scheda

Ex S. Maglorio, pavimento a esagonette della corte e della vasca
Faenza ( RA )


Nel 1970 in occasione della demolizione dell’ex convento di S. Maglorio vennero casualmente in luce alcuni resti edilizi di età romana; poco tempo dopo (1978/1979) è stato praticato uno scavo programmato eseguito per trincee, preliminare alla realizzazione del parcheggio comunale. Lo scavo per trincee non ha reso agevole la comprensione delle stratificazioni archeologiche dell’area e la parzialità dell’intervento impedisce una corretta e puntuale ricostruzione delle strutture scoperte, riconducibili ad una domus romana. Il vano 1 è una grande corte scoperta, pavimentata in commessi di laterizi e dotata di vasca ugualmente pavimentata a commessi di laterizi. A NE della corte e affacciato su di esso si trova il vano 2, che, sulla base della decorazione del pavimento in tessellato, è interpretato come vano di soggiorno/di rappresentanza dell’abitazione. A NE del vano 2 si trova il piccolo vano 3, pavimentato in cementizio, adiacente a una seconda corte 4, dotata di pozzo. A NO il vano 2 è adiacente al vano 5, scavato in minima parte e pavimentato in cementizio. Il vano 2 è inoltre collegato al vano 6, anche questo scavato solo in parte, pavimentato in tessellato, con tessere grosse ricavate da ciottoli fluviali.
In bibliografia si segnala come la domus, sulla base delle pavimentazioni, possa essere compresa in un orizzonte cronologico che va dal I sec.a.C. al III sec.d.C.; più in particolare, si segnala che la pavimentazione del vano 2 sia da attribuire al II-III secolo (Guarnieri 2000, pp. 140-141). Tuttavia, la decorazione dell’ambiente, pesantemente compromessa da interventi edilizi postclassici, si può adattare molto bene anche ad una cronologia più alta, inquadrabile nel corso del I d.C., sebbene non sia possibile puntualizzarla ulteriormente; di conseguenza si può ritenere coerente con l’analisi complessiva della domus (pavimentazioni, dati archeologici, sviluppo planimetrico) un inquadramento cronologico alla prima età imperiale (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Progettare il passato 2000, tav. XIII; la planimetria allegata è tratta da Progettare il passato 2000, fig. 52).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Ex S. Maglorio, cementizio con reticolato romboidale
Pavimento in cementizio, rinvenuto per una parte della superficie originaria. In bibliografia è descritto come "cocciopesto biancastro con grossi intrusi"; si può supporre che sia un cementizio a base fittile, decorato da un reticolato romboidale disegnato da linee punteggiate bianche e, più raramente, nere. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato distrutto o reinterrato).

Ex S. Maglorio, tessellato bicromo con pseudoemblema
Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto per circa il 25% della superficie originaria, perchè parzialmente distrutto già in antico. Il tessellato bianco è interrotto da uno pseudomeblema quadrato, a sua volta campito da un cerchio; della decorazione tuttavia si conservano solo due motivi vegetali (palmette lineari piuttosto stilizzate) negli spazi di risulta tra cerchio e quadrato. Il pavimento era stato asportato e trasportato a Palazzo Mazzolani, ma la Guarnieri riferisce che attualmente risulta scomparso.

Ex S. Maglorio, tessellato con grosse tessere ricavate da ciottoli
Pavimento in tessellato, messo in luce per una piccolissima parte. La parte scoperta è in tessellato con grosse tessere ricavate da ciottoli fluviali. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato distrutto o reinterrato).

Ex S.Maglorio, cementizio con reticolato di linee
Pavimento in cementizio, rinvenuto per una parte della superficie originaria. In bibliografia è descritto come "cocciopesto biancastro con grossi intrusi"; si può supporre che il pavimento sia un cementizio a base litica, decorato da un reticolato di linee in tessere bianche (purtroppo manca la documentazione fotografica). Una sezione del pavimento è stata staccata per proseguire le indagini negli strati sottostanti. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato reinterrato).


L’ambiente 1 è un cortile rettangolare adiacente al vano 2. L’ambiente, pavimentato a commessi di laterizi, presenta una vasca con spesse pareti in cocciopesto pavimentata a commessi di laterizi. Sulla base dell’analisi archeologica e stilistica dell’intero complesso, si può proporre un inquadramento cronologico al I d.C.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1970 – Ente responsabile: SA ER

Ex S. Maglorio, pavimento a esagonette della corte e della vasca

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Pavimento a commessi di laterizi ad esagonette, pertinente al vano e alla vasca. Il pavimento della vasca è completo, quello del vano è stato rinvenuto per un piccolo tratto. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato distrutto o reinterrato).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: vasca
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo?

Pavimento della vasca a commessi di laterizi ad esagonette. Le esagonette (almeno dalla foto) sembrano di due colori diversi, uno più chiaro e uno più scuro, per dare vivacità cromatica al pavimento.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
 
 
Referenza fotografica: da Guarnieri 2000

Parte dell’ambiente: corte
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo?

Pavimento della corte a commessi di laterizi ad esagonette, rinvenuto solo per un tratto. Le esagonette (almeno dalla foto) sembrano di due colori diversi, uno più chiaro e uno più scuro, per dare vivacità cromatica al pavimento.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
 
 
Referenza fotografica: da Guarnieri 2000

Guarnieri, C. 2000, in Progettare il passato. Faenza tra pianificazione urbana e Carta Archeologica, Firenze, pp. 141, 279, fig. 55.
Monti, P. 1971, Faenza. Scavi nell’area dell’ex monastero di San Maglorio in Via Cavour., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., p. 47, figg. 2, 5.
Righini Cantelli, V. 1980, in Un museo archeologico per Faenza. Repertorio e progetto, Bologna, pp. 122-123.
Scagliarini Corlaita, D. 1987, Nuovi dati e nuove osservazioni sulle domus di Ravenna e della Romagna., in Seminario Internazionale di Studi su “Archeologia e Arte nella Spagna tardoromana, visigota e mozarabica” (Ravenna, 4-11 aprile 1987), Ravenna, p. 386, figg. 4-6.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Ex S. Maglorio, pavimento a esagonette della corte e della vasca, in TESS – scheda 7332 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7332), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7332


* campo obbligatorio