Vasto complesso edilizio con diverse fasi costruttive, solo in parte indagato, rimesso in luce nel 1930 al disotto dell’attuale via del Teatro Marcello ("avanti al Teatro di Marcello, nello spazio compreso tra l’asse della via Montanara e il piede della rupe Capitolina, dall’angolo che questa via formava da Tor de’ Specchi alla salita di Monte Caprino") per l’isolamento del Campidoglio e l’apertura della via del Mare (CAR, V E Campidoglio; MUNOZ, COLINI 1930, pp. 68-76; COLINI 1998, pp. 138-139, 155-161, 165, tavv. V, VIII). La parte più consistente degli edifici, sui lati N ed E, comprendeva una sala con pavimento a mosaico aperta su una sorta di cortile ed affiancata da un secondo ambiente con parete di fondo decorata da tre nicchie. Un secondo corpo di fabbrica, obliquo rispetto al primo, con vani coperti da volte a crociera, includeva anche un grande ambiente, di cui fu scavato solo un tratto della parete occidentale, su cui si aprivano due ampie nicchie ad arco. Durante lo scavo fu accertata la presenza di un piano superiore, impostato sui resti della volta, e la successione di almeno tre fasi edilizie, di cui la più antica databile ad età adrianea. Un secondo intervento di età severiana è documentato dalla trasformazione in cisterna di uno dei vani e dal rifacimento della decorazione di una delle nicchie del grande ambiente. Quest’ultima, nella seconda metà del IV secolo, fu trasformata in ninfeo tramite l’aggiunta – sulla fronte – di una vasca in opera listata e nicchie inquadrate da colonnine nella parte anteriore della parete di fondo. Il ninfeo fu inoltre decorato con un affresco raffigurante il mito di Perseo ed Andromeda (COLINI, A.M., in RendPontAcc, LIII-LIV, 1980-81/1981-82, pp. 3-26; SALVETTI, C., in Romana Pictura 1998, pp. 292-293, con bibl. prec.). L’edificio, tuttora sostanzialmente inedito (cfr. CHINI, P., in Forma Urbis, I, 1999, pp. 18-23), comprendeva anche un settore termale, elemento che determinò in un primo momento la sua interpretazione come lussuosa dimora privata (MUNOZ-COLINI 1930, accolta da BLAKE 1936), anche se ipotesi più recenti non escludono un’identificazione come edificio pubblico (SALVETTI 1998, CHINI 2007). Del complesso è attualmente ispezionabile soltanto uno degli ambienti, accessibile da una botola su via del Teatro di Marcello. La pianta edificio è uno stralcio del rilievo di L. Giammiti, eseguito nell’ottobre 1930 e pubblicato come tavola fuori testo nel volume di MUNOZ-COLINI 1930.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Vasta aula a pianta rettangolare, originariamente coperta con volte a crociera, articolata sul lato sud-est con una doppia nicchia. Le pareti, in opera laterizia, sono rivestite nella parte inferiore da uno spesso strato di intonaco dipinto di colore rosso violaceo; il registro superiore mostra invece una decorazione a schema geometrico in stile lineare rosso e verde, databile all’epoca severiana (fine II-inizi III sec. d.C.). Coerente con il rivestimento parietale è il pavimento in tessellato bianco nero con decorazione a motivi geometrici.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1930
Regio VIII, Via del Teatro di Marcello, insula, tessellato bicromo geometrico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Pavimento in tessellato bicromo con decorazione a motivi geometrici (composizione di sinusoidi opposte e tangenti, composte da semicerchi tangenti e contrapposti, in colori contrastanti), bordato da un’ampia fascia in tessellato in ordito rettilineo di tessere nere (DM 105a). Il motivo rappresenta una variante di DM 249a e costituisce la riproposizione, iterata sull’intera superficie del campo, del motivo DM 48c.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 48c – coppia di sinusoidi opposte e tangenti composte da semicerchi tangenti e contrapposti, in colore contrastante, formanti una fila di esagoni allungati e sdraiati, con quattro lati concavi
Blake, M.E. 1936, Roman Mosaics of the Second Century in Italy, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 79.Chini, P./ Grandi, M. 2005, Osservazioni sul repertorio del mosaico bianco nero del II-III secolo a Roma, in La Mosaique Grèco-Romaine IX. Actes du Colloque International pour l’Etude de la Mosaique Antique (Rome, 5-10 novembre 2001), Roma, p. 61.Chini, P. 2007, I graffiti nella domus di via San Domenico e nel balneum di via del Teatro di Marcello, in XII Congressus Internationalis Epigraphiae Graecae et Latinae: Provinciae Imperii Romani Inscriptionibus descriptae, Barcelona, 3-8 Septembris 2002, Barcelona, pp. 283-285, figg. 6, 8.Munoz, A./ Colini, A.M. 1930, Campidoglio, in Campidoglio, Roma, pp. 65-66, tav. LXXXVIII, f.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio VIII, Via del Teatro di Marcello, insula, tessellato bicromo geometrico, in TESS – scheda 11249 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11249), 2012