scheda

Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, soglia musiva a scacchiera (I fase)
Vulci – Montalto di Castro ( VT)


La cosiddetta domus del Criptoportico si affaccia direttamente sull’asse stradale principale di Vulci e si estende per una superficie di ca. 3375 mq.
Sul fronte della domus si apre un piccolo vestibolo delimitato da ambienti adibiti a tabernae (1-6), da cui si accede all’atrio (7), a pianta rettangolare, provvisto di impluvio centrale, asportato in antico. Ad E dell’atrio si aprono due cubicula (17, 18) mentre a N si accede al tablino (8) munito di alae (9-10), adiacenti alle quali si aprono due triclini (19, 20). La domus è dotata, inoltre, di un atrio minore (11), che in epoca giulio-claudia venne diviso in due ambienti, adoperati come foresteria (12 e 13). In questa fase l’ambiente 12 riadoperò la vasca dell’impluvio come fontana. Dal tablino si entrava nel peristilio (20 A), cinto da un portico colonnato disposto in corrispondenza del criptoportico sottostante (da cui prende il nome la domus), sulla cui parete di fondo si apre un tablino centrale (25). Sul lato O del tablino si aprono gli ambienti 22, 23 e 24, con pavimento in tessellato di cui rimangono radi lacerti, i quali in origine dovevano costituire un unico ambiente, mentre ad E si aprono l’ambiente 26 e il triclinio 27, con tessellato geometrico. Alle spalle del tablino si trova un portico (28), con pavimento in tessellato a canestro con inserti di marmo policromi, a N del quale si sviluppa un ninfeo-viridarium (30) con abside nella parete di fondo, edificato in epoca giulio-claudia a sostituzione di un precedente hortus. A NO è ubicato il settore termale della residenza, che ci è giunto nelle forme delle successive ristrutturazioni. Le terme si compongono di un apoditerio (37), connesso ad una sala oggi non più conservata da cui si ha accesso al laconico (38), a pianta quadriloba con rivestimento in tessellato. A O si apre il calidario (36), provvisto di abside, con soglia musiva a scacchiera relativa alla I fase edilizia. Nel corso di successive ristrutturazioni venne costruito l’oecus 39 a E, con pavimento in tessellato con motivo a scacchiera bicroma. Alle spalle dell’annesso termale trova spazio il sistema idraulico per il rifornimento idrico delle terme (39 A, 39 B, F 1, E1), mentre a SE delle terme si sviluppava un settore di servizio, provvisto di una corte carraia (31) accessibile da un diverticolo stradale, ed una serie di ambienti la cui specifica destinazione d’uso non è documentata (32-35).
Infine, lungo tutto il lato E dell’abitazione si sviluppa il quartiere servile (40-53), edificato probabilmente nel corso delle ristrutturazioni di epoca imperiale, servito da un corridoio (40) che crea una zona di rispetto tra le due parti. Si segnala la presenza, nell’ambiente 44, di un pavimento in cementizio con inserti marmorei bianchi e, nell’ambiente 50, di un rivestimento a grandi tessere fittili. La domus risulta definitivamente abbandonata nell’VII-VIII secolo d.C., quando venne adoperata come sepolcreto occasionale (pianta edificio da Moscetti 2000, tav. II).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 22, tessellato bianco
Del pavimento si conservano unicamente alcuni lacerti in tessellato monocromo bianco "a piccole tessere".

Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 23, tessellato bianco
L’ambiente 37 presentava un rivestimento in tessellato bianco.

Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 24, tessellato bicromo
Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli delimitato da una fascia monocroma di tessere bianche a ordito di filari paralleli, seguita da una fascia monocroma nera racchiusa da due fasce di tre filari di tessere bianche.

Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 44, cementizio con inserti marmorei
Pavimento in cementizio a base fittile impreziosito da inserti marmorei bianchi di forma irregolare.

Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 50, mosaico a grandi tessere fittili
Pavimento in tessellato a grandi tessere fittili (cm 5) di colore bruno-rossastro, in mediocre stato di conservazione.

Vulci, domus del Criptoportico, apoditerio 37, tessellato bianco-nero
Tessellato bianco bordato da una linea tripla nera, realizzato in occasione delle ristrutturazioni che interessarono la domus in età giulio-claudia.

Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, tessellato bicromo bianco-nero (II fase)
Rivestimento in tessellato (2,30×3,60) scompartito in tre tappeti a campo monocromo bianco delimitati da una fascia monocroma bianca seguita da una fascia nera di tre filari di tessere, corrispondenti agli spazi occupati dagli elementi funzionali dell’ambiente, quali il labrum e la vasca.

Vulci, domus del Criptoportico, laconico 38, tessellato con reticolato di losanghe
Rivestimento in tessellato bianco e nero inquadrato da tessere bianche disposte a canestro seguite da una linea doppia di tessere bianche, da sei filari di tessere nere alternate a sei filari di tessere bianche. Le fasce perimetrali racchiudono un reticolato di losanghe tratteggiate da tessere nere su fondo bianco.

Vulci, domus del Criptoportico, oecus 39, tessellato con composizione a scacchiera
Rivestimento in tessellato bianco e nero incorniciato da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli, seguita internamente da una linea tripla bianca, da una fascia monocroma nera e quindi da una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Il campo è decorato da una scacchiera con scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti.

Vulci, domus del Criptoportico, portico 28, mosaico a canestro con inserti marmorei
Mosaico bordato da una fascia monocroma nera di tessere a canestro e campito da tessere rettangolari bianche disposte a canestro impreziosite da una stesura irregolare di inserti marmorei policromi e tessere nere.

Vulci, domus del Criptoportico, triclinio 27, tessellato a scacchiera
Pavimento in tessellato definito da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da tre filari di tessere bianche alternate a quattro filari di tessere nere seguite da quattro filari di tessere bianche. Il campo è occupato da una composizione a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale in colori contrastanti, con effetto di reticolato.


Ambiente 36: vano rettangolare absidato sul lato N, interpretabile come calidario, originariamente dotato di vasca posta sul lato S e di labrum, entrambi dispersi. L’ambiente, che risale alla I fase edilizia della domus, comunica sul lato E con l’apoditerio 37 attraverso una soglia musiva campita da un motivo a scacchiera bicroma. Il calidario fu oggetto di interventi di ristrutturazione in età giulio-claudia, quando si assiste al rifacimento delle suspensurae in laterizio, sostituite a quelle in nenfro relative alla prima fase e ancora visibili invece nel laconico. In questa fase la sala fu dotata di un pavimento in tessellato bianco con fascia di bordura nera scompartito in tre differneti unità decorative.

Lunghezza: 5,30 m – Larghezza: 2,75 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, tessellato bicromo bianco-nero (II fase)
Rivestimento in tessellato (2,30×3,60) scompartito in tre tappeti a campo monocromo bianco delimitati da una fascia monocroma bianca seguita da una fascia nera di tre filari di tessere, corrispondenti agli spazi occupati dagli elementi funzionali dell’ambiente, quali il labrum e la vasca.

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, soglia musiva a scacchiera (I fase)

Parte dell’ambiente: soglia
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Soglia musiva tra il calidario 36 e l’ambiente 37 campita da una scacchiera di singole tessere bicroma bianco-nera. La soglia è leggermente bombata al centro grazie alla presenza di due cupolae ricoperte di piombo, di cui una risarcita con cemento. La superficie convessa del rivestimento permetteva agli utenti delle terme di asciugarsi i piedi prima di entrare nello spogliatoio.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure
Lunghezza: 0,62 m; Larghezza: 0,62 m;

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: cm 1-1,5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 111a – scacchiera di singole tessere

 
 

Referenza fotografica: Da Bianchi 1997, fig. 3 p. 849.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Parco Naturalistico Archeologico di Vulci)

Bianchi, C. 1997, I mosaici di una casa vulcente: la domus del Criptoportico., in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 841, fig. 3 p. 849.
Broise, H. 1985, Gli ambienti termali., in La romanizzazione dell’Etruria: il territorio di Vulci, Milano, p. 69, fig. 62.
Moretti, M. 1982, in Vulci, Novara, p. 23.
Moscetti, E. 2000, La casa del Criptoportico a Vulci., in Annali. Associazione nomentana di storia e archeologia, pp. 29-30, fig. p. 30.

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, soglia musiva a scacchiera (I fase), in TESS – scheda 3559 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3559), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3559


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