A ca. 1 miglio e mezzo da Montebuono, in località S. Donato, si conserva una cisterna sotterranea a due navate e volte a tutto sesto, con archi divisori, conosciuta come i grottoni di S. Donato (m 40×4,50). Lungo le pareti con cortine in laterizio sono leggibili tracce della foderatura in cementizio idraulico. Al di sopra della cisterna si installò la chiesa di S. Donato, presso cui sono visibili avanzi di murature in opera reticolata e pavimenti a commessi laterizi a spina di pesce. Non è nota la tipologia dell’edificio né tantomeno la sua collocazione cronologica (pianta località edificio da www.googlemaps.it).
Dell’ambiente si conservano le cortine murarie esterne in opera reticolata e la pavimentazione, costituita da commessi laterizi a spina di pesce. Il pavimento servi anche alla chiesetta di S. Donato, impiantatasi sulle strutture, attualmente scomparsa.
Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
S. Donato, pavimento in opera spicata
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Pavimento a commessi laterizi a spina di pesce. Il pavimento servi anche alla chiesetta di S. Donato, impiantatasi sulle strutture, che non si è conservata. Attualmente il pavimento non è visibile.
Alvino, G. 2007, Le evidenze archeologiche del territorio., in Montebuono e il suo territorio. Storia, architettura e restauri. Inizia la ricerca, Roma, p. 42, fig. 7 p. 43.Guattani, G.A. 1827-1830, in Monumenti sabini, Roma, p. 124.Rieti territorio 1976, in Rieti e il suo territorio, Milano, p. 89.Sternini, M. 2004, in La romanizzazione della Sabina tiberina, Bari, p. 103, fig. III.52 p. 104.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, S. Donato, pavimento in opera spicata, in TESS – scheda 10845 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10845), 2012