In contrada Santa Maria a Ponza si conservano le evidenze archeologiche di un’estesa villa maritima di epoca romana successivamente inglobata nelle strutture di un monastero medievale e poi in costruzioni moderne. Dell’edificio si conservano alcune murature allineate su un fronte di m 70 disposte a S-E dell’altura di Santa Maria (1), funzionali alla sostruzione di una terrazza presso cui sorgeva la residenza. Del settore edilizio più a valle si conserva un ambiente scompartito in tre navate da una serie di pilastri, con volte a crociera, rimaneggiato in epoche successive (2). Presso un secondo settore, non ben specificato, insiste una cisterna fornita di due gallerie parallele (lungh. m 20) divise da un muro con arcate. Mediante una scalinata si doveva accedere al settore edilizio vero e proprio, di cui rimangono labili tracce. Un’ulteriore appendice della villa, corrispondente ad un solarium, fu localizzata nel 1926 presso le pendici O dell’altura, dove si conservano degli ambienti su terrazze, rivestiti in tessellato e decorati da intonaci dipinti. Più a valle il solarium è stato obliterato da abitazioni moderne: presso un cortile privato si conserva una pavimentazione a commessi laterizi a spina di pesce. A monte del complesso sono localizzabili ulteriori ambienti, di cui uno con porzioni di murature rivestite in reticolato e pavimentazione in opus sectile a motivi compositi. Nell’area sono stati rinvenuti frammenti di intonaci di III stile e tegole con bollo (CIL X, 8042). La residenza, dove con tutta probabilità venivano mandati in esilio i personaggi della famiglia imperiale, è stata variamente datata in età tardo-repubblicana o giulio-claudia: quest’ultima proposta cronologica sembra essere la più plausibile per la presenza di bolli (CIL XIV, 4090; CIL XV 2226, 2541) relativi a quest’epoca e per la tipologia dei rivestimenti parietali e pavimentali (pianta loc. edificio tratta da Venditti C. P., Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali, Perugia 2011, tav. XLVIX, n. 356; pianta edificio tratta da de Rossi 1986 (a cura di), fig. 149).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
L’ambiente fa parte di un complesso di stanze riccamente decorate rinvenute a monte del solarium della villa. Conserva porzioni delle murature perimetrali con paramento esterno in opera reticolata e la pavimentazione, costituita da un opus sectile a modulo composito.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Santa Maria, villa, pavimento in opus sectile a modulo composito
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Pavimentazione in opus sectile a base marmorea con motivi compositi a esagoni, quadrati e quadrati minori con triangoli costruiti sui lati in calcare, rosso antico e africano.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
De Rossi, G. M. 1986, in Le isole pontine attraverso i tempi, Roma, p. 121, tav. X, 3; fig. 157 p. 116.Guidobaldi, F. 1985, in Marmi Antichi. Problemi d’impiego, di restauro e d’identificazione, Roma, p. 204.Maiuri, A. 1926, Ricognizione archeologica nell’isola di Ponza., in Bollettino d’Arte del Ministero della Pubblica Istruzione, p. 226.Venditti, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, p. 221, n. 352.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Santa Maria, villa, pavimento in opus sectile a modulo composito, in TESS – scheda 10511 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10511), 2011