scheda

Vercellae 4, fase II, vano di rappresentanza 8, cementizio fittile
Vercelli ( VC )


VERCELLAE 4, DOMUS DI PIAZZA MAZZINI, CORTILE E. Alla fine degli Anni ’80 vennero eseguiti alcuni interventi di scavo nei cortili della Casa di Riposo di piazza Mazzini 15, nel settore S di Vercelli (cfr. ubicazione, da G. SPAGNOLO GARZOLI, “Piani urbanistici e edilizia privata. Problemi e soluzioni nei municipi di Novara e Vercelli”, in “Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina. Atti delle Giornate di studio, Padova, 10-11 aprile 2008”, a cura di M. Annibaletto e F. Ghedini, Roma 2009, fig. 2 p. 210: in rosso). Le indagini nel cortile orientale portarono al rinvenimento di un edificio di grandi dimensioni interpretato come complesso pubblico, immediatamente a N del quale emersero i resti di una domus di epoca romana, il cui impianto presenta almeno tre fasi di occupazione tra la fine del I sec. a.C. e il pieno I sec. d.C. (cfr. posizionamento, da SPAGNOLO GARZOLI 1991, tav. CXXXIV; cfr. planimetria resti, da BARBERIS 2012, "Vercellae 4", fasi I-II, p. 341). In epoca altomedievale sull’area si installarono strutture deperibili di incerta lettura, che obliterarono con buche di palo i piani pavimentali romani.
FASE I (fine I sec. a.C./inizio I sec. d.C., in rosso). L’impianto originario, impostato su un’area libera da precedenti occupazioni, appare costituito da tre ambienti (1-3) di forma rettangolare allungata, a N dei quali si apre un cortile (4) dotato di canaletta per il deflusso delle acque (a). Le strutture, orientate NNE/SSO, sono realizzate in ciottoli legati da malta. Per questa fase l’unico piano pavimentale noto è l’acciottolato del cortile 4, non schedato in questa sede. I resti di una preparazione in ghiaietto e frammenti laterizi nel settore a O del cortile suggeriscono l’esistenza di un vano pavimentato, non conservato.
FASE II (I sec. d.C., in azzurro). Sopra le strutture di I fase, spogliate o rasate, viene costruito un nuovo edificio, con orientamento leggermente diverso e composto da almeno quattro grandi ambienti (5-8) e un’area scoperta a E (9), lunga oltre 15m. Per questa fase sono noti due rivestimenti pavimentali (vani 5 e 8).
FASE III (pieno I sec. d.C.). L’unica variazione riferibile a un successivo momento di vita della domus è l’innalzamento del piano pavimentale dell’ambiente 8, che subisce probabilmente una ristrutturazione planimetrica non rilevabile.
Nonostante le lacune dovute al pessimo stato di conservazione della domus, la presenza nell’area di numerose tessere musive bianche e nere e di elementi marmorei riferibili a livelli pavimentali perduti ne conferma l’originaria ricchezza.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Vercellae 4, fase II, vano di rappresentanza 5, cementizio fittile
Definito in letteratura "cocciopesto", il rivestimento è costituito da una stesura semplice in cementizio a base fittile. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio.

Vercellae 4, fase III, vano di rappresentanza 8, cementizio a inserti
Conservato solo nel tratto NO dell’ambiente, il pavimento di III fase è costituito da un cementizio a base forse fittile, ornato da scaglie marmoree bianche.


Vano 8, fase II (I sec. d.C.). Identificato come ambiente di rappresentanza sulla base delle dimensioni ragguardevoli (68.90mq), il vano di fase II è ubicato nel settore NO dell’edificio, sopra i resti del precedente ambiente 3.
FASE II (I sec. d.C.). Il piano pavimentale è costituito da una semplice stesura di cementizio a base fittile.
FASE III (pieno I sec. d.C.). Il piano pavimentale viene innalzato, posando sul pavimento di II fase uno strato a matrice argillosa, contenente frammenti di intonaci dipinti, sopra al quale viene realizzato un nuovo rivestimento in cementizio (fittile?) arricchito da inserti marmorei bianchi.

Lunghezza: 8.30 m – Larghezza: 8.30 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Vercellae 4, fase III, vano di rappresentanza 8, cementizio a inserti
Conservato solo nel tratto NO dell’ambiente, il pavimento di III fase è costituito da un cementizio a base forse fittile, ornato da scaglie marmoree bianche.

Specifiche di rinvenimento
Data:
1987 – Ente responsabile: SBAPMAE

Vercellae 4, fase II, vano di rappresentanza 8, cementizio fittile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Definito in letteratura "cocciopesto", il rivestimento è costituito da una stesura semplice in cementizio a base fittile. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: ciottoli legati da malta

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato

Barberis, V. 2012, Vercellae 4, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 490.
Spagnolo Garzoli, G. 1991, Vercelli, piazza Mazzini 15. Rinvenimento di edifici romani., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 233.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Vercellae 4, fase II, vano di rappresentanza 8, cementizio fittile, in TESS – scheda 11645 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11645), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11645


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