scheda

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 13, tess. con Buon Pastore
Ravenna ( RA )


Lo scavo del settore N di via d’Azeglio 47 ha messo in luce una complessa stratigrafia in cui i livelli più antichi, scarsamente indagati a causa del loro stato residuale e dall’affiorare dell’acqua di falda, risalgono alla tarda età repubblicana o all’inizio di quella augustea (sito 32). La prima fase abitativa ben ricostruibile ha restituito tuttavia una domus d’età traianea distrutta da un incendio avvenuto nel III sec. d.C. A tale fase è seguito l’impianto di un piccolo complesso termale (Vedi Terme di via D’Azeglio) nel settore E dello scavo, mentre in quello O le strutture precedenti furono riutilizzate nell’allestimento di piccoli ambienti di servizio. Ben presto parte dell’impianto termale mutò funzione dando vita alla seconda fase abitativa dell’area: nell’estremo angolo E dello scavo venne costruita una stanza dotata di pavimentazione in tessellato figurato con annessa un vasca, ridimensionata, appartenente alla terme precedenti. La terza fase abitativa, nuovamente estesa a tutto il settore N di via D’Azeglio, è datata al V sec. d.C. e termina quando, nel secolo successivo, la costruzione del palazzetto bizantino unifica le parti N e S del complesso.
La prima fase documentata in maniera estensiva si colloca pertanto tra la fine del I sec. d.C. e l’inizio di quello successivo. A N del cardine stradale, che con andamento NO-SE separa la domus in esame da quella posta di rimpetto a S (Vedi Domus S di via D’Azeglio, 47), si trova l’accesso all’unità abitativa: un ingresso (amb. 1), pavimentato in tessellato geometrico bicromo, delimitato da una soglia in arenaria sulla strada e da una soglia in marmo verso l’atrio. Nell’atrio, ambiente 2, oltre la soglia in marmo, si trova una soglia in mosaico decorata da un allineamento di spirali desinenti con piccole foglie triangolari. Tale composizione ha dato origine alla denominazione del complesso: “Domus della soglia a racemi”. Il centro della casa è costituito dall’atrio 2, probabilmente interamente pavimentato a mosaico, di cui rimane tuttavia solo il braccio SO. Ai lati dell’ingresso si trovano gli ambienti 3 e 4, entrambi pavimentati con tessellati bianconeri, probabilmente stanze da soggiorno o da letto della casa. Ad O, oltre l’ambiente 3, s’incontra un vano esteso in profondità dal muro che lo separa dal cardine, fino al limite N dello scavo. In questo caso il pavimento in mosaico e la stessa estensione dell’ambiente, suggeriscono una funzione di rappresentanza. Infine, nel settore E dello scavo, verso la strada, si trova l’ambiente 6, pavimentato in esagonette di cotto, probabile vano di servizio o cortile.
La seconda fase abitativa, datata alla metà del IV sec.d.C., è di fatto totalmente indipendente rispetto alla prima e da essa separata anche dalla costruzione intermedia delle terme. Il risultato della completa obliterazione della vasca collocata nell’ambiente 4 permette la costruzione di una stanza sita all’estremo angolo E dello scavo, comunicante a NO con la vasca rimpicciolita del vano 3 (vedi Terme di via D’Azeglio, 47). Il soggetto del tessellato pavimentale, il mosaico del “Buon Pastore”, e la presenza della vasca, hanno fatto pensare ad un sistema pertinente alla vicina chiesa di Sant’Eufemia, costruita pochi metri a NE probabilmente già nel V sec. d.C.
La terza fase abitativa, datata al V sec. d.C., si estende nuovamente a tutto il settore N del complesso di via D’Azeglio e si articola in quattro ambienti disposti ai lati di due cortili centrali. Il primo cortile (amb. 7) risulta completamente aperto sulla strada e dà accesso al vano 9, posizionato ad O, pavimentato in semplice battuto. A NE di quest’ultimo si trova l’ambiente 10, dotato di un tessellato geometrico e figurato, a sua volta comunicante con il secondo cortile (amb. 8), situato alle spalle del primo. Gli ambienti collocati ad E sono separati dai cortili a mezzo di un muro lesenato verso O. Gli accessi non sono stati individuati, ma potrebbe trattarsi di un sistema indipendente rispetto al settore O, gravitante su una domus posizionata ad E, oltre i limiti dello scavo. Entrambi i vani, ambienti 11 e 12, sono pavimentati in opus sectile e vengono inglobati dal successivo palazzetto bizantino (Vedi Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47) che viene realizzato sopra queste strutture (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, prima e terza fase; planimetria tratta da Montevecchi, 2004, seconda fase).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus N di via D’Azeglio 47, amb 3, tess. con composizione di ottagoni
Tessellato geometrico, bicromo, scomponibile in un bordo costituito da una fascia di squame e da una fascia monocroma bianca, e in un campo decorato da una composizione geometrica di ottagoni e quadrati. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in estensione per buona parte del campo e le lacune, seppur presenti ed importanti, non impedivamo la comprensione globale dello schema geometrico. Il bordo invece si conservava solo sul lato NO della stanza, essendo tagliato lungo le altre pareti da strutture murarie più tarde.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 1, tess. geom. a stelle di losanghe
Rivestimento in tessellato, bicromo, suddiviso in un bordo bianco concluso da due fasce monocrome, ed in un campo quadrato, decorato da uno stralcio di composizione ortogonale di stelle di otto losanghe. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in buono stato nel settore SE della stanza, mentre un’ampia lacuna ne aveva asportato il centro e la parte NO, tuttavia ricostruibile in base alla simmetria della composizione geometrica.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 10, tess. con emblema fig. e cuscini
Rivestimento in tessellato composto da tre unità decorative. La prima costituisce la soglia della stanza e presenta una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantesi a formare quadrati; la seconda, al centro dell’ambiente, è decorata da un motivo "a cuscini" costituito da un tappeto a reticolato di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti. Tale unità presenta uno pseudo emblema figurato, purtroppo quasi completamente perduto. La terza unità, collocata lungo la parete SE della stanza, a N della soglia, porta un motivo a composizione ortogonale di coppie di pelte contigue, alternativamente dritte e sdraiate. Al momento dello scavo il pavimento presentava numerose ed estese lacune che hanno pregiudicato in parte la comprensione del rivestimento, in particolare nel caso dello pseudo emblema figurato e nell’area tra la soglia e l’unità decorativa a pelte contigue, dove la pavimentazione presenta una decorazione diversa dagli ottagoni adiacenti.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 11, opus sectile a motivi complessi
Rivestimento in opus sectile, policromo, di cui rimane la preparazione in cementizio ed alcune lastre marmoree nel settore NO del vano. La preparazione utilizza pezzi grossolanamente sbozzati, di forma rettangolare, di anfore e tubuli fittili, allettati su uno strato di malta cementizia. In base all’analisi degli ingombri delle disposizioni a stella di tali elementi e alla forma delle lastrine in marmo ritrovate in sito, si è ricostruito uno schema pavimentale composto da due unità decorative: la soglia e il rivestimento esteso al resto della stanza.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 12, opus sectile a motivi complessi
Rivestimento in opus sectile costituito da un bordo a fascia e da un campo probabilmente suddiviso in pannelli, parzialmente ricostruibili. Della pavimentazione si conservano in situ alcune lastre del bordo nel settore NO della stanza, poche tarsie marmoree del campo, ed estesi lacerti della sua preparazione in malta cementizia. Tale preparazione è costituita da un cementizio con allettati frammenti grossolanamente sbozzati di anfore. La disposizione a stella degli elementi fittili, ideata per dare maggiore consistenza e sostegno alle lastre della pavimentazione, ha in parte permesso di ricostruire la disposizione dei moduli di cui erano costituti i pannelli.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 2, tess. con quadrati e rettangoli
Rivestimento in tessellato suddiviso in tre unità decorative. L’ingresso è sottolineato da una soglia a racemi, quasi completamente conservata, bordata da una fascia monocroma nera oltre la quale, verso l’interno della casa, si trova un segmento di treccia a due capi bianca, su fondo nero. Di fronte alla soglia, a 2,8 m di distanza, si conserva un frammento del rivestimento dell’impluvium: un esiguo lacerto di tessellato, decorato da una composizione vegetalizzata, ottenuta con tessere di dimensioni minori rispetto al resto del pavimento. Infine gli ambulacri dell’atrio, di cui ne rimane larga parte di quello SO soltanto, presentano un motivo cassettonato di file di quadrati alternati a file di rettangoli.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 4, tess. con fascia contrastante
Della pavimentazione si conservava, al momento dello scavo, un esiguo lacerto del bordo addossato alla parete SO della stanza. Il rivestimento era costituito da un tessellato monocromo bianco, interrotto da una sottile fascia nera. Il campo venne completamente asportato in antico durante la costruzione dell’impianto termale di III sec.d.C., impostato sopra il settore E della domus.

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 6, pavimento in esagonette fittili
Pavimento a commessi laterizi costituiti da esagoni fittili.

Domus N via D’Azeglio 47, amb 5, tess. a fasce di quadrati e losanghe
Tessellato geometrico, bicromo, costituito da un bordo con fascia di denti di lupo e da un campo con reticolato di fasce caricate di losanghe e quadrati. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in maniera estensiva nel settore SE della stanza, dove, nonostante la presenza di lacune consistenti, è possibile riconoscere la composizione dello schema decorativo.


Ambiente 13: seconda fase abitativa: ambiente parzialmente indagato, situato nell’angolo E dello scavo. La stanza, collocata sopra il settore E del complesso termale di III sec. d.C. (Vedi Terme di via D’Azeglio, 47), si ottenne obliterando completamente la vasca costruita nell’ambiente 4, mentre quella situata nella stanza 3 (vasca 1), seppur rimpicciolita, mantenne la sua funzione. Il nuovo vano, pavimentato in tessellato figurato, potrebbe rappresentare un annesso, dotato di vasca rituale, della vicina chiesa di Sant’Eufemia (Planimetria tratta da Montevecchi, Leoni, 2004).

Lunghezza: > 5.8 m – Larghezza: > 2.9 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (2° q) al secolo IV d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1994

Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 13, tess. con Buon Pastore

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato policromo costituito da un bordo decorato da una treccia due capi e da un campo a composizione ortogonale di cerchi secanti e non contigui, con al centro un pannello a pseudo emblema figurato. Del rivestimento rimane un ampio frammento delle dimensioni di 5,8 x 2,9 m circa. Il mosaico viene datato alla metà del IV sec.d.C. sulla scorta di Manzelli, 2000.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (2° q) al secolo IV d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 71e – Treccia a due capi policroma con occhielli.
DM 72e – treccia a tre capi policroma, su fondo punteggiato
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia
DM 72e – treccia a tre capi policroma, su fondo punteggiato
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 244d – composizione ortogonale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di quadrifogli a piccolo quadrato centrale (e formanti ottagoni irregolari mistilinei), disegnati da cordoni a bordi dritti allacciati, gli ottagoni mistilinei caricati da un cerchietto annodato

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Figura diBuon PastoreAlberi, siringa
Figure diPecora
Figure diUccelli

 
 

Referenza fotografica: Immagine tratta da Montevecchi, Leoni, 2004.
David, M./ Giovannetti, S. 2006, Il secolo assente. Constatazioni e interrogativi sui pavimenti tardoantichi di Ravenna., in Atti dell’XI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ancona, 16-19 febbraio 2005), Tivoli, p. 155, fig. 8.
Grassigli, G.L. 1997, Scelta e uso del mito nei mosaici della Cisalpina., in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 713, fig. 5.
Grassigli, G.L. 1998, in La scena domestica ed il suo immaginario. I temi figurati nei mosaici della Cisalpina, Napoli, pp. 316-317.
Maioli, M.G. 1993, Ravenna, via D’Azeglio, n. 47. Complesso archeologico. , in Studi e documenti di archeologia, Bologna, p. 359, fig. 60.
Maioli, M.G. 1994, Il complesso archeologico di via D’Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardo imperiale e bizantina; relazione preliminare., in Seminario Internazionale sul tema: “Ravenna, Costantinopoli, Vicino Oriente”, Atti del convegno (Ravenna, 12 – 16 settembre 1994), Ravenna, pp. 59-61, fig. 6.
Maioli, M.G. 1996, I mosaici del complesso di via D’azeglio in Ravenna., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, p. 338, figg. 4, 5.
Maioli, M.G. 2003, Comune di Ravenna. La stratificazione archeologica di via D’Azeglio., in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 18, fig. 5.
Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, p. 68.
Marini Calvani, M./ Maioli, M.G. 1995, in I mosaici di via D’Azeglio in Ravenna, Ravenna, p. 32, figg. 8, 9, 10, 11, 12.
Montevecchi, G./ Leoni, C. 2004, Settore settentrionale. Impianto termale (III-IV d.C.), in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, pp. 50-52, figg. 54, 61, 62, 63, 64.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus N di via D’Azeglio 47, amb. 13, tess. con Buon Pastore, in TESS – scheda 9005 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9005), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9005


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