La villa di Matrice sorge in posizione sopraelevata (812 m s.l.m.) nella valle del fiume Biferno, lungo un ramo del tratturo Pescasseroli-Candela, nel territorio di pertinenza del municipio di Fagifulae (Montagano), a circa 200 m a N della chiesa medievale di S. Maria della Strada. L’area (2500 mq), venuta alla luce negli anni ’70 in seguito ai lavori per la costruzione di una strada comunale, fu sottoposta a ricognizione e prospezioni tra il 1974 e il 1978 da parte delle Università di Sheffield e di Aberdeen per incarico della Soprintendenza Archeologica del Molise, che intraprese gli scavi dal 1980 fino al 1983. Nel sito, frequentato sin dalla tarda età del Bronzo – inizi età del Ferro, venne impiantato un insediamento rustico di cui è stato possibile evidenziare diverse fasi di vita:
I FASE (fine II sec. a.C.): impianto della villa con murature poligonali;
II FASE (I sec. a.C.): ampliamento delle strutture;
III FASE (prima metà I sec. d.C./età tiberiano-claudia): ulteriore ampliamento della villa con strutture in opera reticolata e ristrutturazione della parte produttiva.
L’impianto è sicuramente attivo (benché dal II sec. d.C. in maniera ridotta) fino al V sec. d.C. Sulle rovine della villa viene costruito un edificio ad uso agricolo nel 1600 e una strada in età moderna che ne ha reso difficoltosa la ricostruzione planimetrica. La villa sembra essere distribuita su tre ali, raccolte intorno ad un cortile centrale. La parte abitata era probabilmente composta dalle stanze 2-7 (l’ultimo dei quali pavimentato in tessellato) nell’ala S, L’ala E constava del corridoio 8, pavimentato nella II fase in cementizio, e del vano 9, forse utilizzato come deposito o per gli animali, quella N, infine, presentava una serie di vani (10-14) utilizzati come magazzino, due dei quali (vani 11-12) pavimentati in cementizio (pianta tratta da Lloyd 1991, 261 n. 29).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici
Ambiente 8: corridoio pertinente alla pars rustica della villa, parzialmente obliterato dalla strada moderna e pavimentato, nella II fase di vita della villa, in rozzo cementizio a base fittile.
Lunghezza: 30.80 m – Larghezza: 3.90 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1983 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica del Molise
Villa, ambiente 8 (II fase), cementizio a base fittile
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Il rivestimento è in rozzo cementizio a base fittile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 30.80 m – Larghezza: 3.90 m Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
Di Niro, A. 1987, Ville imperiali nel Sannio romano, in Almanacco del Molise, Campobasso, pp. 18, 20, 26.Lloyd, J.A. 1984, La Villa Romana a Matrice, in Conoscenze : rivista annuale della Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise, Campobasso, pp. 216-217, fig. 29, p. 217.