Presso la zona forense dell’antica Cora, al di sopra di un terrazzamento artificiale, si conserva il c.d. tempio di Castore e Polluce. L’edificio, di ordine corinzio a pianta tuscanica, risale agli inizi del I sec. a.C. pur impostandosi sulle strutture di un precedente edificio religioso che si può datare solo approssimativamente tra la fine del IV sec. a.C. e gli inizi del II sec. a.C.
Si conserva il podio in opera quadrata di tufo; la parte anteriore era occupata da due file di sei colonne di cui ne rimangono unicamente due in travertino con capitello corinzio ed architrave. Lungo le scanalature sono visibili tracce dell’intonaco di rivestimento. Le colonne superstiti sorreggono un tratto dell’architrave con fregio presso cui corre l’iscrizione dedicatoria a Castore e Polluce da parte dei magistrati che ne curarono la realizzazione (CIL I, 1507; CIL X, 6506). La parte anteriore dell’edificio è suddivisa in tre ambienti a pianta rettangolare tramezzati da due setti murari perpendicolari alla parete di fondo, corrispondenti alla cella con alae laterali. Nei due ambienti esterni sono state ricavate due piccole celle a pianta pressocchè quadrata (a-c). L’ambiente c conserva porzioni del rivestimento pavimentale in lastre rettangolari di travertino; la cella centrale (b) è scandita in tre navate da due file di colonne di cui rimangono unicamente due basi di tipo attico ed un rocchio; le pareti perimetrali in opera incerta conservano porzioni dell’originaria decorazione pittorica in finto marmo policromo. Il pavimento è coperto da un tessellato bianco e nero decorato da un punteggiato di crocette. Alcuni frammenti della decorazione architettonica si rinvengono nelle immediate vicinanze dell’edificio; parte di essi è ora custodita presso il chiostro della chiesa di S. Oliva dove si conserva anche ulteriore materiale pertinente all’edificio templare tra cui: frammenti di antepagmenta fittili, di antefisse decorate e di statue marmoree raffiguranti zoccoli e zampe di cavallo, forse pertinenti ad un gruppo statuario rappresentante i Dioscuri (pianta località edificio tratta da Brandizzi Vittucci 1968, fig.??; pianta edificio tratta da idem, fig. 78 p. 58).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Ambiente b: si tratta della cella dell’edificio templare delimitato da due alae laterali (a, c). L’ambiente, di cui rimangono alcune porzioni delle murature perimetrali con paramento in opera incerta, è scandito in tre navate da due file di colonne di cui rimangono unicamente due basi di tipo attico ed un rocchio. Lungo le pareti si conservano tracce del rivestimento pittorico in finto marmo policromo; il pavimento è costituito da un tessellato bordato da una fascia nera e campito da un punteggiato di crocette bicrome.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Via delle Colonne, tempio di Castore e Polluce, cella, tessellato
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Pavimento in mosaico a tessere bianco-nere; una fascia di bordura monocroma nera definisce il campo decorato da un punteggiato di crocette nere su fondo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Via delle Colonne, tempio di Castore e Polluce, cella, tessellato , in TESS – scheda 10066 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10066), 2011