scheda

Fossanova, villa, ambiente D2, lastricato marmoreo
Fossanova – Priverno ( LT )


Presso il sito di Fossanova, nelle immediate vicinanze del centro di Priverno, si conserva un edificio di tipo residenziale di epoca tardo-repubblicana, articolato su tre distinti terrazzamenti digradanti: presso la terrazza superiore si articola un impianto termale, in quella mediana si sviluppa il fulcro della villa ed infine, presso quella inferiore, si apriva l’ingresso principale dell’edificio, connesso ad un diverticolo stradale lastricato di collegamento con la viabilità principale. Presso la terrazza mediana si insediò, a partire dall’XI secolo d.C., l’abbazia benedettina (e poi cistercense) di Fossanova, che riutilizzò ampiamente le strutture di epoca precedente. La villa conobbe diverse fasi costruttive caratterizzate da rifacimenti ex novo e da obliterazioni. Il complesso termale, indagato negli anni Cinquanta, fu edificato nell’ambito del II sec. d.C., come comprovano le murature in opera mista di laterizi e reticolato bicolore. Si distingue una sala ottagona (A), pavimentata in mosaico, il calidario (B) dotato di due vasche per immersioni (C, D), un corridoio di servizio (E), un tepidario dotato di suspensurae (F) ed infine una cisterna. Il nucleo residenziale vero e proprio, obliterato dalle strutture della chiesa abbaziale, sorge su un criptoportico a tre bracci in opera incerta, che fungeva da basis villae (II-I sec. a.C.); è stato inoltre identificato il peristilio colonnato della villa, al di sotto del chiostro della chiesa, ed alcuni ambienti che subirono numerosi interventi di rifacimento nel corso dei secoli (A, B, C, D1, D2, D3). Degno di nota è il vano D2, relativo alla prima fase edilizia della villa per la presenza di pareti perimetrali in opera incerta. A S il vano era dotato di tre blocchi di calcare, forse basi per colonne o pilastri, e dunque si potrebbe immaginare, per l’ambiente, un fronte aperto verso valle. L’ambiente fu interessato da un’ampia serie di ristrutturazioni: si distingue, a S-O, un lacerto di pavimentazione musiva di epoca medioimperiale (?); successivamente, in epoca tardoantica, il vano fu ampliato a N e venne pavimentato da un opus sectile Infine, tra l’VIII sec. e la prima metà del IX sec. d.C., si assiste alla copertura delle basi meridionali da una muratura con zoccolatura a crustae marmoree.
Non è chiaro il momento in cui la villa venne convertita in luogo di culto e poi in monastero. A tal proposito, non può essere esclusa l’ipotesi che vede un abbandono tardoantico delle strutture, a seguito del quale ci fu una rioccupazione del sito da parte dei monaci benedettini qui stanziatisi almeno dal IX sec. d.C. (pianta loc. edificio tratta da De Rossi 2002, fig. 2 p. 8; pianta edificio tratta da De Rossi 2002, fig. 11 p. 13).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Fossanova, villa, ambiente D2, opus sectile
Pavimento in opus sectile a base marmorea con motivo Q3p. Le specie marmoree impiegate e riconoscibili sono il giallo antico, il portasanta ed il pavonazzetto per i quadrati, il porfido rosso, il porfido verde e il portasanta per le punte di lancia. A S sono visibili formelle di modulo minore con motivo Q3 o Q2 in marmo bigio e marmo bianco di Carrara, delimitate da lastre di marmo bigio. Nella fase precistercense il rivestimento fu integrato con materiali lapidei, tra cui si segnala il reimpiego di una epigrafe sepolcrale tardoantica.

Fossanova, villa, ambiente D2, pavimento in tessellato
Lacerto di pavimentazione in tessellato bicromo bianco-nero individuato nel settore S-O dell’ambiente.

Fossanova, villa, non documentato, tessellato
Rivestimento pavimentale in tessellato visibile al di sotto del calefattorio dell’Abbazia.

Fossanova, villa, terme, ambiente A, tessellato
Lacerti di pavimentazione in tessellato.


Ambiente D2: ambiente a pianta rettangolare costruito sul criptoportico della villa, fa parte del nucleo residenziale vero e proprio dell’edificio. La prima fase edilizia del vano può essere fatta risalire in epoca tardo-repubblicana, per la presenza di murature in opera incerta. Lungo la parete S sono state intercettate tre basi per colonne o pilastri posti in corrispondenza dei piedritti delle arcate del criptoportico, che lasciano presumere un’apertura del vano a valle. Il mantenimento per secoli del medesimo livello di calpestio ha implicato la distruzione ed il relativo rifacimento di numerosi livelli pavimentali: presso il settore S-O del vano è stato individuato un primo lacerto di pavimentazione in tessellato bianco-nero, che mantiene la medesima quota e allineamento di un secondo lacerto musivo intercettato al di sotto del successivo ambiente abbaziale del calefattorio, databile in età medioimperiale. In epoca tardoantica la muratura N fu obliterata ed ampliata; sulla sua rasatura si impostò un pavimento a lastre marmoree rettangolari connesso (i rapporti non sono chiari) ad un rivestimento in opus sectile con motivo Q3p, ristrutturato durante le attività edilizie precistercensi.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Fossanova, villa, ambiente D2, opus sectile
Pavimento in opus sectile a base marmorea con motivo Q3p. Le specie marmoree impiegate e riconoscibili sono il giallo antico, il portasanta ed il pavonazzetto per i quadrati, il porfido rosso, il porfido verde e il portasanta per le punte di lancia. A S sono visibili formelle di modulo minore con motivo Q3 o Q2 in marmo bigio e marmo bianco di Carrara, delimitate da lastre di marmo bigio. Nella fase precistercense il rivestimento fu integrato con materiali lapidei, tra cui si segnala il reimpiego di una epigrafe sepolcrale tardoantica.

Fossanova, villa, ambiente D2, pavimento in tessellato
Lacerto di pavimentazione in tessellato bicromo bianco-nero individuato nel settore S-O dell’ambiente.

Specifiche di rinvenimento
Data:
Anni Novanta

Fossanova, villa, ambiente D2, lastricato marmoreo

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: monocromo

Lacerto di pavimentazione in lastre marmoree rettangolari di cui rimangono le impronte nello strato di allettamento. Il pavimento, intercettato al di sotto della prima campata della navata laterale sinistra della chiesa abbaziale, è visibile attraverso una copertura calpestabile di vetro. Non è chiaro il rapporto del rivestimento con l’adiacente pavimentazione in opus sectile.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)

 
 

Referenza fotografica: Da Cancellieri, De Rossi, Righetti 2008, fig. pp. 84-85.
Oggetto conservato: impronte – Conservato in: situ (Abbazia di Fossanova, Navata laterale sinistra della Chiesa abbaziale)

Cancellieri, M./ De Rossi, G.M. et alii 2008, in Abbazia di Fossanova. 800 anni tra storia e futuro (Roma, Complesso del Vittoriano, 23 maggio- 29 giugno 2008), Roma, p. 83, fig. pp. 84-85.
Ceci, F./ De Rossi, G.M. 2006, in L’abbazia. Il Museo Medievale, Fossanova. Itinerari dei Musei, Gallerie, Scavi e Monumenti d’Italia, Roma, p. 43, fig. 23 p. 43.
Coccia, S./ Fabiani, A.G. et alii 1997, Abbazia di Fossanova. Indagini archeologiche nel Refettorio., in Archeologia Medievale. Cultura materiale, insediamenti, territorio, p. 70.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Fossanova, villa, ambiente D2, lastricato marmoreo, in TESS – scheda 10217 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10217), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10217


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