Gli scavi eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento fra il 1989 ed il 1990 sul pianoro ad ovest del Monte Pagliaro (foglio 1, particelle 24-25-26) hanno consentito l’individuazione di una vasta area archeologica, messa in luce per un tratto di m 20×28, identificata con il sito medievale di Sant’Eleuterio sorto a sua volta sull’abitato romano di Aequum Tuticum. Sono state individuate strutture d’età medievale sovrapposte, in corrispondenza del settore occidentale dell’area scavata, ad un edificio d’età tardo-antica. Dell’edificio si conservano due muri (us 128 e 129) con andamento sud-est/nord-ovest e sud-ovest/ nord-est realizzati in blocchi di pietra calcarea di dimensioni irregolari. L’ambiente è pavimentato con un rivestimento in tessellato policromo parzialmente conservato. L’edificio d’età tardo-antica si sovrappone a sua volta ad alcuni ambienti d’età romana (C ed H) datati al II secolo d.C. e rimasti in uso sino al IV, periodo in cui un violento sisma, variamente datato al 340 o al 370 d.C., ne determina la distruzione. (La pianta dell’edificio è una rielaborazione tratta da PESCATORI 2005, p. 285, fig. 1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Ambiente delimitato da due muri (128 e 129) realizzati in blocchi di pietra calcarea squadrate di dimensioni abbastanza regolari. Il muro 128 ha un andamento nord-ovest/sud-est, mentre il 129 ha un andamento sud-ovest/nord-est. L’ambiente è pavimentato con un rivestimento in tessellato policromo, parzialmente conservato. Lo scavo ha evidenziato, in associazione all’ambiente, frammenti di ceramica africana D ed altre classi ceramiche quali ceramica comune dipinta o con motivi incisi e ceramica ingobbiata. (La pianta dell’edificio è una rielaborazione tratta da PESCATORI 2005, p. 285, fig. 1).
Lunghezza: 4.64 m – Larghezza: 2.10 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1989/00/00-1990/00/00 – Ente responsabile: SBA-SA
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Tessellato policromo decorato da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti delineati, formanti quadrati. Il tessellato è a fondo bianco con figure realizzate in tessere nere. Gli ottagoni sono ornati da fioroni unitari di quattro elementi non contigui, ad "hederae" con la punta rivolta al centro (qui attorno ad un punto). I fioroni sono profilati in tessere nere e campiti da tessere gialle. I quadrati sono ornati da cerchi in tessere gialle. Il centro del pavimento era decorato da uno pseudoemblema quadrato campito da una composizione di linee spezzate policrome, bordato da tre cornici ornate, dall’interno verso l’esterno, da onde correnti a giro multiplo, da fila di semicerchi intersecantisi e tangenti, formanti una fila di ogive e di squame adiacenti, in colori contrastanti e da onde sfumate. Del bordo rimane un tratto in tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito dritto ed una linea doppia nera. Un tratto del bordo presenta tessere di dimensioni maggiori e con orientamento diverso, forse pertinenti ad un restauro eseguito in antico. Il pavimento è fortemente compromesso da vaste lacune superficiali e da un’ampia frattura centrale in senso nord/sud.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: area archeologica (Aequum Tuticum – Sant’Eleuterio) Il pavimento è attualmente ricoperto. Condizione giuridica: proprietà Stato
Pescatori, G. 2005, Città e centri demicidell’Hirpinia: Abellinum, Aeclanum, Aequum Tuticum, Compsa, in Le citta campane fra tarda Antichità e alto Medioevo, Salerno, pp. 283-288, figg. 2-3.