scheda

Domus della Soglia nilotica, triclinio (8), emblema con Ganimede
Mezzagosto – Priverno ( LT )


La domus, ubicata presso il settore O dell’area archeologica di Privernum, con orientamento N-S, si apriva lungo l’asse stradale di attraversamento O-E della città. L’abitazione è denominata domus della Soglia nilotica per la presenza, all’interno del tablino (10), di una soglia musiva decorata con una scena nilotica. L’edificio fu oggetto di scavi archeologici a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso ed è tuttora in fase di scavo da parte del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università Sapienza di Roma, sotto la direzione scientifica di M. Cancellieri. La domus, così come ci è giunta, è frutto di un’ampia ristrutturazione che riutilizza in parte conformazione e murature di un edificio più antico, realizzato in opera incerta di calcare, e databile entro la seconda metà del II sec. a.C. Di questa prima fase edilizia si conservano alcuni brani pavimentali in cementizio, in tessellato ed a commessi laterizi (ambienti I-VI). Nella prima metà del I sec. a.C. si data invece l’ampia ristrutturazione edilizia, evidente anche per il rinvenimento almeno due distinti livelli pavimentali. Una terza fase edilizia è infine ravvisabile tra la fine del VI e gli inizi del VII secolo d.C.
Della domus è stato riportato in luce l’ingresso (1), rivestito in tessellato nero, fiancheggiato da due ambienti (2-3) di cui uno (3) potrebbe essere identificato con una cella ostiaria. I due vani sono pavimentati da cementizi, il primo privo di inserti, il secondo arricchito da un punteggiato di crocette. A fianco dell’ambiente 3 si apre un ulteriore vano, di cui rimane parte della soglia musiva.
Dall’ingresso si aveva accesso all’atrio (4), nella forma di una corte a peristilio greco-ellenistico, che conserva i pavimenti musivi con motivi geometrici. A N dell’atrio si apre il tablino (10), a cui appartiene la raffinata soglia di accesso all’atrio (4), con fregio nilotico, pavimentato da un cassettonato prospettico con cornice a meandro che racchiude un pannello centrale ad emblema, spoliato in passato. Il tablino è compreso tra due cubicoli (9, 11), mentre un terzo vano si apre più ad O (12). A S dell’atrio si articola un ulteriore cubicolo (13), con emblema pavimentale in sectile. Ad E dell’atrio si aprono tre ambienti (5-7), ampiamente sconvolti da butti e fosse di epoca medievale. Dall’ambiente 7 si accedeva ad un suntuoso triclinio (8), pavimentato con un raffinato emblema policromo figurato raffigurante il ratto di Ganimede. Nel settore N dell’abitazione è stato riportato in luce il peristilio (14), riferibile con certezza alla seconda fase edilizia della domus, provvisto di canale ad U. A S-E, infine, si apre una piccola latrina (15; pianta località edificio tratta da Cancellieri 2010, fig. 2 p. 67; pianta edificio tratta da idem, fig. 7 p. 72).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (3° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus della Soglia nilotica, ambiente 1, tessellato nero
Pavimento in mosaico a tessere nere con filari di tessere disposte in ordito obliquo, riquadrato da una fascia monocroma bianca. Il mosaico si conserva presso l’angolo N-E dell’ambiente.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 12, tessellato bianco
Tessellato bianco a ordito di filari paralleli riquadrato da una fascia monocroma nera.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 2, cementizio
Pavimento in cementizio a base fittile privo di inserti.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 3, cementizio con crocette
Pavimento in cementizo a base fittile definito da una linea semplice dentata di tessere bianche e campito da un punteggiato di crocette bicrome.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 5, cementizio con crocette
Pavimento in cementizio a base fittile definito da una linea dentata di tessere nere e decorato da un punteggiato di crocette nere.

Domus della soglia nilotica, ambiente 6, tessellato bianco (I fase)
Pavimento in tessellato bianco.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 6, tessellato bicromo (II fase)
Mosaico a tessere bianche riquadrato da una fascia monocroma nera.

Domus della Soglia nilotica, ambiente 7, tessellato con inserti litici
Pavimento musivo riquadrato da una fascia di tessere bianche e campito da un tessellato monocromo nero con inserti di argillite policromi. Del pavimento si conserva l’angolo N-E.

Domus della Soglia nilotica, ambiente I, cementizio a base mista
Pavimento in cementizio a base mista (litica e fittile) privo di inserti.

Domus della Soglia nilotica, ambiente II, cementizio con punteggiato
Pavimento in cementizio a base mista (fittile e litica) decorato da un punteggiato di dadi bianchi.

Domus della Soglia nilotica, ambiente III, tessellato bianco
Pavimento in tessellato bianco con tessere di piccole dimensioni, dal taglio regolare e disposte in ordito serrato.

Domus della Soglia nilotica, ambiente IV, cementizio con reticolato
Pavimento in cementizio a base fittile definito da una linea semplice dentata di tessere bianche e campito da un reticolato di losanghe.

Domus della Soglia nilotica, ambiente V, opera spicata
Pavimento a commessi laterizi disposti a spina di pesce. I mattoncini misurano cm 9x2x4 e sono di differenti tonalità con effetto di involontaria vivacità cromatica.

Domus della Soglia nilotica, ambiente VI, commessi laterizi
Pavimento a commessi laterizi disposti in filari paralleli (mattoncini: cm 9x2x4). Le differenti argille di cui sono composte i mattoncini conferiscono al rivestimento una discreta vivacità cromatica.

Domus della Soglia nilotica, atrio (4), tessellati bicromi
Il pavimento dell’ambulacro dell’atrio è costituito da un mosaico con punteggiato di crocette bicrome su fondo bianco perimetrato da una fascia di bordura nera. Gli intercolumni del portico sono invece campiti da una serie di tappetini musivi bicromi con motivi geometrici e figurati, di cui se ne conservano undici. Gli schemi decorativi che si alternano sono: meandro di svastiche uncinate, di svastiche a giro doppio e di quadrati campiti da elementi geometrici; fila di torri e mura isodome merlate; fila di rettangoli e di quadrati, i rettangoli campiti da losanghe e i quadrati da quattro quadrati inscritti o da una coppia di losanghe sdraiate. L’area centrale è rivestita da un mosaico bianco con punteggiato di tessere e di inserti misti.

Domus della Soglia nilotica, cubicolo (11), tessellati bicromi
La soglia dell’anticamera è costituita da un tappetino musivo (18) decorato da un meandro di svastiche a giro semplice e di quadrati campiti da elementi geometrici. Il campo musivo dell’anticamera è costituito da un tessellato bicromo bordato da una fascia nera alternata ad una seconda bianca e campito da una composizione c.d. a transenna in nero su fondo bianco (19). Il pavimento dell’alcova (20) è costituito da un semplice tessellato bianco a ordito obliquo bordato da una fascia nera; nel campo si dispone uno scendiletto musivo bordato da una fascia nera seguita da una bianca e da una seconda nera con campo monocromo bianco.

Domus della Soglia nilotica, cubicolo (13), cementizio a base fittile
Pavimento in cementizio a base fittile relativo alla prima fase edilizia del cubicolo (II sec. a.C.)

Domus della Soglia nilotica, cubicolo (13), emblema in sectile
Il pavimento del cubicolo è costituito da un mosaico bianco con tessere a canestro che si dispone unicamente lungo i lati O e S, presso cui erano posizionate le klinai, seguito da una fascia monocroma nera con striatura di tessere bianche ad imitazione del marmo, da una fascia bianca di tessere a canestro comprese tra due linee doppie di tesserine bianche, da una fascia nera, da un tessellato bianco con tessere a canestro e inserti calcarei policromi. Due linee di tessere bianche seguite da una fascia nera circoscrivono un emblema quadrato, all’interno del quale è inscritto un esagono perimetrato da una fascia bianca seguita da una fascia nera, gli spazi di risulta in arancio. All’interno del bordo in tessere si dispone un opus sectile a base non marmorea, perimetrato da una fascia di listelli di calcare rosso e campito da un motivo a cubi prospettici realizzato con lastrine policrome di calcare di forma romboidale (nero, bianco, grigio, verde).

Domus della Soglia nilotica, cubicolo (9), tessellato (I sec. a.C.)
L’anticamera del cubicolo è preceduta da una soglia (13) decorata da un meandro di svastiche a giro semplice e di quadrati in nero su fondo bianco, i quadrati caricati da clessidre, croci, squadre. Il campo è occupato da un tappeto musivo definito da una fascia nera e da una seconda bianca e campito da un motivo a transenna nero su fondo bianco (14). Il pavimento dell’alcova è costituito da un mosaico bianco definito da una fascia nera (15); a N ed a O si dispongono due scendiletto bianco-neri(16-17) decorati da meandri di svastiche a giro semplice e di quadrati, questi campiti da motivi a clessidra, scacchiera di tessere bicrome, croci.

Domus della Soglia nilotica, cubicolo (9), tessellato (II sec. a.C.)
Pavimento in tessellato relativo alla prima fase edilizia della domus.

Domus della Soglia nilotica, soglia in tessere rosa
Del pavimento musivo si conserva unicamente la soglia, composta da tre filari di tessere rosa disposti in ordito rettilineo.

Domus della Soglia nilotica, tablino (10), mosaico con soglia nilotica
Mosaico policromo composto da una soglia con fregio nilotico (lungh: m 5) e da un campo decorato con emblema centrale. La soglia ospita una scena nilotica animata da alcuni pigmei disposti su imbarcazioni e/o atteggiati in pose diverse. Nella fascia inferiore sono raffigurate piante palustri tipiche del paesaggio nilotico, presso cui si dispongono animali di vario tipo. La zona superiore del fregio è occupata dalla rappresentazione di una città, dotata di torri, palme e ibis. Il campo musivo dell’ambiente è incorniciato da una fascia a cassettonato prospettico policromo a campi quadrati e rettangolari con losanghe; i quadrati sono campiti da fiori e frutta stilizzati, mentre le losanghe da fulmini schematizzati. Una fascia bianca, seguita da una cornice a meandro di svastiche e di quadrati policromi, in prospettiva, racchiudeva un emblema centrale, andato perso.


Ambiente 8: sala triclinare composta di anticamera e spazio conviviale intercettata a N-E dell’atrio (4). La destinazione d’uso della sala si evince dalla disposizione della decorazione musiva, con emblema decentrato. In origine il triclinio era dotato di due ingressi: uno, minore, prospiciente l’atrio (4) ed un ingresso principale a S aperto su un atriolo. L’ingresso sull’atrio era decorato da un tessellato con cerchi allacciati completamente distrutto in epoca altomedievale, quando presso lo spazio conviviale si impostò una camera funeraria composta di 11 formae in cementizio con scaglie litiche e laterizie, a volte provviste di tegola romana sulla testata. Le sepolture erano direttamente a contatto con il piano a mosaico ed erano chiuse da tegole alloggiate sulle spallette.
L’anticamera del triclinio era decorata da un tessellato definito da cinque fasce, di cui due nere e tre bianche e campito da un punteggiato di crocette nere su fondo bianco. Il tessellato era separato dallo spazio triclinare vero e proprio da una fascia partizionale decorata da un cassettonato in cui si alternano quadrati e rombi. Lo spazio destinato ai triclini è marcato dal pannello con emblema figurato incorniciato da una fascia a meandro bianco-nero. Una seconda fascia con treccia a due capi con occhielli delimita il quadro musivo con la rappresentazione del ratto di Ganimede. La scena, divisa su tre registri, prevede in alto il gruppo dell’aquila e Ganimede che volano in cielo e, nei registri inferiori, inseriti in un paesaggio roccioso, stanno personaggi vestiti all’orientale e armati, cacciatori e pastori, che assistono alla scena.

Lunghezza: 7,16 m – Larghezza: 3,80 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2000/11

Domus della Soglia nilotica, triclinio (8), emblema con Ganimede

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il pavimento del triclinio è strutturato in anticamera e spazio conviaviale, suddivisi da una fascia partizionale. Una soglia musiva col motivo dei cerchi allacciati collegava l’anticamera all’atrio; quest’ultima era rivestita da un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate e campito da un punteggiato di crocette. La fascia partizionale è decorata da un cassettonato di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati. Lo spazio triclinare è rivestito da un tessellato monocromo bianco delimitato da una successione di fasce bianco-nere impreziosito, in posizione decentrata, da un emblema quadrato bordato da un meandro di svastiche e da una treccia a due capi. La scena, che rappresenta il ratto di Ganimede da parte dell’aquila di Giove, è suddivisa in tre registri: in alto è posizionato il gruppo dell’aquila e del giovane Ganimede che volano in cielo mentre nei registri inferiori una serie di personaggi assistono al ratto.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: anticamera
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato bordato da cinque fasce bianche e nere alternate e campito da un punteggiato di crocette monocrome di singole tessere sulla diagonale.

Bordo


Specifiche tecniche
Lunghezza: 3,10 m – Larghezza: 1,70 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: mm. 9-10. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 108e – punteggiato di crocette monocrome, di singole tessere sulla diagonale

 
 
Referenza fotografica: Da Cancellieri 2004, fig. 3 p. 219.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato

Soglia dell’anticamera decorata da un motivo a cerchi allacciati.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
 
 
Referenza fotografica: Da Cancellieri 2004, fig. 3 p. 219.

Parte dell’ambiente: fascia partizionale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: tricromo

Fascia partizionale in tessellato bordata da una linea tripla di tessere bianche, quattro linee di tessere nere seguite da tre linee di tessere bianche e campita da una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati delimitati da una linea doppia di tessere nere con tessere bianche disposte a scacchiera. I rettangoli sono campiti da una losanga su fondo nero delimitata da due linee di tessere bianche, da sbarrette oblique bianche e nere e da una losanga i inscritta ora bianca ora nera. I quadrati, incorniciati da sbarrette oblique, sono campiti alternativamente da scudi ovali, a pelta incrociata con una bipenne, a pelta lunata, resi in nero e profilati (le pelte) da tessere in grigio chiaro.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 18e – fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti

 
 
Referenza fotografica: Da Cancellieri 2004, fig. 3 p. 219.

Parte dell’ambiente: spazio tricliniare
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Lo spazio triclinare è rivestito da un tessellato monocromo bianco a ordito obliquo perimetrato da cinque fasce di tessere bianche e nere alternate. In posizione decentrata si dispone un emblema musivo policromo, definito da una cornice a meandro a giro doppio bianco-nera seguita da una treccia a due capi policroma con occhielli delimitata da tre linee di tessere nere e due linee di tessere bianche. L’emblema, in cassetta lapidea (57,7×57,6) raffigura il ratto di Ganimede e si dispone su tre registri. In alto, tra due alberi, stanno l’aquila di Giove ad ali spiegate ed il giovane Ganimede, vestito unicamente di kurbasìa, clamide e stivaletti, che stringe con la sinistra i doppi spiedi da cacciatore. Nel secondo registro, sulla sinistra, stanno due personaggi disposti su un terreno roccioso simboleggiante il monte Ida, vestiti di kurbasìa, tunica, brache e calzari. L’uomo sulla destra poggia la mano sul braccio del compagno, quasi a trattenerlo. Sulla destra è raffigurato un pastore barbato vestito di tunica, mantello e stivaletti allacciati, seguito da un cane. Nel registro inferiore, sulla sinistra, sta un cacciatore che trattiene un cavallo che, disarcionando il proprio cavaliere, solleva le zampe anteriori. La scena è chiusa a destra da un personaggio armato, che assiste alla scena, con elmo di tipo attico, e scudo a pelta decorato da uno scorpione.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: minute
Dimensioni Metriche Tessere: mm 1-3. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma
DM 35f – meandro di svastiche a giro doppio
DM 71e – Treccia a due capi policroma con occhielli.

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: minute
Dimensioni Metriche Tessere: mm 1-4. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Ratto diGanimede

 
 
Referenza fotografica: Da Cancellieri 2004, fig. 3 p. 219.

Oggetto conservato: emblema – Conservato in: museo/antiquarium (Area Archeologica "Privernum")

Condizione giuridica: proprietà Stato

Cancellieri, M. 2004, Nuovi mosaici di Privernum: il pavimento del triclinio della domus della Soglia nilotica. , in Atti del IX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aosta, 20-22 febbraio 2003), Ravenna, pp. 215-217, figg. 1-6 pp. 218-221.
Cancellieri, M. 2010, Case e mosaici a Privernum. Parte II. La domus della soglia nilotica., in Musiva et Sectilia. An International Journal for the Study of Ancient Pavements and Wall Revetments in their Decorative and Architectural Context, pp. 100-105.
Ceci, F./ Cancellieri, M. 2003, Tra età romana e tardo antico: il riutilizzo delle domus romane di Priverno (Latina, italia) come aree funerarie tardo antiche e altomedievali., in Histria Antiqua, Pula, p. 246, figg. 6-8 p. 246.
Tortorella, S. 2004, Hinc aquila ferebat caelo sublimis idaeum (Petr. Sat. 83,3): il mito di Ganimede in un emblema da Privernum e in altri mosaici romani., in Musiva et Sectilia. An International Journal for the Study of Ancient Pavements and Wall Revetments in their Decorative and Architectural Context, Pisa-Roma, pp. 35-60, fig. 1 p. 36; fig. 2 p. 37; fig. 3 p. 38.
Tortorella, S. 2004, Il ratto di Ganimede in un emblema ellenistico da Privernum., in Atti del IX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aosta, 20-22 febbraio 2003), Ravenna, pp. 223-231, figg. 1-2 p. 232; figg. 3-4 p. 233.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Domus della Soglia nilotica, triclinio (8), emblema con Ganimede, in TESS – scheda 10133 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10133), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10133


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