Le indagini archeologiche compiute dalla Soprintendenza del Piemonte nel centro di Asti hanno permesso di delineare almeno in parte l’impianto urbano dell’antica Hasta e, in particolare, di stabilire l’estensione dello spazio forense (cfr. planimetria, da BARELLO 2010, fig. 17 p. 21), individuato a partire dalla fine degli Anni ’90 lungo corso Alfieri (identificabile con il decumano massimo e coincidente con il prolungamento urbano della via Fulvia) nell’area del complesso di Sant’Anastasio (cfr. planimetria, da CROSETTO 2003, fig. p. 11). Sulla base dei dati acquisiti nelle più recenti campagne di scavo condotte nel Palazzo Roero di Settime e Mombarone (via Roero-piazza San Martino, vd. infra) e nel Palazzo Mazzetti di Frinco (corso Alfieri-via Giobert, vd. infra), si è quindi ricostruito il foro come un ampio spazio equivalente all’estensione di 4 isolati urbani, all’incrocio fra il cardo massimo (attuali via Roero – via Millavacca) e il decumano massimo (corso Alfieri), realizzato nel corso del I sec. d.C. (fra l’epoca augustea e quella giulio-claudia) in un’area almeno in parte occupata da edifici residenziali tardo-repubblicani.
Verso N la piazza forense terminava nel complesso del capitolium, testimoniato dai resti di un possente muro E-O; mentre verso S era chiusa da un edificio monumentale dotato di un ampio porticato di disimpegno, alle cui spalle si estendeva un decumano minore; lungo il lato E della piazza, invece, trovavano posto tabernae e cauponae. L’intera superficie della piazza doveva essere pavimentata in grandi lastre rettangolari di pietra, come attestano alcuni frammenti e numerose impronte rinvenuti nello scavo di Sant’Anastasio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Sebbene le indagini ancora non consentano una ricostruzione puntuale dell’impianto urbano di Hasta, è plausibile che esso fosse costituito da una maglia regolare di insulae quadrangolari regolari, di 70x70m. La piazza forense, che occupava lo spazio di quattro isolati, poteva estendersi, di conseguenza, su un’area quadrata di circa 140x140m.
Lunghezza: 140 m – Larghezza: 140 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1996-98; 2006-10 – Ente responsabile: SBAPMAE
Sant’Anastasio, foro, lastricato lapideo
Parte dell’ambiente: area scoperta Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
La piazza forense era pavimentata in grandi lastre rettangolari di pietra, spesse mediamente 12cm, larghe 60-90cm e di lunghezza variabile. Le lastre erano allettate con un sottile deposito di limo verdastro su una preparazione in argilla e fermate da piccole scaglie lapidee. Gli scavi hanno individuato tracce di pavimentazione (frammenti di lastre e impronte) su un’area di circa 180mq in corrispondenza del complesso di Sant’Anastasio. Nessuna traccia proviene invece dall’area E (Palazzo Mazzetti di Frinco), probabilmente a causa delle successive trasformazioni dell’impianto urbano (MAFFEIS, PISTAN 2010, I rinvenimenti di epoca romana, in "Souvenir m’en doit. Dal foro romano ai marchesi Mazzetti", p. 26). Foto da CROSETTO 1999, tav. LXI/a.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure Lunghezza: 140 m; Larghezza: 140 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: strato di argilla
Specifiche tecniche Lunghezza: 140 m – Larghezza: 140 m Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo non marmoreo)
Referenza fotografica: da CROSETTO 1999, tav. LXIa
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: situ (Asti, Sant’Anastasio – cripta e museo archeologico) I resti del foro sono in parte visibili nell’area archeologica di Sant’Anastasio, oggi sede del Museo Lapidario: nella cripta della chiesa medievale sono visibili stratigraficamente le fasi di vita del complesso, a partire dall’epoca romana.
Asti, Sant’Anastasio – cripta e museo archeologico (Riferimento: SBAPMAE) Corso Alfieri 365/a – Asti
Barello, F./ Bessone, E./ Maffeis, L. 2011, Luoghi pubblici di Hasta: notizie dagli scavi in corso., in I complessi forensi della Cisalpina romana. Nuovi dati. Atti del Convegno di Studi, Pavia, 12-13 marzo 2009, Firenze, p. 63, nota 26.Barello, F. 2010, L’area centrale di Hasta., in Souvenir m’en doit. Dal foro romano ai marchesi Mazzetti. Guida alla Mostra. Asti, Palazzo Mazzetti di Frinco, settembre 2010-aprile 2011, Roma, p. 23.Crosetto, A. 1999, Asti, corso Alfieri. Area archeologica di S. Anastasio., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 190, tav. LXIa.Crosetto, A. 2003, Il foro romano, in Museo di Sant’Anastasio. L’area archeologica, Asti, p. 10.Crosetto, A. 2004, Dal foro di Hasta alla chiesa romanica. Indagini archeologiche 1996-1997., in Sant’Anastasio dalla cripta al museo. Atti del Convegno di Studi Storici, Archeologici e Storico-Artistici, Asti, 15-16 maggio 1999, Asti, pp. 109-110.Zanda, E. 1999, Asti: per una storia urbanistica della città., in La forma della città e del territorio. Atti dell’Incontro di studio, S. Maria Capua Vetere, 27-28 novembre 1998, Roma, p. 210.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca