scheda

Domus delle Fontane, ripostiglio 32, cementizio a base fittile
Brescia – Brescia ( BS )


Edificio a destinazione residenziale, denominato Domus delle Fontane. La casa era ubicata nei quartieri nord-orientali di Brixia, a N del decumano massimo e ad E del cardine individuato all’interno del monastero, probabilmente il più estremo verso E, in prossimità del tratto E delle mura urbiche. L’abitazione e’ datata complessivamente tra la fine del I sec. a.C. e il III sec. d.C. (cronologia aperta).
FASE I (fine del I sec. a.C.-fine del I sec.d.C.): l’accesso alla domus avveniva tramite il vano d’ingresso 1, un corridoio lastricato in pietra, che conduceva sotto il portico della corte 2, anch’essa lastricata sia sotto il portico sia nell’area scoperta, nel cui angolo SE era un bacino in pietra (a). Sul lato N della corte si affacciano affiancati, ma non comunicanti tra loro, i vani di soggiorno 3, 4 e 5, pavimentati in cementizio, mentre verso O chiudono la corte gli ambienti 6 e 7, quest’ultimo in comunicazione diretta con l’ingresso 1. Verso la strada sorgevano molto probabilmente altri vani, che sono tuttavia andati distrutti. L’angolo SE dell’abitazione è formato da un gruppo di ambienti: 8 funge da disimpegno verso 9 ad O, a sua volta comunicante con 10 (dotato di intercapedine A), e verso 11 e 12 verso E; da quest’ultimo, pavimentato in grandi tessere bianche e nere è inoltre possibile uscire in una zona scoperta, tenuta forse a giardino, retrostante l’abitazione (25). Il corridoio 13, in tessellato bianco, con una fascia perimetrale nera con andamento in salita, collega questa zona della domus ad altri vani a N; su di esso, tramite due colonne, si apriva l’ampio ambiente 14. Ad O del corridoio 13 sono tre vani, raccordati da scale, dal vano di passaggio 15 si accede a 16 (in tessellato bianco e nero) e 17, due ambienti di soggiorno che forse potevano essere destinati anche a stanze da letto. Il passaggio di ridotte dimensioni 18, consentiva l’accessso al vano di rappresentanza 19, su cui si affacciano i due piccoli depositi 20 e 21 (quest’ultimo con pavimento su pilastrini B), al piccolo vano 22, pavimentato in cementizio forse un sacello, ed infine all’ampio ambiente 23 di funzione incerta, collegato con il vano caldaia 24. Sul lato orientale si apre uno spazio verde, forse con funzione di hortus e di viridarium (25).
FASE II ( sec. d.C.): verso O il vano 7 viene suddiviso nei nuovi ambienti 26 e 27, mentre il portico della corte viene parzialmente tamponato per ricavare il vano 28, pavimentato in cementizio con pseudoemblema in sectile. Tre nuovi ambienti, insieme ai retrostanti 5 e 6, vengono collegati a formare una sorta di appartamento autonomo, perché accessibile direttamente dall’ingresso 1, senza passare dalla corte 2. Sul lato N della corte, dall’unione dei vani 3 e 4 viene creato l’ampio vano di ricevimento 29, pavimentato in cementizio. Tra i vani E della domus, viene pavimentato con un tessellato policromo il vano 11; vengono infine dotati di infrastrutture idrauliche il vano 29 (fontana e), il vano 11 (fontana d) e il vano 30 (fontana monumentale g) ricavato dalla suddivisione del vano 14; dal vecchio vano 14 si ricava inoltre il corridoio 31. FASE III (III sec. d.C.): nella corte viene ricavato il piccolo vano 32, il vano 6 viene suddiviso nei due piccoli ambienti 33 e 34 e tutti gli ambienti O vengono probabilmente separati dal resto dell’abitazione; vengono inoltre dotati di tessellato policromo i vani 9, 18 e 19 quest’ultimo anche fornito di intercapedine parietale C, mentre il 20 riceve una pavimentazione in cotto.
Piano superiore FASE I-III: non se ne conosce l’articolazione. La sua esistenza è indicata dal rinvenimento in stato di crollo del pavimento in tessellato di un vano del piano superiore, in corrispondenza dell’ambiente 27 (mappa tratta da Atria Longa).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus delle Fontane, ambiente 24, pavimento a commessi laterizi
Rivestimento costituito da commessi laterizi a mattoncini rettangolari.

Domus delle Fontane, ambiente 29, cementizio
Rivestimento (corrispondente el pavimento dei vani 3 e 4 della FASE I) in cementizio a base litica, senza inserti, di colore bianco.

Domus delle Fontane, corridoio 12, tessellato in grandi tessere
Il rivestimento in tessellato è costituito da grandi tessere bianche e nere, disposte casualmente. Il passaggio all’esterno era marcato da una soglia in pietra. Una grande lacuna interessa la porzione occidentale del pavimento.

Domus delle Fontane, corridoio 13, tessellato bianco con fascia nera
Rivestimento in tessellato bianco e nero. Il bordo è costituito da una fascia di tessere bianche, seguita da una fascia di tessere nere, mentre il campo è monocromo bianco.

Domus delle Fontane, corridoio 15, cementizio con inserti fittili.
Il rivestimento è costituito da un cementizio a base litica, di colore bianco, con inserti fittili.

Domus delle Fontane, corte 1, vasca a
Vasca rivestita in lastre di calcare bianco.

Domus delle Fontane, corte 2, lastricato
Rivestimento costituito da lastre di calcare bianco.

Domus delle Fontane, dispensa 20, cementizio
Rivestimento in cementizio a base litica, in cui e’ inserito un frammento di lastra marmorea.

Domus delle Fontane, ingresso 1, lastricato
Rivestimento in lastre di calcare bianco.

Domus delle Fontane, sala 19, tessellato policromo
Il rivestimento è costituito da un tessellato policromo con decorazione geometrica e figurata, articolato in quattro unità decorative: la parte centrale è decorata da un reticolo di stelle di otto losanghe; una fascia partizionale raffigurante un tralcio di vite, posta tra le due colonne, separa il tappeto centrale dalla zona nord, decorata da un composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti. La zona più stretta della stanza, a sud, presenta invece una composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppie T, caricati da losanghe, riquadrata da un bordo a girali d’edera.

Domus delle Fontane, triclinio 28, cementizio con emblema in sectile
Cementizio a base litica di colore bianco, con inserti di calcare bianco, nero, grigio e laterizio. L’emblema centrale e’ bordato da una fascia di scaglie nere, è decorato da formelle a modulo quadrato con "girandola" inscritta, in lastrine di marmo bianco e nero e bordato da listelli di cipollino. In antico è stata risarcita una grande lacuna inserendo una lastra di pavonazzetto e grandi tessere bianche e nere, disposte a scacchiera. Lo pseudoemblema è stato restaurato in antico e, successivamente, tagliato dalla costruzione di un pozzo di epoca altomedievale.

Domus delle Fontane, vano 11, tessellato policromo con brocca
Rivestimento in tessellato policromo, decorato da un reticolato di stelle di otto losanghe, tangenti per due sommità, disegnato e riquadrato da linee doppie nere. I triangoli di risulta sono ribattuti da triangoli rosa, caricati da triangoli, alternativamente bianchi e neri. Il campo è bordato da un’ampia fascia di tessere nere e da una treccia a calice policroma su fondo nero. Uno dei quadrati conservati è caricato dalla raffigurazione di una brocca color rame, rappresentata realisticamente.

Domus delle Fontane, vano 16, tessellato con scacchiera
Tessellato bianco e nero a decoro geometrico. Il campo è decorato da una composizione a scacchiera, in cui gli scacchi sono caricati da tre quadrati iscritti diagonalmente l’uno nell’altro. Il bordo è decorato da un’ampia fascia di tessere nere, una fascia di quattro file di tessere bianche e una linea a scacchiera.

Domus delle Fontane, vano 17, cementizio a base litica, con inserti litici
Rivestimento costituito da un cementizio a base litica, con inserti litici neri e grigi.

Domus delle Fontane, vano 18, tessellato policromo con kantharos
Il rivestimento è costituito da un tessellato bianco con, al centro, uno pseudoemblema raffigurante un cratere colmo di vino, su fondo bianco. Lo pseudoemblema, orientato verso il corridoio 13, è riquadrato da due fasce di quattro file di tessere in colori contrastanti e da un bordo con una treccia a tre capi policroma, su fondo nero.

Domus delle Fontane, vano 22, cementizio
Rivestimento costituito da un cementizio a base litica, senza inserti.

Domus delle Fontane, vano 23, cementizio
rivestimento in cementizio a base litica, con inserti litici bianchi.

Domus delle Fontane, vano 26, cementizio
Rivestimento in cementizio a base litica di colore bianco, con inserti in laterizio, calcare bianco e nero e frammenti di lastrine marmoree policrome.

Domus delle Fontane, vano 27, cementizio con lastrine marmoree
Il rivestimento è costituito da un cementizio a base litica di colore bianco, con inserti di scaglie fittili e lastrine frammentarie di marmi policromi.

Domus delle Fontane, vano 27, secondo piano, tessellato bianco
Rivestimento in tessellato bianco, rinvenuto negli strati di crollo del secondo piano, in corrispondenza con l’ambiente 27.

Domus delle Fontane, vano 34, cementizio con inserti
Rivestimento in cementizio a base litica, con inserti in calcare bianco e nero e frammenti di lastrine marmoree policrome.

Domus delle Fontane, vano 5, cementizio bianco con scaglie
Rivestiemento in cementizio a base litica bianco, con inserti in laterizio e e calcare bianco e nero.

Domus delle Fontane, vano 9, tessellato policromo con le stagioni
Rivestimento in tessellato policromo. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni stellati, tangenti per due sommità, generata e riquadrata da una fila doppia di tessere nere. Il bordo è decorato da un’ampia fascia di tessere nere, punteggiata da crocette bianche, seguita da una cornice policroma a mendro di svastiche, compresa tra due fasce di tessere bianche e da una treccia a due capi. Gli ottagoni erano caricati da quattro protomi femminili, personificazione delle Quattro Stagioni. Si conserva parte del volto identificabile conl’Estate.

Domus delle Fontane, vano di passaggio 8, cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile, con inserti di laterizio e calcare.


Vano 32: piccolo ripostiglio, ricavato, nel corso della FASE III, chiudendo con una tramezza, una piccola porzione della corte scoperta 2, a ridosso delal parete confinante con l’ambiente 28. Il pavimento e’ realizzato in cementizio a base fittile senza inserti.

Lunghezza: 2 m – Larghezza: 1 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2001 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia

Domus delle Fontane, ripostiglio 32, cementizio a base fittile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento in cementizio a base fittile senza inserti.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Misure
Lunghezza: 2 m; Larghezza: 1 m;

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)

 
 

Referenza fotografica: Foto di Cristina Boschetti.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Area archeologica di S. Giulia, Domus dell’Ortaglia)

Area archeologica di S. Giulia (Riferimento: Morandini, F.) via Musei, 81b – Brescia

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Domus delle Fontane, ripostiglio 32, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 11106 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11106), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11106


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