schedaRegio III, S. Clemente, area, pavimento a commessi laterizi Roma ( RM) Edificio a carattere industriale rinvenuto sotto la basilica di San Clemente, nel settore E, durante gli scavi avviati tra il 1857-1871 e, a varie riprese, dal 1912 al 1970. I dati a disposizione per la ricostruzione e la determinazione funzionale dell’edificio sono scarsi. A pianta rettangolare, impostato su un grande muro in opera quadrata di tufo, era costituito da una serie di celle in opera mista coperte da volte a botte e non intercomunicanti che si allineavano attorno ad un cortile centrale verso il quale si aprivano. Varie le ipotesi sulla funzione del complesso edilizio tra le quali è prevalsa quella di un edificio semipubblico a carattere utilitario, un horreum, forse collegato con la vicina Moneta (Guidobaldi 1992, p. 65: “solo se si ammette che ne costituiva una parte”) oppure, con maggiore verosimiglianza, con la vicina domus di età flavia (v. scheda, San Clemente-domus).
In base alla tecnica edilizia è possibile proporre un inquadramento cronologico del complesso horreario sotto i Flavi, probabilmente all’epoca di Domiziano, che è l’autore della sistemazione urbanistica della zona dei Ludi (Guidobaldi 1992, p. 68). Un rifacimento del complesso edilizio, dovuto ad una importante mutamento strutturale, è inquadrabile in età Severiana, quando fu innalzato il piano pavimentale di circa cm 70 e rivestito con commessi laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum); in tale occasione, inoltre, le pareti delle celle vennero rivestite da uno spesso strato di signino fino all’imposta delle volte. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’edificio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici Ambiente dell’horreum del quale non sono note le dimensioni. Era pertinente al rifacimento dell’età Severiana, quando fu innalzato il piano pavimentale di circa cm 70 e rivestito con commessi laterizi (opus spicatum); in tale occasione, inoltre, le pareti delle celle vennero rivestite da uno spesso strato di signino fino all’imposta delle volte. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica dell’ambiente e della relativa pavimentazione.Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1857-1871 Regio III, S. Clemente, area, pavimento a commessi laterizi Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo Pavimento a commessi laterizi (opus spicatum), del quale non sono note le dimensioni. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica del pavimento. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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* a "spina di pesce" (opus spicatum) | | |
Guidobaldi, F. 1992, in San Clemente. Gli edifici romani, la basilica paleocristiana e le fasi altomedievali, Roma, p. 68.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio III, S. Clemente, area, pavimento a commessi laterizi, in TESS – scheda 10943 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10943), 2012INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10943
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