
A A’: settore S occupato da un grande complesso di strutture probabilmente relative all’accesso della residenza. Tra gli ambienti conservati si segnala un vano coperto a volta pavimentato da un opus sectile marmoreo (I).
B B’: settore centrale della residenza dotato di aree aperte. Si conserva parte di un’esedra (28), due ambienti (26, 27), le cui planimetrie sono difficilmente leggibili a causa dell’erosione marina e due vani rispettivamente rettangolari e trapezoidali (29,30). Più a S si apre un corridoio (31) ed ulteriori ambienti e corridoi paralleli (32-38).
C C’: settore abitativo e termale della villa di cui è visibile un ambiente ad esedra (1), prospiciente sulla zona centrale mediante un corridoio (2). Ad O due ambienti (3,4) in opera reticolata con tracce di intonaco delimitano una gradinata (5) a S della quale si apre un grande ambiente (6) con tracce di pavimentazione. A S-O è ubicata una latrina (7) a cui seguono alcuni vani (8-11); in particolare, l’ambiente 11 conserva tracce del rivestimento pavimentale in lastre marmoree.
A S dell’ambiente 11 si apre un’ampia sala (12) probabilmente colonnata, con tracce dell’originaria pavimentazione marmorea, da cui si accede ad una discesa a mare (13) in parte coperta a volta. Al termine del percorso si apre una serie di ambienti riferibili ad un complesso termale. Gli ambienti 14 e 15 conservano tracce della decorazione pittorica e della pavimentazione in tessere musive; a S si aprono ulteriori vani (16-20), conservati in parte, con vasche rivestite in cocciopesto, seguiti da uno spazio semicircolare (21-22), da strutture irregolari (23) e da ambienti riscaldati (24). Sulla base della tecnica edilizia, costituita perlopiù da murature con cortine in opera reticolata con ammorsature in tufelli e/o in tegole, la villa, probabilmente di proprietà imperiale, viene generalmente datata in età augustea, con rifacimenti nell’ambito del primo secolo dell’impero (pianta località edificio tratta da De Rossi 1986, fig. 188 p. 130; pianta edificio tratta da idem, fig. 212 p. 141).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Pavimento a lastre marmoree.
Punta Eolo, ambiente 15, tessellato marmoreo
Mosaico a tessere di marmo.
Punta Eolo, villa, ambiente 12, lastricato marmoreo
Pavimento a lastre di marmo conservato soprattutto presso gli angoli dell’ambiente.
Punta Eolo, villa, ambiente 14, tessellato marmoreo
Pavimento in tessellato marmoreo.
Punta Eolo, villa, ambiente 6, lastricato marmoreo
Pavimento a lastre di marmo. Del pavimento si conservano in situ alcuni lacerti; le formelle misurano ca. cm 60x55x2,7.
Punta Eolo, villa, ambiente I, opus sectile marmoreo
Pavimento in opus sectile realizzato con formelle in "marmi africano in rosa, nero e bianco con venature nere". Non è noto lo schema compositivo del rivestimento. Attualmente il pavimento non è più visibile.

Lunghezza: 13 m – Larghezza: 9 m
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Pavimento a lastre di marmo. Del pavimento si conservano in situ alcuni lacerti; le formelle misurano ca. cm 60x55x2,7.
Data: non documentata
Punta Eolo, villa, ambiente 6, cementizio
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Cementizio a base fittile.
Non determinata
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10664