellato bicromo a motivi geometrici

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato geometrico bicromo conservato lungo i tre lati interni dell’ambiente, rispettivamente di NW (m. 3.95), NE (lato di fondo integro, m. 3.45) e SE (m. 3.55). L’ampia fascia monocroma di tessere nere del bordo, ad ordito rettilineo, presenta una larghezza che varia, a seconda dei lati, da cm. 60 a cm. 90. Sul lato NE tre file di tessere bianche separano i bordi dall’ornato del campo. Dell’ornato del campo, largo m. 3.45, non in asse con l’ambiente, si conserva solo una esigua parte che permette, comunque, di riconoscere l’associazione di due motivi decorativi: grandi ellissi campite di tessere nere e quadrati a lati concavi intercalati tra i disegni delle ellissi. Sul lato di SE compaiono triangoli adiacenti a fondo nero con base rettilinea e lati concavi. L’esiguità della parte conservata non consente di determinate in che modo i vari motivi decorativi si associassero e si alternassero. Le tessere, piuttosto grosse e a dente di cavallo, non presentano taglio regolare nè identiche dimensioni.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 252d – composizione reticolata di ellissi tangenti, formanti quadrati concavi, alternativamente grandi e piccoli, in colori contrastanti

 
 

Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, fig. 50, nn. 89-94.
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, pp. 101-102, n. 91, tav. XXII, n. 91..

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Manetta, Consuelo | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo, Regio X, Palatino, cd. Paedagogium, vano 3, tessellato bicromo a motivi geometrici, in TESS – scheda 5044 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5044), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5044


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