Fra il 1983 e il 1992 vennero compiute alcune campagne di scavo nella frazione Villa del Foro di Alessandria, identificata con l’antica Forum Fulvii, importante centro romano ubicato lungo la via Fulvia. All’angolo fra via della Rocca e via Goglini (cfr. ubicazione, da Google Earth: in rosso) si intercettarono i resti di un edificio residenziale, confinante a O con una strada NS ortogonale al tratto urbano della via Fulvia (attuale via Maestra). La domus, appartenente alla fase più recente di occupazione dell’area (età flavia), si sovrappone a strutture di età tardo-repubblicana con medesimo orientamento, completamente spoliate, e rimane in vita sino all’inizio del III sec. d.C. Il suo impianto, scavato solo parzialmente, era articolato attorno a un cortile porticato a pianta rettangolare, attraversato da un condotto di scarico diretto a SO (cfr. planimetria resti, da FINOCCHI 1989, fig. 3): sul lato E del cortile si aprivano alcuni ambienti dotati di ipocausto e pavimentati in tessellato bicromo geometrico, pertinenti a un’installazione termale (FINOCCHI 1989, pp. 63-71), mentre sul lato N, sotto il sedime di via della Rocca, doveva trovare posto un impianto artigianale (ZANDA 1993, p. 206).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Villa del Foro, via della Rocca, calidario A, tessellato bicromo Il pavimento era costituito da un tessellato bicromo a stelle di 8 losanghe, parzialmente ricostruibile grazie ad alcuni lacerti rinvenuti nei livelli di riempimento del vano (dia 14856-14861), accuratamente restaurati. Recentemente due ampi lacerti, accompagnati dalla didascalia “Due frammenti di mosaico pavimentale con decorazione geometrica bianca e nera da un ambiente riscaldato ad ipocausto della domus di via della Rocca, I-II sec. d.C.”, sono stati portati dall’Antiquarium di Villa del Foro ai magazzini del Museo di Antichità di Torino: sembra probabile che entrambi (fr. 1, campo; fr. 2, bordo) appartengano al medesimo pavimento del vano A (ipocausto), sebbene l’irregolarità della tessitura del bordo (fr. 2) richiami la descrizione della Finocchi relativa al mosaico del vano D (nel fr. 2 non risulta però la “fila di losanghe nere” ricordata dalla Studiosa, cfr. FINOCCHI 1989, p. 66). In questa sede si considerano pertinenti al tessellato che ornava il grande calidario A. Foto da PESCE 2006, fig. p. 28.
Vano D: affacciato sul lato E del cortile porticato, l’ambiente è definito solo da una porzione della cornice in tessellato che rivestiva il pavimento. Saggi di scavo effettuati a fianco del mosaico hanno individuato il sottofondo di preparazione in conglomerato, poggiante su uno strato di terra mista a detriti di demolizione, fra cui si riconoscono numerosi elementi cilindrici di suspensurae; al di sotto di questo strato di riporto, la stratigrafia ha restituito materiali databili dalla metà del I sec. a.C. al II sec. d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1988 – Ente responsabile: SBAPMAE
Villa del Foro, via della Rocca, vano D, tessellato bicromo
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: bicromo
Il lacerto pavimentale conservato è costituito da una porzione del bordo esterno di un tessellato con “balza di tessere bianche oblique e cornice e fila di losanghe in tessere nere”, che per le dimensioni delle tessere (non specificate) e la loro irregolarità viene datato al III sec. d.C. (FINOCCHI 1989, p. 66) o all’epoca flavia.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: conglomerato
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: non documentato La ricerca d’archivio non ha consentito di trovare informazioni sul rivestimento: nei depositi del Museo di Antichità di Torino si conservano 2 frammenti pertinenti al tessellato di un "grande ambiente con ipocausto", identificato però con il vano A (vd. infra).
Finocchi, S. 1988, Alessandria, fraz. Villa del Foro. Abitato di Forum Fulvii., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 48.Finocchi, S. 1989, Forum Fulvii. Primo contributo della ricerca archeologica alla conoscenza figurativa e storica della città romana., in Antichità e arte nell’alessandrino. Alessandria, 15-16 ottobre 1988. Atti del convegno., Torino, pp. 65-66.Zanda, E. 1993, Alessandria, fraz. Villa del Foro. Abitato romano di Forum Fulvii., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 206.Zanda, E. 1998, Forum Fulvii – Valentia: dati storici e archeologici, in Optima Via, Atti del Convegno internazionale di studi “Postumia. Storia e archeologia di una grande strada romana alle radici dell’Europa” (Cremona, 13-15 giugno 1996), p. 95.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Contardi, Simona/Da Pieve, Paola, Villa del Foro, via della Rocca, vano D, tessellato bicromo, in TESS – scheda 10905 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10905), 2012