Verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso, in località Sasso Grosso, nella città di Vacone, furono rinvenute alcune evidenze archeologiche pertinenti ad una villa articolata in pars rustica ed in pars urbana. Il settore residenziale è ubicato su di una piattaforma artificiale contraffortata da un muro in opera poligonale, visibile per oltre 10 m. Alcuni degli ambienti mantengono l’originaria pavimentazione costituita rispettivamente da un tessellato con composizione di quadrati adiacenti, un mosaico con inserti marmorei, un rivestimento musivo decorato da un reticolato di losanghe ed un quarto tessellato decorato con cerchi allacciati. La pars rustica, dedita alla produzione olearia, è costituita da un’area pavimentata in opera spicata, da una superficie circolare di spremitura e da due canalette di deflusso, realizzate in mattoncini, che confluiscono in una vasca più grande con al centro una più piccola che immetteva il liquido ottenuto dalla spremitura all’interno di un sottostante criptoportico semipogeo (a-b), dove veniva ultimata la produzione. Al di sopra del criptoportico è stato rinvenuto un tessellato decorato da un reticolato di linee dentate, gli scomparti caricati da diamanti. L’ambito cronologico della villa, mai esplorata sistematicamente, non è documentato (pianta località edificio tratta da www.googlemaps.it; pianta edificio tratta da Alvino 1999, fig. 1 p. 19).
Sasso Grosso, villa, tessellato con cerchi secanti Pavimento in tessellato definito da una fascia di tessere rosse a ordito di filari paralleli seguita da tre filari di tessere rosse in ordito diritto, da sei filari di tessere bianche alternati a sei filari di tessere nere. Il campo musivo è occupato da una composizione bicroma bianco-nera di cerchi secanti.
Sasso Grosso, villa, tessellato con reticolato di linee dentate Pavimento in tessellato bordato da una fascia nera racchiusa tra due linee doppie di tessere bianche e campito da un reticolato di linee bicrome bianco-nere dentate, gli scomparti in rosso di Cottanello caricati da diamanti bicromi bianchi e neri. Il mosaico è stato distaccato ed attualmente si conserva nei locali della Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio a Tivoli, presso il Santuario d’Ercole.
1: l’ambiente, attiguo al corridoio semi-ipogeo della villa, è rivestito da un tessellato decorato da una composizione di quadrati adiacenti. Non si possiedono ulteriori notizie circa la tipologia, la tecnica edilizia e la cronologia del vano.
Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: Anni Ottanta
Sasso Grosso, villa, tessellato con quadrati adiacenti
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato, campito in nero.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Alvino, G. 1995, Pavimenti musivi del territorio sabino., in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, p. 505.Alvino, G. 1999, in La valle del Tevere. Forum Novum e il suo territorio, Roma, p. 19, fig. 6.