Nell’agosto del 2002, realizzandosi in Piazza dell’Esquilino una trincea per cavi a fibre ottiche (largh. m 2.00, lungh. m 12.00, prof. max m 2.41), ubicata lungo il margine esterno del marciapiede in corrispondenza del civico 28 della piazza, ad Ovest della basilica di S. Maria Maggiore e presso l’incrocio con l’omonima via, sono emerse strutture riferibili a epoche diverse, precedentemente intercettate e mai segnalate, come dimostra la presenza di tubature e cavi moderni. Setti murari di cui non si conserva l’alzato permettono di identificare due ambienti, indagati solo entro i limiti della trincea, dei quali si conservano lacerti della pavimentazione in tessellato; i pavimenti presentano lo stesso orientamento NO/SE e sembrano coevi. Le strutture sarebbero identificabili (Borgia 2002, pp. 130-1) come parte di una domus collocabile tra età sillana e prima età augustea, confrontabile con quella presso la chiesa di S. Pudenziana, databile tra la fine dell’età repubblicana e la prima età imperiale. Entrambe sarebbero dunque parte del grande quartiere residenziale esteso sulle pendici del Cispio e del Viminale, oltre il vicus Patricius, condizionato nel suo orientamento dal’orografia e dall’importante tracciato viario ricalcato oggi dalla via Urbana. Il settore riconosciuto della domus e probabilmente l’intero edificio venne abbandonato per la costruzione di un ambiente ipogeo, non indagato nello scavo, presumibilmente una cisterna, accessibile da un pozzetto; sulla base dell’esigua porzione di cortina laterizia visibile presso due delle sue pareti, molto irregolare e per lo più di riutilizzo, è possibile ipotizzare un intervento databile in età tardo imperiale se non medievale. Tutte le strutture descritte vennero in seguito abbandonate ed obliterate da uno strato di livellamento costituito da terra, materiale di crollo, scarti, che arriva fino all’attuale piano stradale. La pianta località è tratta da www.maps.google.com; quella edificio da Borgia 2002, in bibliografia, fig. 49 p. 128.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Regio V, Piazza Esquilino, edificio residenziale, tessellato geometrico bicromo (punteggiato) Pavimento in tessellato bicromo, conservato presso il limite NO e SE dell’ambiente. E’ articolato in un bordo scandito in fasce alternativamente nere e bianche, con tessere minute distese con ordito di diverso orientamento (DM 1y), e campo monocromo bianco punteggiato regolarmente dall’inserzione di dadi neri (DM 107b).
Dell’ambiente (B), con orientamento NO/SE, non è possibile stabilire la pianta. Il limite SE del vano è dato da una soglia di marmo frammentata e lacunosa conservata nella posizione originaria (poco sopra la quale passa una tubatura moderna dell’acqua).
L’ambiente conservava parte della pavimentazione ad una quota più alta di m 0.20 rispetto al precedente; La stesura del pavimento in cementizio e “tessellato rustico” rendono plausibile ipotizzare che lo spazio non fosse coperto (atrio? cortile?) oppure che fosse destinato ad attività di servizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2002
Regio V, Piazza Esquilino, edificio residenziale, tessellato
Parte dell’ambiente: corte Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Il pavimento, interessato da un intervento moderno non altrimenti documentato (vi posa un vecchio cavo ACEA), è un tessellato realizzato da tessere di marmo irregolari nelle dimensioni e nella forma. Presenta un bordo in cementizio, rifilato verso il campo da una linea singola di tessere (limite SE) o doppia (parete opposta); il campo è monocromo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: cm 1.3 cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere irregolari (mosaico marmoreo)) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: cm 3 x 2.9 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 102a – tessellato rustico di scaglie monocrome
Referenza fotografica: Da Borgia 2002, in bibliografia, fig. 51 p. 129.
Borgia E. 2002, Piazza dell’Esquilino. Nuove acquisizioni topografiche, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, pp. 128-31,, fig. 52..