Nel Parco Archeologico dell’antica Norba, ai piedi della c.d. Acropoli Minore, lungo uno degli assi stradali principali di collegamento tra l’acropoli stessa e Porta Serrone di Bove, è posizionato il quartiere residenziale, di cui si conservano almeno due domus (I e II), disposte su più terrazze lungo la direttrice stradale, che condividono il muro divisorio N-S. Della domus II si è conservato esclusivamente il settore N-E anche se, tuttavia, è stato possibile ricostruirne la planimetria in virtù dell’organizzazione speculare degli ambienti. L’abitazione, con facciata in opera a graticcio, è prospiciente sul marciapiede dell’asse stradale sopracitato con un ingresso di forma rettangolare, a cui segue il vestibolo (a1) pavimentato in cocciopesto. Il vestibolo è seguito dalle fauci (a), rivestite da un battuto di calcare, che immettono direttamente nell’atrio (i) rivestito di cementizio, di cui si conservano due cisterne ipogee a pianta circolare. Ad E il rinvenimento all’interno dei vani b e d di grandi contenitori, frammenti di dolia e semi carbonizzati, ha consentito di riconoscere in essi due ambienti di servizio, prospicienti sull’atrio con soglie di blocchi monolitici calcarei. Più a S, si aprono gli ambienti e e g, interpretati come alae, entrambi rivestiti in coccopesto. Dei vani che dovevano disporsi a O dell’atrio (c, f, h) è stato possibile individuare unicamente gli zoccoli di fondazione delle murature e una porzione di rivestimento pavimentale presso l’ambiente c, a quadrelli di cotto. La domus, che risale al II secolo a.C., fu abbandonata in epoca tardo-repubblicana, presumibilmente dopo l’81 a.C., quando la città fu presa d’assedio dalle truppe di Silla. Si specifica che tutte le pavimentazioni della domus, per esigenze conservative, sono state ricoperte (pianta località edificio tratta da Carfora, Ferrante, Quilici Gigli 2008, fig. 1 p. 207; pianta edificio tratta da idem, fig. 55 p. 247).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Ambiente i: atrio della domus, a pianta rettangolare. In origine l’ambiente era provvisto di vasca compluviale, che non si è conservata; rimangono unicamente gli imbocchi di due cisterne ipogee, a pianta circolare. Il pavimento, che si conserva per un breve tratto, è in cementizio a base litica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Norba, Domus II, atrio (i), cementizio a base litica
Parte dell’ambiente: atrio Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento in cementizio a base litica di calce e schegge di calcare bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Blocchetti di calcare di media pezzatura (m 0,10×0,8).
Carfora, P./Ferrante, S./Quilici Gigli, S. 2008, Norba: apporti sull’edilizia privata in epoca medio repubblicana. Le domus a valle dell’Acropoli Minore dallo scavo alla fruizione., in Atlante Tematico di Topografia Antica. Edilizia pubblica e privata nelle città romane., Roma, p. 246.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, francesca, Norba, Domus II, atrio (i), cementizio a base litica, in TESS – scheda 10149 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10149), 2011