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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9285
Fregellae, terme, I fase, amb.2, tessellato a grandi tessere fittili e commesso di laterizi – Fregellae – Arce  ( FR )

edificio termale
Le terme pubbliche di Fregellae (H) sono ubicate nel quartiere residenziale della città, all’interno del settore N-E dell’area interessata dal Parco Archeologico, istituito nel 1995 presso l’odierna cittadina di Arce. Il complesso termale, disposto su tre terrazze digradanti da N a S, occupa un’area di 1056 mq (m 48×22); l’ingresso doveva avvenire da S, lungo uno degli assi stradali principali, il c.d. decumano 1. Le terme sono cronologicamente articolate in due fasi distinte, dalle differenti planimetrie, la prima collocabile nel pieno III sec. a.C. e la seconda nella prima metà del II sec. a.C. (185-150 a.C.).
I fase (in pianta edificio numerazione in nero): lo scavo archeologico ha riportato in luce almeno 12 ambienti afferenti al primo complesso balneare, la cui eventuale specializzazione in settori maschile e femminile non è stata ancora appurata. Anche la destinazione degli ambienti non è del tutto chiarificata: con tutta probabilità l’apoditerio e il tepidario vanno identificati con i vani 2 e/o 3 o meglio, se l’accesso alle terme avveniva direttamente dal decumano 1, l’apoditerio va riconosciuto nell’ambiente 3 e il tepidario nell’ambiente 2. Se viceversa l’ingresso principale avveniva tramite l’ambiente 1 (vestibolo?balneator?) o mediante un accesso laterale, il vano 2 potrebbe essere identificato come apoditerio e il vano 3 come tepidario. Entrambe le sale conservano i rivestimenti pavimentali in mattonelle in cotto ed in cementizio a base fittile decorato con tessere. A N dell’ambiente 3 si apre una sala più piccola (4: laconico?) rivestita da commessi laterizi con mattoncini a pelte e a losanghe, sul quale insiste una sorta di labrum in pietra. L’ambiente 4 comunicava a N con la sala 5, in cui è stato riconosciuto il calidario pavimentato da commessi in cotto policromi. La stanza conserva, lungo la parete occidentale, una grande vasca rettangolare funzionale ai bagni, con sistema di riscaldamento sotterraneo. Ulteriori vani si aprono lungo il versante orientale (6-8), tra cui è stata riconosciuta una latrina (7), mentre il vano 8 conserva, presso la parete S, un sedile ed il rivestimento pavimentale in mattonelle di cotto. Infine, presso l’estremità O dell’edificio, dovevano aprirsi almeno altri 3 vani (10-12), di cui non rimane traccia alcuna eccezion fatta per i piani pavimentali, realizzati in mattonelle di cotto ed in cementizio a base fittile decorato con tessere.
II fase (in pianta edificio numerazione in rosso): durante il primo quarto del II sec. a.C. il precedente impianto termale fu abbandonato e spoliato; l’area su cui esso insisteva fu obliterata da uno strato di riempimento spesso ca. m 2 al di sopra del quale si istallò un secondo complesso termale. L’accesso alle terme di II fase avveniva tramite un portico colonnato (1) seguito da una sala centrale (7: cortile porticato?) attorno a cui si sviluppano ulteriori stanze, ancora da identificare nella loro specifica funzione. A N il cortile porticato è seguito da due serie di ambienti, 10-11 e 14-16, interpretabili rispettivamente come settori termali femminile e maschile, suddivisi dall’ambiente 12 che, oltre a contenere il praefurnio funzionale al riscaldamento degli ambienti femminili, fungeva da ingresso ai settori balneari. Il reparto femminile consiste in un ambiente (10) con funzioni di apoditerio e tepidario, munito di un sedile fisso, e di un vano interpretabile come calidario (11) provvisto di labrum e alveus. Entrambi conservano i rivestimenti pavimentali costituiti da cementizi a base fittile decorati con tessere. Il settore maschile, maggiormente ampio, comprende la sala 14, con funzioni di apoditerio/tepidario, con copertura a volta a tutto sesto realizzata con conci di cotto su cui si appoggiavano le tegole ricurve assemblate secondo una tecnica ingegnosa ed innovativa, un piccolo vano (15: laconico) dotato di ipocausto, un calidario (16) munito di ampio alveus e di un sedile fisso. Gli ambienti ricevevano il calore da un praefurnio (17) alimentato mediante uno spazio seminterrato (18). Analogamente al settore femminile, le terme maschili conservano alcuni rivestimenti pavimentali in cementizio a base fittile ed in tessellato di ottima fattura.
Presso l’estremità settentrionale, infine, si aprono ulteriori ambienti (13; 19-20), interpretabili come vani di servizio; nello specifico, almeno uno degli spazi minori in cui era suddiviso l’ambiente 13, caratterizzato dalla presenza di plinti per il sostegno di un colonnato, era adibito a cucina (pianta località edificio tratta da http://www.comune.arce.fr.it/it/fregellae.shtml; pianta edificio tratta da Tsiolis 2008, fig. 5 p. 137).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo III a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

ambiente termale
Ambiente 2: fa parte del complesso balneare di I fase (in pianta edificio numerazione in nero). Il vano, a pianta rettangolare, si apre immediatamente a N dell’ambiente 1. L’ingombro dell’ambiente, di cui non si conservano le murature perimetrali, è ricavato unicamente dalla presenza del piano pavimentale. Questo è costituito da mattonelle di forma romboidale bordate da tessere in cotto di forma irregolare. La fattura non particolarmente accurata di tale fascia perimetrale ha indotto a ritenere che, con tutta probabilità, in corrispondenza di quest’ultima dovevano disporsi i mobilia. Qualora trovasse conferma questa ipotesi la sala potrebbe essere tipologicamente identificata come apoditerio, per l’eventuale presenza di armadi lungo le pareti perimetrali. Ad ogni modo si suppone anche una sua identificazione tipologica come tepidario.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo III a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1996-2002

Fregellae, terme, I fase, amb.2, tessellato a grandi tessere fittili e commesso di laterizi

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: monocromo

Rivestimento pavimentale costituito da mattonelle in cotto di forma romboidale (m 0,12 di lato) delineato da una fascia composta da tessere in cotto di forma irregolare al di sopra della quale presumibilmente erano collocati i mobilia. Sulla superficie del pavimento sono evidenti le tracce di usura e di depositi calcarei, segno evidente di un utilizzo prolungato del piano.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (2° q) al secolo III a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
Dimensioni Metriche Tessere: Le dimensioni delle tessere variano da cm 1,5×1,8 a cm 4,5×5 cm

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
tessellato (tessellato a grandi tessere di laterizio (cubetti di cotto))

Referenza fotografica: Da Vincenti 2008, fig. 5 p.417.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Parco Archeologico di Fregellae di Arce)

Parco Archeologico di Fregellae di Arce (Riferimento: Monti, P.G.) SS 82 Valle del Liri, km 84,600 – Arce (Fr)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Tsiolis, V. 2008, Modelli di convivenza urbana. Fregellae e la questione dell’introduzione delle pratiche termali nel Lazio meridionale., in Dalle sorgenti alla foce. Il bacino del Liri-Garigliano nell’antichità: culture, contatti, scambi, Roma, p.138.
Vincenti, V. 2008, Pavimenti della prima fase delle terme di Fregellae (Fr). Cenni preliminari., in Atti del XIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Canosa di Puglia, 21-24 febbraio 2007), Tivoli, pp.409-410, fig.5 p.417.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Fregellae, terme, I fase, amb.2, tessellato a grandi tessere fittili e commesso di laterizi, in TESS – scheda 9285 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9285), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9285

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca