Nel 1909 gli scavi per le fondamenta di Casa Carboni, in via Borgogna (forse al civico n. 10) a Vercelli (cfr. ubicazione, da G. SPAGNOLO GARZOLI, “Piani urbanistici e edilizia privata. Problemi e soluzioni nei municipi di Novara e Vercelli”, in “Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina. Atti delle Giornate di studio, Padova, 10-11 aprile 2008”, a cura di M. Annibaletto e F. Ghedini, Roma 2009, fig. 2 p. 210: in rosso, localizzazione incerta) intercettarono, a 2.85m di profondità, i resti di due ambienti delimitati da muri in ciottoli e malta con andamento EO. Uno degli ambienti, successivamente obliterato da un muro NS, era pavimentato con un rivestimento descritto come “mosaico geometrico” (BELTRAME, GAVIGLIO 1999, pp. 97-98), con un “disegno a fasce alternate bianche e turchine racchiudenti al centro un motivo a triangoli contrapposti” (VIALE 1971, p. 38). L’unica immagine del pavimento è fornita dal disegno delle strutture eseguito nel 1909 da F. Arborio Mella (VIALE 1971, tav. 14), che solleva alcuni dubbi riguardo l’identificazione della tecnica esecutiva (forse opus sectile? tecnica mista?). Si segnala, inoltre, il rinvenimento nel 1783 di "tavolette di marmo di varia forma, bianche e cerulee, tutte combacianti" al civico n. 8 di via Borgogna (Casa Bodo Bellardi), forse pertinenti a un rivestimento pavimentale del medesimo edificio (cfr. VIALE 1971, p. 37; BELTRAME, GAVIGLIO 1999, p. 98).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati prosopografici
Il vano pavimentato (4×2.75 o 4×3.50m) è delimitato a N e S da due muri (indicati come D-E nel disegno dell’Arborio Mella) con andamento EO, realizzati in malta e ciottoli; per il solo muro N (D) è segnalata la presenza di tre corsi di mattoni nella parte superiore.
Lunghezza: 4 m – Larghezza: 2.75 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati prosopografici
Specifiche di rinvenimento Data: 1909
Via Borgogna 10, mosaico? bicromo geometrico
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: bicromo
La descrizione fornita dal Viale accenna a un tappeto inquadrato da fasce monocrome bianche e azzurre alternate, con un motivo centrale a grandi triangoli contrapposti. Dal rilievo non è possibile stabilire la scansione pavimentale, che parrebbe tuttavia composta da 2 UD, un pannello rettangolare allungato a E e uno di maggiori dimensioni, quadrangolare, a O. Si coglie infatti una fascia esterna di colore chiaro (la cui resa grafica richiama un cementizio), che distingue e inquadra i due pannelli, quello occidentale con una decorazione riferibile forse a un opus sectile Qt (non è raro che in letteratura i sectilia vengano definiti “mosaici”, come a es. il lacerto di sectile bicromo da via Gioberti, conservato al Museo Leone, vd. infra). I dati disponibili sono però troppo esigui per permettere la comprensione del rivestimento, che in questa sede viene comunque considerato come tessellato. Rilievo da VIALE 1971, tav. 14 (particolare).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati prosopografici
Beltrame, S./ Gaviglio, S. 1999, in Vercelli antica. Carta dei ritrovamenti archeologici di epoca protostorica e romana del territorio comunale, Vercelli, pp. 97-98, n. 52, fig. 95.Viale, V. 1971, in Vercelli e il vercellese nell’antichità, Vercelli, p. 38, tav. 14.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca