schedaChiesa S. Domenico, saggio 2, cementizio fittile Alba ( CN ) In occasione di lavori di restauro all’interno della chiesa di S. Domenico, vennero compiuti a più riprese alcuni sondaggi in profondità per appurare la consistenza delle preesistenze di epoca romana in corrispondenza dell’Insula XXXVI (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, siti nn. 37, 93). A 2.80m di profondità emersero alcune strutture riferibili a un edificio romano (FILIPPI 1997, sito n. 37), di cui si individuarono un vano riscaldato, attestato da un lacerto pavimentale di “cocciopesto” (con tracce di arrossamento da calore) e una suspensura (sondaggi 1977-1979), e altri due pavimenti in “cocciopesto”, intercettati nella navata centrale al di sotto di una serie di tombe di XIV/XVI secolo e di un potente strato di abbandono di età tardoantica e medievale (sondaggi 1981-1983). La tipologia e l’ubicazione degli interventi non permisero di ricostruire planimetricamente l’edificio cui i pavimenti appartenevano, pur consentendo di escludere che si trattasse, come in precedenza ipotizzato, del teatro romano di Alba Pompeia. Successivamente nel 1996 i lavori condotti tra il fianco E della chiesa e l’ala O del Liceo Govone portarono alla luce (a quota -2.10/2.20m) altre strutture, riferibili a un vano riscaldato e al muro perimetrale E di un edificio romano (FILIPPI 1997, sito n. 93). I nuovi dati emersi consentirono di interpretarlo come una domus, sviluppata verso occidente in direzione del San Domenico: i pavimenti rinvenuti al di sotto della chiesa, dunque, dovevano far parte di un unico edificio residenziale di epoca imperiale, collocato nel settore O dell’Insula XXXVI.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Il vano è documentato da una pavimentazione in "cocciopesto", non collegata ad alcuna struttura muraria. Essa venne in luce nel 1983 nel corso del Saggio II, eseguito in corrispondenza di una tomba di famiglia (T45) nella navata centrale della chiesa.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1983 – Ente responsabile: SBAPMAE Chiesa S. Domenico, saggio 2, cementizio fittile Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo "Cocciopesto", identificabile come cementizio a base fittile. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti) Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Alba, Chiesa di S. Domenico) I resti furono documentati e coperti dalla nuova pavimentazione della chiesa.Alba, Chiesa di S. Domenico (Riferimento: SBAPMAE) Via Calissano – Alba Crosetto, A./ Micheletto, E. 1984, Indagine archeologica nella chiesa di San Domenico di Alba. Brevi note sui risultati dello scavo (anni 1981 e 1983)., in Alba Pompeia, Alba, p. 76.Micheletto, E. 1984, La chiesa di S. Domenico di Alba: note sullo scavo, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, pp. 85-86.
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Chiesa S. Domenico, saggio 2, cementizio fittile, in TESS – scheda 10321 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10321), 2011INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10321
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