Nel 1984, presso un pendio collinare denominato Poggio dei Cavallari (II in pianta), nelle immediate adiacenze del sito dell’antica Satricum, è stata rinvenuta una villa di epoca primo-imperiale. L’edificio è dotato di pars urbana e di pars rustica separate da un cortile aperto (CR). Le murature, scarsamente conservate, sono prevalentemente in opera reticolata con rinforzi in pietra di tufo o in mattoni presso gli angoli delle pareti. Ad O si sviluppa il settore più prettamente residenziale, in cattivo stato di conservazione. L’ingresso (1) avveniva a S, ed era probabilmente preceduto da un portico (19). Le fauci immettevano nell’atrio (2), pavimentato da un tessellato con inserti marmorei. Più complicata appare l’identificazione degli ambienti che gli si aprivano attorno (3-11): la presenza di frammenti musivi e marmorei e di intonaci dipinti lascia tuttavia intendere una destinazione sicuramente non utilitaria. A S-O dell’atrio si apre l’ambiente 12, in cui si trova una vasca parzialmente incassata nel suolo; il vano, unitamente ai limitrofi ambienti 23 e 24, può essere identificato in via ipotetica con la cucina. In particolare l’ambiente 24, con pareti ricoperte da malta, era seminterrato, e forse destinato alla conservazione dei prodotti agricoli (cantina). Ad O del settore residenziale si articolava un settore termale, conservato solo in parte e di cui non è possibile identificarne puntualmente gli ambienti. Nonostante ciò, la presenza di un ipocausto, di suspensurae e di tubuli applicati alle pareti per il passaggio dell’aria calda convalida questa ipotesi. I bagni dovevano inoltre essere decorati da mosaici, marmi e intonaci dipinti, di cui rimangono alcuni frammenti sporadici. Ad E del cortile centrale (CR) si estende il settore produttivo della villa, accessibile dall’ambiente 31. Al di sotto del cortile si apre una cisterna impermeabilizzata, destinata al raccoglimento delle acque piovane. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile definire la funzione dei differenti vani; tra tutti si segnala l’ambiente 25, provvisto di un bacino rettangolare, la cui funzione non è ad oggi appurata. L’ambiente conserva in parte la pavimentazione a commessi laterizi a spina di pesce. Infine, durante una serie di campagne di scavo posteriori, furono rinvenute ulteriori strutture: a S-O si scoprirono tratti di murature, forse di fondazione, e una struttura rettangolare pavimentata in cocciopesto con murature intonacate, presumibilmente una cisterna. La villa, generalmente datata agli inizi del I sec. d.C. fu poi interessata da fasi di vita più recenti (II sec. d.C.), ravvisabili nella pars rustica, nell’ambiente 24 (in opera laterizia), nell’ambiente 12 e nella cisterna intercettata a S-O. Successivamente, agli inizi del IV sec. d.C., l’occupazione della villa è limitata alla zona S-E; si segnala l’aggiunta di uno scarico plumbeo nell’ambiente 25. Nel V sec. d.C. si assiste al definitivo abbandono dell’edificio, come documenta la presenza di tre tombe infantili che obliterano alcuni vani della villa (pianta località edificio tratta da Gnade 2008 (a cura di), fig. I.2 p .13; pianta edificio tratta da idem, fig. VI.2 p. 87).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Le Ferriere, villa, ambiente 25, commessi laterizi a spina di pesce Pavimento a commessi laterizi a spina di pesce che rispetta la presenza di un bacino centrale intonacato. In un momento successivo (IV sec. d.C.) nel pavimento fu inserito un canale plumbeo di scarico e venne parzialmente ricoperto con malta.
Ambiente 2: nell’ambiente è stato identificato l’atrio della pars urbana della villa. A pianta pressocchè quadrata, il vano si apriva immediatamente a N dell’ingresso (1). Conserva porzioni delle murature perimetrali in opera reticolata; allo stato attuale delle ricerche la posizione dell’impluvio non è stata appurata. Il pavimento è costituito da un tessellato bianco-nero con inserti di giallo antico.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1984
Le Ferriere, villa, ambiente 1, tessellato con inserti marmorei
Parte dell’ambiente: atrio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: tricromo
Pavimento in tessellato bianco-nero con inserti marmorei. Il bordo del manufatto si compone di una fascia di tessere bianche a cui si alternano lastre rettangolari di giallo antico, a cui segue una seconda fascia di tessere nere ed una seconda di tessere bianche. Il campo è in mosaico bianco con tessere disposte in filari paralleli con inserti di giallo antico di forma triangolare ed esagonale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Frammenti di macerie; frantumi misti con calce; frammenti di ceramica triturata e calce
Catalogo reperti 2008, Catalogo dei reperti., in Satricum. Trenta anni di scavi olandesi. catalogo della mostra (Le Ferriere, Latina, 26 ottobre 2007- 29 febbraio 2008), Amsterdam, p. 188, fig. 573 p. 189.Heldring, B. 1998, in Satricum. A town in Latium, Tonden, p. 40.Raaymakers, R. 2008, La villa romana., in Satricum. Trenta anni di scavi olandesi. catalogo della mostra (Le Ferriere, Latina, 26 ottobre 2007- 29 febbraio 2008), Amsterdam, p. 87;p. 89, fig. VI.3 p. 88.