In località Filippani, all’altezza del km 14,800 della strada che collega Giulianello a Cori, sono visibili alcune evidenze archeologiche presumibilmente pertinenti ad un edificio di tipo residenziale. Si conserva un muro sostruttivo in opera poligonale ed un ambiente in opera cementizia; ad una quota più bassa, si rinviene un muro in opera poligonale con andamento O-E (a). Più a N si conserva un muretto di blocchi di calcare cementati con malta (b), a N-E del quale si apre un ambiente a pianta rettangolare (c: m 20,20×3,50) realizzato in opera cementizia con scapoli di calcare e malta grigia. Il lato S presenta una rientranza ad E, esternamente rivestita in opera incerta. L’ambiente, che in origine era interrato, faceva parte delle strutture di fondazione della villa. Nel corso degli scavi ivi effettuati negli anni Sessanta del secolo scorso dall’allora Soprintendenza di Roma I sono stati rinvenuti frammenti di ceramica campana pertinenti a ciotole con orlo "a mandorla" e piede a listello, numerosi frammenti di intonaci policromi, frammenti di mosaico a tessere bianche, tegole e ceramica grezza. Non è nota la cronologia dell’edificio (pianta località edificio tratta Venditti 2011, tav. XXXIII, n. 186; pianta edificio tratta da idem, fig. 343 p.154).
Brandizzi Vittucci 1968, in Cora, Forma Italiae, Regio I Volumen V , Roma, p. 153.Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 167, n. 186.