scheda

edificio pubblico

Recenti indagini archeologiche condotte nei vani cantinati di Palazzo Mazzetti di Frinco, in corso Alfieri 357 (cfr. ubicazione, da BARELLO 2010, fig. 17 p. 21: in rosso), hanno permesso di individuare alcune strutture pertinenti al settore E della piazza forense della città romana di Hasta. Lo scavo, fortemente limitato dalla presenza del palazzo e di una torre tardomedievale (torre Garetti), ha portato alla luce i resti di condutture fognarie e di un grande edificio NS nel settore O, in corrispondenza del lato orientale del foro, e i resti di una serie di ambienti, forse tabernae o cauponae (vd. infra) affacciate sul decumano massimo (corso Alfieri), nel settore E, in prossimità di un cardo minore che separava l’area forense da isolati a destinazione residenziale (cfr. planimetria resti, da MAFFEIS, PISTAN 2010 fig. 21 p. 25). La documentazione di scavo è ancora in fase di studio: i materiali ceramici, tuttavia, sembrano testimoniare un precoce abbandono delle strutture fra II e III sec. d.C. Del grande complesso, forse un edificio pubblico affacciato sul lato E della piazza forense, si conservano alcune porzioni di due muri, conservati a livello di fondazione e ricostruibili principalmente dall’ingombro delle fosse di spoliazione, che mostrano un’articolazione in lesene interne ed esterne: il primo è un poderoso muro NS, largo 1.50m, intercettato lungo corso Alfieri in prossimità forse di un ingresso affacciato sul decumano massimo; il secondo è un muro EO perpendicolare al precedente, rinvenuto presso il limite N dello scavo. In prossimità dell’angolo formato dalle due strutture murarie dovevano aprirsi una serie di ambienti, di cui si conservano “lembi di cocciopesto”, e un settore pavimentato in ciottoli. I piani pavimentali si trovano a una quota di 0.50m superiore rispetto al settore più a O, dove verosimilmente si estendeva il lastricato del foro (vd. infra), spoliato nel corso dei secoli (oggi sono visibili solo i resti dei canali di scolo e delle condutture fognarie).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

AMBIENTE: non determinato

Al momento non è possibile stabilire il numero e la disposizione dei vani interni al grande edificio. In letteratura vengono menzionati genericamente lacerti di pavimentazioni in "cocciopesto", associati ai poderosi resti murari realizzati in ciottoli legati da malta ed elevato in mattoni rettangolari. In questa sede se ne inserisce uno a titolo esemplificativo.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Palazzo Mazzetti, grande edificio, cementizio fittile

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Definito "cocciopesto", il rivestimento pavimentale di almeno uno dei vani interni al grande edificio è identificabile come cementizio a base fittile.