La villa di Toscolano Maderno era ubicata nei pressi di un’insenatura formata dai depositi del delta del Torrente Toscolano. L’edificio è stato scavato parzialmente e, pertanto, non è possibile definire con certezza la planimetria della villa che doveva essere, comunque, di dimensioni notevoli. L’edificazione della villa si data a partire dalla prima metà del I secolo d.C., epoca a cui si fa risalire il cementizio dell’ambiente 16. Si colloca poi al II sec. d.C. un importante intervento, a cui si ascrivono i pavimenti dei vani 1-2-3, assieme alle pitture rinvenute nel settore settentrionale. Dalla lettura delle strutture murarie è stato poi possibile individuare altri interventi, non databili. Dall’analisi dei materiali rinvenuti nell’area si ipotizza comunque una frequentazione che si protrae fino al IV-V sec. d.C. Nella parte meridionale (settore A) le strutture si dovevano estendere per almeno 200 metri lungo la riva del lago: di questa porzione sono stati messi in luce almeno 18 vani, dei quali solo 8 sono ben identificabili. Un lungo corridoio 7, di cui non sono stati individuati i limiti occidentale ed orientale, taglia la struttura da est a ovest. Dal lato nord occidentale era possibile accedere, tramite una soglia, al vano 6, che conduceva ai tre vani di soggiorno1, 2, 3, pavimentati in tessellato bianco e nero. Nel corso di una seconda fase il tessellato del vano 3 viene parzialmente coperto dalla costruzione di una tramezza. Il pavimento dell’ambiente 2, fortemente lacunoso, è costituito da un rivestimento in tessellato bianco e nero articolato in due unità decorative. Sulla base della scansione pavimentale, è possibile identificare questo vano con un triclinio. Anche il vano 1, probabilmente un oecus, è dotato di tessellato bianco e nero. Il vano 4 ospitava, probabilmente, la scala che permetteva di accedere al piano superiore, mentre il vano 5 ha restituito una piccolo frammento di tessellato nero. La porzione orientale del settore A è stata indagata parzialmente ed è stato possibile individuare il rivestimento in cementizio del vano 16. Nel settore A si segnala anche il rivestimento di numerose crustae marmoree e in vetro colorato, che non è però possibile ricondurre con chiarezza a rivestimenti parietali o pavimentali. A settentrione (settore B) sono stati effettuati cinque saggi di scavo, che hanno evidenziato resti di murature in ciottoli, asportate fino alle fondazioni. In questa porzione dell’edificio nessun piano pavimentale si è conservato. (Pianta elaborata da Roffia 1997)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa di Toscolano Maderno, oecus 1, meandro di svastiche Il rivestimento è costituito da un tessellato bianco e nero con l’inserimento di piccoli dettagli in tessere brune e arancio. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati disegnati da trecce a due capi policrome.
Villa di Toscolano Maderno, oecus 3, quadrati e losanghe adiacenti Il rivestimento era costituito da un tessellato bianco e nero, decorato da una composizione di quadrati e losanghe adiacenti, riquadrata da una fascia nera e bordata da una fascia bianca, seguita da una fascia nera.
Triclinio 2: ambiente di forma rettangolare, che si apriva, a est, sull’oecus 1 e a ovest sull’oecus 3. Il pavimento, in tessellato bianco e nero, con dettagli policromi, era articolato in tre unità decorative. Sulla parete nord, a sinistra, si conservano tracce dell’intonaco dipinto con una zoccolatura nera, ripartita da fasce, su cui si stagliano elementi vegetali. A destra, invece, si osservano fasce orizzontali rosse, che separano lo zoccolo dalla parete mediana, a sfondo bianco con pannelli.
Lunghezza: 4,70 m – Larghezza: 6,20 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Villa di Toscolano Maderno, triclinio 2, reticolato di fasce e reticolato di fasce con quadrati
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Il rivestimento è costituito da un tessellato, articolato in due unità decorative. A destra, in corrispondenza della soglia, si conserva parte di un tappeto rettangolare, decorato da un reticolato di fasce con inscritti losanghe, quadrati e quadrati concavi sulla diagonale, bordato da una fascia monocroma nera, molto ampia lungo il lato nord. A sinistra, invece, lo spazio era decorato da un tessellato con un reticolato di fasce con quadrati sovrimposti nei punti di incrocio, che formano spazi di risulta cruciformi, ripartiti in coppie di squadre.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure Lunghezza: 6,20 m; Larghezza: 4,70 m;
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Il tappeto musivo che decora la parte orientale dell’ambiente è decorato da un reticolato di fasce, caricate da losanghe, quadrati e quadrati sulla diagonale coi lati concavi. Il campo è bordato da una fascia di tessere nere, compresa tra due fasce di tessere bianche e da un’ampia fascia di tessere nere.
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1i – linea doppia
DM 145a – reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli, in colori contrastanti
crocetta apicata
DM 145a – reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli, in colori contrastanti
L
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare ? Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Il tappeto musivo, che occupa la parte occidentale dell’ambiente è bordato da una fascia di tessere nere, seguita da una fascia di tessere nere, compresa tra due fasce di tessere bianche e decorato da un reticolato di fasce con quadrati sovrapposti ai punti di incrocio. Gli spazi di risulta cruciformi sono ripartiti in due coppie di squadre. I quadrati sono ribattuti da quadrati delineati da trecce a due capi, caricati da piccoli quadrati delineati e caricati, a lor volta da quadrati sulla diagonale o squame. Le squadre sono caricate, alternativamente, da spine di triangoli o rami fogliati.
Roffia, E./ Portulano B. 1997, La vila in località Capra a Toscolano, in Ville romane sul Lago di Garda, San Felica del Benaco (BS), pp. 231-233, fig. 13.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Villa di Toscolano Maderno, triclinio 2, reticolato di fasce e reticolato di fasce con quadrati, in TESS – scheda 12004 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12004), 2012