scheda

Alba Pompeia 1, fase II, vano 6, cementizio litico
Alba ( CN )


ALBA POMPEIA 1, CASA DI PIAZZA CAGNASSO. Nel 1990 scavi di emergenza per la posa del teleriscaldamento nel centro di Alba hanno interessato una trincea lungo il lato E di piazza Cagnasso (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, sito n. 79), pertinente all’Insula II del settore N di Alba Pompeia, contraddistinto da un’edilizia a carattere residenziale. Il settore SE dell’insula è occupato infatti dai resti di una domus adiacente all’incrocio fra k3 e d1 e coerente all’orientamento NS/EO dell’impianto urbano antico: l’edificio risale al I sec. d.C. e risulta abbandonato nel corso del II sec. d.C. (cfr. planimetria resti, da PEPE 2012, "Alba Pompeia 1", fasi I-II, p. 13. Rielaborazione grafica P. Da Pieve).
FASE I (I sec. d.C.). Pur nella frammentarietà dei resti, è stato possibile individuare i resti di quattro ambienti paratatticamente disposti (1-4) e altri due vani (5-6) privi di pareti divisorie, ma riconoscibili grazie alla presenza di piani pavimentali. Per questa fase sono noti sei rivestimenti in cementizio, in gran parte ancora in uso nel corso della fase II.
FASE II (I sec. d.C.). Forse per ovviare a problemi di umidità, i piani pavimentali degli ambienti 2 e 6 vengono rifatti.
Con il crollo della domus, nel II sec. d.C., i pavimenti sono coperti da un deposito di terreno argilloso contenente frammenti laterizi e di intonaci parietali policromi, probabilmente relativo al disfacimento di muri in argilla cruda; uno strato di abbandono sabbioso a componente organica, con frammenti laterizi e grumi di malta, sigilla le strutture.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Alba Pompeia 1, fase I, vano 1, cementizio litico con inserti misti
Il piano pavimentale è descritto come “battuto di malta, frammisto a scaglie di marmo e pietrisco”, interpretabile come cementizio a base litica con inserti misti, spesso circa 5cm.

Alba Pompeia 1, fase I, vano 2, cementizio fittile con inserti misti
Definito come “cocciopesto” o “signino” con inserti di schegge di marmo e tessere musive, spesso 9cm, il pavimento di fase I è identificabile come cementizio a base fittile con inserti misti.

Alba Pompeia 1, fase I, vano 3, cementizio litico
Il piano pavimentale è descritto come “cocciopesto” o come “signino con impasto di malta e pietrisco”, su vespaio di ciottoli. È identificabile come cementizio litico, forse riferibile a una semplice preparazione.

Alba Pompeia 1, fase I, vano 4, cementizio fittile
Il piano pavimentale è definito come "cocciopesto" su vespaio di ciottoli. Potrebbe trattarsi di un cementizio a base fittile o, se si tiene conto della sua disposizione direttamente sui ciottoli, dello strato di preparazione per un pavimento totalmente scomparso.

Alba Pompeia 1, fase I, vano 5, cementizio fittile
Il tratto di pavimento superstite è definito “cocciopesto”, spesso 5cm, su vespaio di ciottoli. La quota a cui è attestato il piano (-4.15m), coerente con gli altri pavimenti della domus di I fase, porta a identificarlo come cementizio a base fittile; d’altro canto la sua disposizione direttamente sui ciottoli non permette di escluderne l’interpretazione come preparazione di un pavimento totalmente scomparso.

Alba Pompeia 1, fase I, vano 6, cementizio litico
Definito come “cocciopesto frammisto a pietrisco”, è forse identificabile come cementizio a base litica. Esso risulta direttamente coperto dal vespaio di ciottoli su cui è steso il pavimento di fase II.

Alba Pompeia 1, fase II, vano 2, cementizio fittile a inserti e lastricato marmoreo
Il pavimento di fase II sembra costituito da 2 distinte UD, sebbene la limitatezza dello scavo le la frammentarietà dei resti non consentano di definirne la scansione precisa. Nel settore S una fascia larga 4m è rivestita in cementizio fittile grossolano, spesso 8cm, con inserti di lastrine in marmo grigio; nel settore N si dispongono invece lastre di marmo grigio rettangolari, di dimensioni e spessore variabili (lunghe fra 85 e 110cm, larghe 50cm, spesse tra 1.5 e 6cm). Le lastre sono in gran parte asportate, ma rilevabili grazie alle impronte sulla preparazione in cementizio fittile (spesso 4cm). Foto da FILIPPI 1997b, fig. 20 p. 119.


Vano 6, fase I (I sec. d.C.): individuato per un breve tratto al limite SE della trincea, il vano è riconoscibile per la presenza di due distinti livelli pavimentali (quota -4.43m e -4.09m), il più recente dei quali verosimilmente coevo a quello di II fase dell’ambiente 2, messo in posa per ovviare a problemi di umidità.
FASE I (I sec. d.C.). Rivestimento pavimentale in “cocciopesto frammisto a pietrisco”.
FASE II (I sec. d.C.). Nuovo pavimento in “cocciopesto (malta e pietrisco)”.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Alba Pompeia 1, fase I, vano 6, cementizio litico
Definito come “cocciopesto frammisto a pietrisco”, è forse identificabile come cementizio a base litica. Esso risulta direttamente coperto dal vespaio di ciottoli su cui è steso il pavimento di fase II.

Specifiche di rinvenimento
Data:
1990 – Ente responsabile: SBAPMAE

Alba Pompeia 1, fase II, vano 6, cementizio litico

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Sopra il cementizio litico di fase I (vd. infra) viene steso un altro pavimento di medesima fattura (quota -4.09m), allettato su un vespaio di ciottoli posato direttamente sul rivestimento precedente.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: frammento – Conservato in: situ (Alba, Piazza Cagnasso)
In letteratura si riferisce che i resti sono stati adeguatamente protetti e reinterrati.

Alba, Piazza Cagnasso (Riferimento: SBAMAE) Piazza Cagnasso – Alba (CN)

Filippi, F. 1991, Frammenti archeologici di Alba antica. Rapporto preliminare sui dati emersi dal controllo della trincea del teleriscaldamento in centro storico, in Alba Pompeia, Alba, p. 19.
Filippi, F. 1997, La documentazione archeologica della città, in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, p. 119.
Pepe, M. 2012, Alba Pompeia 1, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 27.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Alba Pompeia 1, fase II, vano 6, cementizio litico , in TESS – scheda 10256 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10256), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10256


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