scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2753
Domus Cossar, vano 14, pp.cc. 598/2-598/35, tessell. con svastiche – Aquileia  ( UD )

edificio residenziale/domus
Lo scavo, visibile e visitabile, si trova nei Quartieri Sud-Est della città, tra il primo e il secondo secondo cardine a est del cardine massimo, e tra il primo e il secondo decumano a sud del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata 120 m circa ad est di via Giulia Augusta e 110 m circa a nord di Piazza Capitolo (20 m circa a nord dell’angolo di via VescovoTeodoro), nei fondi Cossar, pp.cc. 598/2, 598/35. Gli scavi, che si sono svolti a più riprese dal 1859 in poi, hanno riportato alla luce parte di un complesso residenziale piuttosto vasto con un considerevole numero di pavimenti decorati. A causa della pessima conservazione delle murature e della realizzazione di muri moderni che ignorano il problema degli accessi, la planimetria non è purtroppo più leggibile e pertanto è praticamente impossibile, allo stato attuale delle conoscenze, stabilire se quanto rinvenuto appartenga ad uno o più edifici. Sebbene infatti sia verosimile che vi siano almeno due distinte domus, di cui quella a sud caratterizzata dai mosaici più antichi, i loro limiti non sono riconoscibili con certezza. Stando così la questione, i pavimenti si considerano in questa sede pertinenti al medesimo contesto architettonico, al fine di evitare interpretazioni e attribuzioni non dimostrabili, che si potrebbero rivelare errate. Nel settore meridionale è stata ritrovata una sala di rappresentanza (1) intorno alla quale si sono scavati alcuni pavimenti di epoche diverse: a sud un vano (2) messo il luce solo per una piccola parte e ad est ed ovest un gruppo di ambienti, di cui almeno due (14 e 15) con decorazione musiva. A nord si estendevano altre stanze, delle quali una presenta due mosaici sovrapposti, il più antico (3) dei quali coevo a quello del vano 1; il pavimento più recente (17) sembra indicare una destinazione tricliniare. Anche al di sopra del pavimento del vano 1 è stato rinvenuto un mosaico (34) pertinente ad una fase successiva della domus. A nord di questo primo gruppo di ambienti, e in apparente continuità con esso, gli scavi hanno restituito un complesso che pare gravitare attorno ad un peristilio (10) con la zona centrale a giardino. Lungo tutto il lato meridionale si estende una serie di vani verosimilmente adiacenti (4-8), mentre ad ovest si apre un ampia sala (11) a cui gli studiosi hanno tentativamente attribuito la funzione di tablino o di triclinio, con alle spalle e ai lati ulteriori ambienti (16, 9, 13). La pavimentazione della sala presenta tre fasi distinte, la più antica in opus spicatum, la seconda in tessellato, la terza caratterizzata dalla costruzione del c.d. oratorio della pesca (vano 50). Le indagini sul lato nord del peristilio hanno rivelato una fila di almeno tre stanze (35, 12, 36) di cui una (35) occupava l’estremità nord-occidentale del corridoio.
La situazione nella zona settentrionale dello scavo è assai confusa ed è resa ancor meno intelleggibile dalla presenza di pavimenti appartenenti ad epoche diverse. E’ stato comunque suggerito che uno spazio ad ovest dell’area fungesse da peristilio (18) ed è verosimile che ad esso siano connessi alcuni dei vani venuti in luce. Sopra ad un gruppo di pavimenti con ogni probabilità coevi (27-30) è stato rinvenuto un mosaico in cui compare un leone e sopra ad esso, in epoca tarda, si è impostato il c.d. oratorio del Buon Pastore (42). Intorno a questo gruppo si dispongono altri spazi riferibili a fasi differenti, le cui reciproche relazioni non sono del tutto chiare.
Nello scavo sono stati ritrovati anche alcuni frammenti degli affreschi pertinenti alla decorazione parietale. L’immagine presentata mostra tre piante, che si riferiscono rispettivamente alla fase databile tra la fine del I sec.a.C. e l’inizio del secolo seguente, a quella databile alla fine del I sec.d.C. e a quella del II-III sec.d.C.; le piante sono state realizzate dallo studio ArXe (Trieste) e sono reperibili nell’archivio della Soprintendenza Archeologica.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: non determinato
Vano 14. Dell’ambiente è venuta in luce parte della pavimentazione musiva, che suggerisce una datazione nell’ultimo quarto del I sec.d.C.

Lunghezza: > 3.5 m – Larghezza: > 1.6 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentato – Ente responsabile: SA TS

Domus Cossar, vano 14, pp.cc. 598/2-598/35, tessell. con svastiche

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Il pavimento (3.67 x 1.60 m) è un tessellato in gran parte distrutto, con il campo a fondo bianco ornato da un punteggiato di crocette spicate e di crocette di cinque gruppi di quattro tessere nere, il quale racchiude un pannello quadrangolare incorniciato fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione ortogonale, a rete di svastiche, di quadrati e di losanghe adiacenti.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Misure
Lunghezza: > 3.5 m; Larghezza: > 1.6 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1.0 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1.0 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 113g – composizione ortogonale di crocette spicate in colore contrastante
DM 161c – composizione ortogonale, a rete di svastiche, di quadrati e di losanghe adiacenti
DM 113h – punteggiato di crocette di cinque gruppi di quattro tessere, in colore contrastante
Referenza fotografica: foto di T. Clementi.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del campo – Conservato in: situ

Restauri moderni: Il pavimento è stato consolidato.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 26, Aquileia 19 , tav. 7.3.
Jobst, W. 1982, in Römische Mosaiken in Salzburg, Wien, p. 100.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Domus Cossar, vano 14, pp.cc. 598/2-598/35, tessell. con svastiche, in TESS – scheda 2753 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2753), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2753

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca