scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4764
Domus Cossar, vano K1, p.c. 598/2, tess. con punteggiato di dadi – Aquileia  ( UD )

edificio residenziale/domus
Lo scavo, visibile e visitabile, si trova nei Quartieri Sud-Est della città, tra il primo e il secondo secondo cardine a est del cardine massimo, e tra il primo e il secondo decumano a sud del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata 120 m circa ad est di via Giulia Augusta e 110 m circa a nord di Piazza Capitolo (20 m circa a nord dell’angolo di via VescovoTeodoro), nei fondi Cossar, pp.cc. 598/2, 598/35. Gli scavi, che si sono svolti a più riprese dal 1859 in poi, hanno riportato alla luce parte di un complesso residenziale piuttosto vasto con un considerevole numero di pavimenti decorati. A causa della pessima conservazione delle murature e della realizzazione di muri moderni che ignorano il problema degli accessi, la planimetria non è purtroppo più leggibile e pertanto è praticamente impossibile, allo stato attuale delle conoscenze, stabilire se quanto rinvenuto appartenga ad uno o più edifici. Sebbene infatti sia verosimile che vi siano almeno due distinte domus, di cui quella a sud caratterizzata dai mosaici più antichi, i loro limiti non sono riconoscibili con certezza. Stando così la questione, i pavimenti si considerano in questa sede pertinenti al medesimo contesto architettonico, al fine di evitare interpretazioni e attribuzioni non dimostrabili, che si potrebbero rivelare errate. Nel settore meridionale è stata ritrovata una sala di rappresentanza (1) intorno alla quale si sono scavati alcuni pavimenti di epoche diverse: a sud un vano (2) messo il luce solo per una piccola parte e ad est ed ovest un gruppo di ambienti, di cui almeno due (14 e 15) con decorazione musiva. A nord si estendevano altre stanze, delle quali una presenta due mosaici sovrapposti, il più antico (3) dei quali coevo a quello del vano 1; il pavimento più recente (17) sembra indicare una destinazione tricliniare. Anche al di sopra del pavimento del vano 1 è stato rinvenuto un mosaico (34) pertinente ad una fase successiva della domus. A nord di questo primo gruppo di ambienti, e in apparente continuità con esso, gli scavi hanno restituito un complesso che pare gravitare attorno ad un peristilio (10) con la zona centrale a giardino. Lungo tutto il lato meridionale si estende una serie di vani verosimilmente adiacenti (4-8), mentre ad ovest si apre un ampia sala (11) a cui gli studiosi hanno tentativamente attribuito la funzione di tablino o di triclinio, con alle spalle e ai lati ulteriori ambienti (16, 9, 13). La pavimentazione della sala presenta tre fasi distinte, la più antica in opus spicatum, la seconda in tessellato, la terza caratterizzata dalla costruzione del c.d. oratorio della pesca (vano 50). Le indagini sul lato nord del peristilio hanno rivelato una fila di almeno tre stanze (35, 12, 36) di cui una (35) occupava l’estremità nord-occidentale del corridoio.
La situazione nella zona settentrionale dello scavo è assai confusa ed è resa ancor meno intelleggibile dalla presenza di pavimenti appartenenti ad epoche diverse. E’ stato comunque suggerito che uno spazio ad ovest dell’area fungesse da peristilio (18) ed è verosimile che ad esso siano connessi alcuni dei vani venuti in luce. Sopra ad un gruppo di pavimenti con ogni probabilità coevi (27-30) è stato rinvenuto un mosaico in cui compare un leone e sopra ad esso, in epoca tarda, si è impostato il c.d. oratorio del Buon Pastore (42). Intorno a questo gruppo si dispongono altri spazi riferibili a fasi differenti, le cui reciproche relazioni non sono del tutto chiare.
Nello scavo sono stati ritrovati anche alcuni frammenti degli affreschi pertinenti alla decorazione parietale. L’immagine presentata mostra tre piante, che si riferiscono rispettivamente alla fase databile tra la fine del I sec.a.C. e l’inizio del secolo seguente, a quella databile alla fine del I sec.d.C. e a quella del II-III sec.d.C.; le piante sono state realizzate dallo studio ArXe (Trieste) e sono reperibili nell’archivio della Soprintendenza Archeologica.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: non determinato
Vano K1. Dell’ambiente, situato a nord del vano 1, è venuta in luce parte della pavimentazione musiva, che si estendeva sotto un altro piano in tessellato (vano K2). Sopra al rivestimento è stato costruito un muro di materiale misto largo cm 45.

Cronologia

Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1941 – Ente responsabile: SA TS

Domus Cossar, vano K1, p.c. 598/2, tess. con punteggiato di dadi

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bordato da una fascia nera, due linee bianche e una linea nera, seguite da una fascia ornata da un racemo di edera in tessere verdi, una fascia nera e due linee bianche. Il campo presenta un punteggiato regolare di dadi neri su fondo bianco.

Cronologia
Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: < 1.0 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
DM 1a – linea semplice
DM 64d – racemo di edera

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: < 1.0 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 107b – punteggiato di dadi su tessellatum in colore contrastante
Referenza fotografica: Archivio MAN Aquileia, neg. 4591 (immagine su concessione del MiBACT – Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione).

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Brusin, G. 1941, Nuovi mosaici di Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, col. 26.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Domus Cossar, vano K1, p.c. 598/2, tess. con punteggiato di dadi, in TESS – scheda 4764 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4764), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4764

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca