
I FASE (I a.C.- I d.C.): appartengono a questa fase il portico colonnato 1 in opus testaceum, a cui si accedeva dall’ ingresso 2, il torcularium suddiviso in due settori (3-4), l’ ambiente 5 con tracce di un focolare, il vano 6 con grande lacus per il vino (successivamente obliterato dalla cella vinaria, che poteva contenere fino a 50 dolia, di cui attualmente se ne conservano 22 disposti su due file), con una vasca rettangolare per l’olio con rivestimento a commessi laterizi disposti a spina di pesce, e tre ambienti affiancati dell’ala residenziale (vani 7-9), pavimentati in cementizio a base fittile. Resti di pavimentazione in cementizio (vano 10) sono stati rinvenuti anche dietro l’abside della chiesa. In data non meglio precisabile la villa subì ingenti danni causati dall’esondazione del Trigno.
II FASE (II-III d.C.): è il momento di maggior fioritura della villa. Nella pars rustica ci fu probabilmente solo una riorganizzazione delle attività agricole. Nella parte residenziale viene aggiunto un piccolo impianto termale (completamente obliterato dalla chiesa), i pavimenti in cementizio dei vani 7-10 vengono sostituiti da rivestimenti in tessellato. Anche il pavimento del vano 11, di cui si conservano esigui frammenti, è in tessellato, come dovevano essere anche quelli di altri ambienti, completamente obliterati dalla chiesa, a cui sarebbero da riferirsi tessere sciolte rinvenute nel corso dello scavo. Un incendio in epoca non precisata (IV sec. d.C.?), di cui restano notevoli tracce sui pavimenti, pose fine a questa fase.
III FASE (V-VIII d.C.): l’ala residenziale inizia ad essere utilizzata come luogo di sepoltura. Nella pars rustica la realizzazione di una nuova pavimentazione per il torcularium e la presenza di una fornace per calce e di altre numerose strutture murarie prive di tracce d’incendio provano che tale parte dell’edificio continuò ad essere utilizzata anche in epoche successive, seppure con destinazione utilitaristica/produttiva. Le prime notizie sulla chiesa che ha parzialmente obliterato i resti della villa risalgono all’VIII sec. d.C. (piante rielaborate da Canneto 1991, 13; Canneto 1995, tav. fuori testo – la pianta si riferisce alla II fase).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Rivestimento in cementizio a base fittile, pertinente alla I fase della villa.
Villa Canneto, ambiente 11 (II fase), tessellato policromo
Frammenti di rivestimento in tessellato policromo, troppo scarsi, però, per consentire l’identificazione dei motivi decorativi.
Villa Canneto, ambiente 8 (I fase), cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile.
Villa Canneto, ambiente 8 (II fase), tessellato policromo con uccelli
Tessellato policromo, conservato in maniera frammentaria. Il rivestimento si compone di un bordo con decorazione geometrica e di un campo decorato da una composizione romboidale di ottagoni irregolari.
Villa Canneto, ambiente 9 (I fase), cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile, pertinente alla I fase della villa.
Villa Canneto, ambiente 9 (II fase), tessellato geometrico policromo
Tessellato policromo, conservato per buona parte ad eccezione dell’angolo W. Il rivestimento si compone di una greca irregolare bicroma, che incornicia un campo ornato da una composizione di cerchi e bipenni.
Villa Canneto, cella vinaria 6 (II fase), cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile.
Villa Canneto, cella vinaria 6, vasca (I fase), commessi laterizi
Il rivestimento pavimentale della vasca, leggermente infossato verso il centro, è in commessi laterizi, costituiti da mattoncini rettangolari.
Villa Canneto, torcularium 3 (I fase), cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile.
Villa Canneto, torcularium 3 (II fase), spicatum
Torcularium 3 (II fase): la pavimentazione di I fase è obliterata da un rivestimento in commessi laterizi disposti a spina di pesce.
Villa Canneto, torcularium 4 (I fase), commessi laterizi
Torcularium 4 (I fase): l’ambiente per la lavorazione dell’olio era pavimentato in commessi laterizi costituiti da mattoncini quadrati, conservati in esigui frammenti al di sotto del rivestimento pavimentale di II fase.
Villa Canneto, torcularium 4 (II fase), spicatum
Rivestimento a commessi laterizi disposti a spina di pesce.
Villa Canneto, vano 7 (I fase), cementizio
Rivestimento in cementizio a base fittile, relativo alla I fase della villa.
Villa Canneto, vano 7 (II fase), tessellato bicromo con leone
Tessellato bicromo, conservato per la parte SW del vano. Il rivestimento si articola in un bordo, a decorazione geometrica, seguito da due fasce su due lati a decorazione vegetalizzata, e in campo costituito da un reticolato di fasce delineate a decorazione geometrico-vegetalizzata, con pannello centrale (molto lacunoso) raffigurante un felino (probabilmente un leone).

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Rivestimento in cementizio a base fittile, pertinente alla I fase della villa.
Data: 1977 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica del Molise
Villa Canneto, ambiente 10 (II fase), tessellato policromo
Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato policromo. L’esiguità dei frammenti conservati non consente di individuare i motivi decorativi.
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Restauri moderni: Tra il 1989 e il 1992 l’area archeologica fu restaurata e musealizzata.
Condizione giuridica: proprietà Stato
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11463