AUGUSTA TAURINORUM 2, CASA DI VIA GARIBALDI 18. I lavori per la realizzazione di autorimesse interrate nell’isolato compreso fra via Garibaldi, via Bellezia e via Corte d’Appello misero in luce nel 1993-1995 i resti di un complesso residenziale di età romana, affacciato sul decumano massimo di Augusta Taurinorum (cfr. ubicazione, da MERCANDO 2003, fig. p. 215: in rosso). Si tratta delle cd. “casette di via Garibaldi 18” (vd. infra), fra le quali una, che sorge nel settore E dell’isolato (occupato verso NO da un edificio pubblico monumentale), presenta tre fasi edilizie a partire dal I sec. d.C. (cfr. planimetria resti, da GABUCCI, QUIRI 2012, "Augusta Taurinorum 2", fasi I-III, pp. 142-143. Rielaborazione grafica P. Da Pieve), fino all’abbandono nel IV sec. d.C.
FASE I (I sec. d.C.). La planimetria della domus originaria risulta alquanto lacunosa: sono noti, infatti, solo quattro ambienti con orientamento NO-SE. Un grande vano centrale (2) è affiancato a E e O da due corridoi (1, 3) e, verso S, da un altro ambiente solo parzialmente indagato, pavimentato in cementizio litico (4).
FASE II (II sec. d.C.). Il nucleo abitativo viene notevolmente articolato, a discapito del precedente grande vano 2, frazionato in diversi ambienti: verso O il corridoio 1 si allarga di alcuni metri (5); nel settore centrale si crea un ambiente di rappresentanza (6), confinante a N con un corridoio (8), oltre il quale si apre un’altra grande sala (9), forse con funzione di passaggio; infine verso E un vano solo intuibile (7) affianca il corridoio 3, la cui planimetria rimane invariata rispetto al periodo precedente. Per questa fase sono noti almeno tre rivestimenti pavimentali, in cementizio litico (5) e in tessellato (6, 9), oltre al battuto del corridoio 8.
FASE III (post II sec./ante IV sec. d.C.). La domus subisce una parziale ristrutturazione nel settore E, con la riduzione della lunghezza del corridoio 8 e lo smantellamento del vano 7, finalizzati alla creazione di un grande ambiente riscaldato (10), dotato di caldaia (A) e intercapedini (B, C). Per questa fase non sono noti rivestimenti pavimentali.
L’abbandono dell’ipocausto e presumibilmente dell’intera abitazione risale al IV sec. d.C., come dimostrato dai materiali nei depositi carboniosi di riempimento del vano.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Augusta Taurinorum 2, fase I, vano 4, cementizio litico Descritto come "cocciopesto con scaglie di calcare e ghiaietta" (FILIPPI, PEJRANI, LEVATI 1995) o "cementizio in scaglie di pietra legate da abbondante malta biancastra", il pavimento, conservato solo per brevi trattii, è interpretabile come cementizio a base litica. La limitatezza della porzione conservata e dei dati di scavo non consentono di escludere che il rivestimento costituisse un livello di preparazione.
Augusta Taurinorum 2, fase II, corridoio 5, cementizio litico Rivestimento in "opus scutulatum (scaglie di calcare)" (FILIPPI, PEJRANI, LEVATI 1995), identificabile con un cementizio litico, costituito da scaglie di pietra legate da malta biancastra. Non si esclude una funzione di piano preparatorio. Rilievo da FILIPPI, LEVATI, PEJRANI BARICCO 1995, tav. CLIII/a (lettera A).
Augusta Taurinorum 2, fase II, vano di rappresentanza 6, tessellato geometrico Del tessellato, bicromo, si conservano alcuni lacerti del bordo e del campo, dai quali è possibile determinare la decorazione geometrica del tappeto. Una larga fascia nera a ordito di filari paralleli, seguita da una cornice lineare bianca/nera/bianca, inquadra una composizione triassiale di stelle di 6 punte tangenti, formanti losanghe e caricate da un esagono iscritto. Foto da MERCANDO 2003, fig. 207 p. 224.
Vano 9, fase II (II sec. d.C.). Ampio ambiente (oltre 31mq) di forma rettangolare allungata, indagato solo parzialmente nel settore N dello scavo e adiacente ai vani 5 e 8, coi quali non sembra essere collegato. La forma allungata e la semplicità del tessellato pavimentale (a punteggiato di crocette) contribuiscono a interpretarlo come corridoio di passaggio/porticato.
Lunghezza: >12.45 m – Larghezza: 2.50 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1993-1995 – Ente responsabile: SBAPMAE
Augusta Taurinorum 2, fase II, corridoio 9, tessellato a punteggiato di crocette
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Rivestimento in tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia monocroma nera e campito da crocette nere e bianche. Del pavimento sopravvivono solo alcuni lacerti, in pessimo stato di conservazione. Foto da MERCANDO 2003, fig. 206 p. 223.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Filippi, F./ Levati, P./ Pejrani Baricco, L. 1995, Torino. Indagini nel centro storico. Isolato tra via Garibaldi, via Bellezia e via Corte d’Appello., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 359, tav. CLIII/a.Filippi, F. 1998, L’edilizia residenziale urbana., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, pp. 132-133, fig. 84.Gabucci, A./ Pejrani Baricco, L. 2009, Elementi di edilizia e urbanistica di Augusta Taurinorum. Trasformazioni della forma urbana e topografia archeologica., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, pp. 241-242, fig. 10.Gabucci, A./ Quiri, E. 2012, Augusta Taurinorum 2, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 159.Mercando, L. 1996, Mosaici in Piemonte: le scoperte recenti., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995) , Bordighera, pp. 151-152, 154.Mercando, L. 1998, I pavimenti decorati., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 152, fig. 115.Mercando, L. 2003, Notizie degli scavi recenti., in Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo, Torino, p. 224, figg. 203, 205-206.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Augusta Taurinorum 2, fase II, corridoio 9, tessellato a punteggiato di crocette, in TESS – scheda 12057 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12057), 2012