schedavia S. Protaso ad Monachos, amb. 1, tessellato nero con punteggiato Milano ( MI ) Uno o più edifici a carattere verosimilmente residenziale, a più fasi, i cui resti di epoca romana furono portati alla luce in via S. Protaso ad Monachos, al di sotto della distrutta chiesa cinquecentesca. Sono noti due saggi differenti, effettuati nel 1931 (da Fermo Ganna) e nel 1932 (da Alda Levi Spinazzola), si presume nella medesima area. In mancanza di una pianta, il numero degli ambienti si basa sulla descrizione, riportata in bibliografia, dei resti rinvenuti.
FASE 1: del periodo più antico di epoca romana (inquadrabile tra I sec. a.C. e I sec. d.C.), sono note alcune strutture di un edificio, probabilmente una domus, del quale sono riconoscibili almeno due ambienti. L’ambiente 1 conservava parte della pavimentazione in tessellato bicromo a fondo nero con punteggiato di tessere bianche, a quota -3.30 m, dal piano della navata della chiesa. Esso venne obliterato dal successivo pavimento della chiesa (FASE 3). Tra i due piani pavimentali si segnala uno strato di riempimento con materiali vari, tra i quali molto importanti sono due monete, la più recente delle quali di Costanzo II. L’ambiente (amb. 2) presentava un rivestimento pavimentale in tessellato nero con inserti litici, rintracciato a quota -3.05 m.
FASE 2: ad un periodo di successivo rinnovamento decorativo o di nuova edificazione, può essere attribuito il pavimento di un terzo ambiente (amb. 3), rinvenuto a quota -2.80 m, decorato da un tessellato geometrico policromo molto esteso, datato tra II e III sec. d.C.
FASE 3: nell’VIII sec. d.C., secondo le fonti, venne impiantato il primo edificio ecclesiastico, del quale è stato rintracciato una parte di pavimento a commessi laterizi. Esso era ricoperto da un livello con un feretro ligneo, ceramiche longobarde, lapidi sepolcrali di VIII-IX secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici via S. Protaso ad Monachos, amb. 2, tessellato geom. policr. Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo, bordato da una fascia con pelte allineate, nere su fondo bianco, è costituito da una composizione a "fila di croci determinate dall’intreccio di una serie di quadrati" (David 1996). Le croci sono campite da spine rettilinee corte, scure su fondo chiaro, che partono da un quadrato al centro, sulle diagonali, verso le estremità dei bracci; i quadrati di risulta maggiori, a fondo chiaro, sono caricati da un quadrato a fondo scuro campito da un quadrifolgio bianco sulle diagonali, quelli minori, a fondo chiaro, sono caricati da un quadrato a fondo scuro campito da una crocetta quadripetala chiara.via S. Protaso ad Monachos, amb. 2, tessellato nero con inserti Rivestimento in tessellato con inserti, caratterizzato da un campo in tessere di calcare nero di forma quadrata e rettangolare, di dimensioni medio-piccole, a ordito di filari obliqui non perfettamente allineati, tra le quali sono disseminati in modo irregolare, ma disposti in maniera abbastanza serrata, inserti lapidei, in maggioranza litici in calcari locali policromi, di forma e taglio irregolari; fa eccezione un inserto di forma triangolare, in marmor numidicum. Il fondo è vivacizzato da un punteggiato irregolare di tessere in calcare bianco. Su due lati ortogonali sembra potersi riconoscere un bordo composto da una linea doppia di tessere nere: tale elemento farebbe pensare che il frammento appartenga ad un angolo dell’ambiente originario, non documentato. Ambiente 1: ambiente non meglio documentato, appartenente ad un edificio a carattere verosimilmente residenziale (FASE 1), del quale fu rinvenuta parte della pavimentazione in tessellato bicromo a fondo nero con punteggiato di tessere bianche, a quota -3.30 m, dal piano della navata della chiesa. Esso venne obliterato dal successivo pavimento della chiesa (FASE 3). Tra i due piani pavimentali si segnala uno strato di riempimento con materiali vari, tra i quali molto importanti sono due monete, la più recente delle quali di Costanzo II. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 1931 – Ente responsabile: Soprintendenza alle Antichità della Lombardia Via S. Protaso ad Monachos, amb. 1, tessellato nero con punteggiato Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Rivestimeno in tessellato bicromo a fondo nero con punteggiato di tessere bianche. Si conservano tre frammenti di dimensioni pari a: 0.5×0.16 m, 0.85×0.5 m, 0.10×0.75 m. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.25 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 107a – punteggiato di tessere in colore contrastante | | |
Referenza fotografica: da DAVID 1996, fig. 267. Oggetto conservato: frammento – Conservato in: magazzino (Magazzino Civiche Raccolte Archeologiche – inv. A0.9.9783) Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territorialeMagazzino Civiche Raccolte Archeologiche (Riferimento: Caporusso, Donatella) via Rubattino – Milano David, M. 1996, Via S. Protaso., in I pavimenti decorati di Milano antica. I secolo a.C. – VI secolo d.C., Milano, pp. 136-137, fig. 267.Nicodemi, G. 1931, San Protaso ad Monachos., in Città di Milano, Milano, pp. 529-535.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Massara, Daniela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, via S. Protaso ad Monachos, amb. 1, tessellato nero con punteggiato, in TESS – scheda 11874 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11874), 2012 INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11874
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