In località Madonna dell’Appoggio, presso l’omonima chiesa, in un’area cosparsa di blocchi di calcare, tegole e frammenti fittili, si scorgono i ruderi di una villa di epoca tardo-repubblicana. Di questa si conserva una muratura sostruttiva in opera poligonale (a) al di sopra della quale insiste un ambiente a pianta semicircolare (b), in opera incerta intonacata, pavimentato da un tessellato oggi non più visibile. A S-E si apre un secondo ambiente (c) a pianta quadrata, con porzioni di murature in opera reticolata, dotato a S-E di un canale di scolo delle acque. Il pavimento dell’ambiente è costituito da commessi di laterizio disposti a spina di pesce. Ad E dell’ambiente è stata localizzata una seconda muratura in opera poligonale (d), a N-E della quale si apre un’ampia cisterna a pianta rettangolare (e; pianta località edificio tratta da Venditti 2011, tav. XXXV, n. 206; pianta edificio tratta da Zaccheo, Pasquali 1972).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 173, n. 206.Zaccheo, L./ Pasquali, F. 1972, in Sezze dalla preistoria all’età romana, Sezze, p. 121.