schedaRegio XII, tessellato bicromo con decorazione geometrica Roma ( RM) Nell’ambito dei lavori per la sistemazione della Passeggiata Archeologica, lo sterro effettuato nel 1914 per conto dell’ "Ufficio della zona monumentale", al fine di costruire un sottopassaggio "per congiungere le due aree recinte da cancellate" lungo Via di Porta San Sebastiano mise in luce, a m 2,45 dal piano stradale e precisamente "sul confine dell’area delle Terme di Caracalla con la Via di Porta San Sebastiano", murature in laterizio. Il riferimento riguarda, nello specifico, "un muro dello spessore di m 1,05 avente la direzione da nord-ovest a sud-est, in cui rimaneva una nicchia quasi semicircolare larga m 1,47 e profonda m 0,60. A sud-est della nicchia medesima il muro formava angolo retto con un altro di m 0,45 di spessore, orientato da nord -est a sud-ovest". Alla profondità di m 3,15 si rinvenne, inoltre, un "avanzo di pavimento in mosaico a grossi tasselli bianchi nei quali sono inseriti dei tasselli neri, disposti irregolarmente in file distanti circa m 0,20 l’una dall’altra. Adiacente al tessellato era, inoltre, un pilastro – descritto piuttosto come un "grosso parallelepipedo" (lungo m 1,55 e largo m 1,10) in travertino rivestito con lastre di marmo. Nel prosieguo delle indagini per la costruzione dell’altra metà del sottopassaggio si intercettarono altre stutture riferibili, con ogni probabilità al medesimo edificio: un muro (parallelo al precedente e distante da esso m 6,90) di m 0,60 di spessore che limita – a m 2,50 dal piano – a nord-est un vano "formato da una parete che ha una nicchia semicricolare". Sebbene l’esiguità dei resti conservati e l’assenza di elementi caratterizzanti non consentano di indicare senza ombra di dubbio l’originaria destinazione d’uso della costruzione, la menzione del rinvenimento di tre iscrizioni chiaramente funerarie sembra indiziare la natura funeraria stessa dell’ edificio. Mancano, inoltre, elementi che permettano di chiarirne indiscutibilmente la cronologia; la tecnica muraria impiegata suggerisce, comunque, una datazione – non meglio precisabile – in età imperiale (Mancini 1914; Avetta 1985). Non esiste documentazione grafica e fotografica dei rinvenimenti.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici La sintetica comunicazione dello scavo non consente di precisare nulla riguardo all’ambiente che conteneva il pavimento musivo, rinvenuto a m 3,15 dal piano di calpestio. Di esso, come di tutto lo scavo non esiste documentazione grafica e fotografica.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1914 Regio XII, tessellato bicromo con decorazione geometrica Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Il tessellato prevede un punteggiato irregolare di "grosse" tessere nere su fondo bianco. Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato Dimensioni Generiche Tessere: grandi Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ
Mancini, G. 1914, Roma. Nuove scoperte nella città e nel suburbio., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Milano, pp. 94 e 169..
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Manetta, Consuelo | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo, Regio XII, tessellato bicromo con decorazione geometrica, in TESS – scheda 10792 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10792), 2011INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10792
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