schedaVia Vittorio Emanuele 20, pavimento in opus sectile Alba ( CN ) Una lettera dell’avv. Tommaso Gioelli all’Eusebio (18 gennaio 1904) segnala il rinvenimento di un pavimento romano a tarsie marmoree in Via Vittorio Emanuele II, 20, durante i lavori di restauro della dimora di proprietà già Della Valle, poi Barbero (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, sito n. 2): il pavimento venne intercettato a una profondità di 1.80m, per una larghezza complessiva di 1.50m. Del manufatto esistono solo alcuni schizzi, effettuati dal Gioelli e dal Molineris: sondaggi archeologici effettuati nel 1991 con lo scopo di verificare la sussistenza del ritrovamento portarono alla luce tre lacerti murari in opera cementizia, fortemente compromessi dall’attività edilizia successiva e riferibili a un ricco edificio residenziale dell’Insula XLII, all’incrocio fra il cardo massimo (KM) e il decumano d4. Il pavimento non venne ritrovato, poiché, probabilmente, asportato in precedenza (prima della notifica di vincolo del 1946, ex L. 1089/1930). Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Dell’ambiente è noto solo il lacerto pavimentale descritto dal Gioelli a F. Eusebio: sopra il pavimento vennero rinvenuti frammenti di intonaco rosso, nero e bianco con accenni di fasce, a conferma del ricco apparato decorativo del vano.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1904/ 1991 – Ente responsabile: SBAPMAE Via Vittorio Emanuele 20, pavimento in opus sectile Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: non documentato Nella descrizione fornita dal Gioelli il pavimento è "costruito di pozzolana e piccoli pezzi di marmo bianco e nero rettangolari". Dai disegni del pavimento risulta una composizione a modulo quadrato Q, a colori contrastanti (predominanza di nero nello schizzo del Gioelli, di bianco in quello del Molineris) e inquadrata da un bordo a spirale. Disegno da FILIPPI 1997b, fig. 130 p. 235. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Misure Larghezza: >1.50 m; Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea) Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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*a modulo quadrato con motivi semplici – quadrati inscritti diagonalmente entro quadrati (Q3) | Q3 | |
Referenza fotografica: da FILIPPI 1997b, fig. 130 p. 235: schizzo del Molineris conservato fra le carte dell’Eusebio (Archivio Eusebio 1904, BCA). Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato Il pavimento venne asportato prima della notifica di vincolo ex L. 1089/1930 del 1946.
Filippi, F. 1997, La documentazione archeologica della città, in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, pp. 234-235, fig. 130.Maccario, L. 1978, in Le necropoli romane di Alba Pompeia alla luce delle più recenti scoperte. Pavimenti in marmo di Alba romana, Alba, p. 19.Maccario, L. 1980, in Alba Pompeia, Alba, p. 8.
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Via Vittorio Emanuele 20, pavimento in opus sectile, in TESS – scheda 10393 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10393), 2011INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10393
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