Nel 1989, durante i lavori per la costruzione del Viadotto Mauriziano dell’Autostrada del Fréjus, fu individuato un sito a carattere rurale in località Verné di Rosta (cfr. ubicazione, da Google Earth: localizzazione incerta, in rosso), successivamente scavato a più riprese nel 1990-1991 e nel 1998-1999. L’area, ubicata sul versante S di un modesto rilievo smottato dalle divagazioni della Dora Riparia, risultò occupata da due edifici distinti, pressoché allineati sul fronte EO e separati da un’area scoperta di circa 100mq (cfr. planimetria, da BRECCIAROLI TABORELLI 1993, tav. CXV, con aggiornamento). Entrambi gli edifici risalgono all’epoca tiberiana (fase I), ma, mentre l’edificio 1 risulta abbandonato e demolito già fra II-III sec. d.C., quello adiacente rimane in uso per tutto il IV sec. d.C., con parziale frequentazione ancora nel V-VI sec. d.C. Sono noti solo due rivestimenti pavimentali in “battuto di calce e pietrisco” (cementizi a base litica), relativi all’edificio 2, posto nel settore O dell’area di scavo. Tutti gli altri ambienti risultano pavimentati in terra battuta o in rudimentali stesure di ciottoli.
FASE I (età tiberiana). L’edificio 2 occupa circa 210mq e risulta accessibile dal fronte S, attraverso un grande ambiente rettangolare (Q-N), affiancato a O da un altro vano di dimensioni più ridotte (V). Al centro dell’edificio si apre un cortile (L-M-P), dal quale si accede agli ambienti occidentali (G, H, S, T-R). Gli ambienti S, T-R, pavimentati in terra battuta, hanno restituito tracce di infrastrutture rustiche (fosse per alloggiare vasche e dolia…), mentre i vani G e H presentano un pavimento in cementizio litico. Nonostante la maggiore accuratezza nella realizzazione del pavimento, la presenza di una canaletta in pietra nel muro occidentale, a livello del piano di calpestio, induce a ipotizzare la necessità di una frequente pulizia dei locali, anche questi evidentemente dotati di una qualche funzione utilitaria. In corrispondenza della corte i consistenti crolli hanno fatto supporre la presenza di un secondo piano, forse destinato a ospitare i vani abitativi (prevalentemente concentrati nell’edificio 1).
FASE II (seconda metà I-inizio II sec. d.C.). All’edificio 2 viene aggiunto il settore N (vani F e Z), anch’esso dotato di piano di calpestio in terra battuta. Nel vano F, tuttavia, il potente strato di crollo delle strutture ha restituito numerosi frammenti di cementizio litico e di intonaci dipinti, relativi a un piano superiore a destinazione residenziale.
FASE III (fine IV-V sec. d.C.). Parziale spoliazione delle strutture precedenti: rimane in uso il settore centrale (L-M-P), finché all’inizio del VI sec. d.C. l’intero complesso viene abbandonato.
Nel corso del Medioevo sui resti dei due edifici vengono deposte sepolture a cassa in muratura, individuate in corrispondenza del muro perimetrale E dell’edificio 1 e a N e S del muro meridionale dei vani F e Z.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Vano G. Ubicato nel settore O dell’edificio, il vano ha restituito tracce di una canaletta litica a livello del piano di calpestio, realizzato in "battuto di calce e pietrisco".
Lunghezza: 3.75 m – Larghezza: 3.10 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1990-1991 – Ente responsabile: SBAPMAE
Loc. Verné, edificio 2, vano G, cementizio litico
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Cementizio a base litica. Foto da BRECCIAROLI TABORELLI 1993, tav. CXVI/b; rielaborazione grafica P. Da Pieve.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.75 m – Larghezza: 3.10 m Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)
Referenza fotografica: da BRECCIAROLI TABORELLI 1993, tav. CXVI/b; rielaborazione grafica P. Da Pieve. Sullo sfondo vani G e H, pavimentati in cementizio litico.
Brecciaroli Taborelli, L./ Deodato, A./ Ratto, S. 2000, Rosta, loc. Verné. Insediamento rurale d’età romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 201.Brecciaroli Taborelli, L. 1993, Rosta, loc. Vernè. Insediamento rurale d’età romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 285, tav. CXVIb.Spagnolo Garzoli, G. 1998, Il popolamento rurale di età romana., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 83.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca