scheda

P. Emanuele Filiberto, edificio pubblico, lastricato marmoreo
Torino ( TO )

PIAZZA EMANUELE FILIBERTO. L’area extraurbana settentrionale di Augusta Taurinorum ha restituito, sin dal 1830, numerose strutture pertinenti a grandi complessi edilizi, di incerta tipologia e funzione. Nonostante le lacune ricostruttive, essi testimoniano l’importanza della fascia compresa fra le mura urbiche e la Dora Riparia, sfruttata per la captazione delle acque per alimentare le fontane e la rete fognaria della città e per il trasporto di materiali da costruzione provenienti dalla Valle di Susa. Non essendo possibile, allo stato attuale delle conoscenze, stabilire un legame fra le strutture superstiti, in questa sede si è scelto di trattare separatamente tre complessi che hanno restituito rivestimenti pavimentali (vd. infra) e che sono stati individuati in piazza Emanuele Filiberto, piazza della Repubblica (sottopasso veicolare di corso Regina Margherita) e corso XI Febbraio (ex-Caserma dei Vigili del Fuoco).
Per quanto riguarda piazza Emanuele Filiberto, esterna al tratto NO della cinta muraria di Augusta Taurinorum (cfr. ubicazione, da L. MERCANDO, “Notizie degli scavi recenti”, in “Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo”, Torino 2003, fig. p. 215, con aggiornamento: in rosso), nel 1830-31 G. Cordero di S. Quintino ricorda il rinvenimento di “un pavimento assai grande, di costruzione romana, fatto con brecce e cipollini antichi”, insieme a frammenti di statue ed elementi architettonici marmorei, mentre nel 1869 C. Promis descrive un vano con pareti ricoperte di marmo giallognolo e un emiciclo rivestito e pavimentato di marmo bianco, chiamato “Hipocaustum” e forse riconducibile a un impianto termale (cfr. GABUCCI, PEJRANI BARICCO 2009, p. 235). Gli scavi compiuti nella piazza fra il 1993 e il 1994 per la costruzione di un parcheggio sotterraneo consentirono di riportare alla luce parte di un grande edificio pubblico romano, già emerso nel 1904, nel quale però non si rinvennero livelli pavimentali conservati (cfr. F. FILIPPI, L. PEJRANI BARICCO, P. LEVATI, "Torino. Indagini nel centro storico. Piazza Emanuele Filiberto", in QUADAPIEM, 13, 1995, pp. 361-364). Della costruzione, parallela alla cortina muraria, si è individuato un lungo fabbricato, edificato con fondazioni terrazzate digradanti verso la Dora, risalente alla prima età imperiale. Le dimensioni ragguardevoli del complesso (largo almeno 12m), le tracce di intonaci dipinti a motivi geometrici sulla faccia interna del muro meridionale e i resti marmorei rinvenuti nel XIX secolo nell’area della piazza concorrono a sostenere l’ipotesi di un edificio pubblico taurinense di una certa rilevanza. Data la lacunosità delle informazioni, in questa sede si considera un solo pavimento marmoreo, interpretando le citazioni di Cordero di S. Quintino e del Promis come riferite al medesimo manufatto. Si segnala che S. Quintino afferma di aver recuperato i marmi e di averli inseriti nei pavimenti del Museo Egizio (per la citazione completa: cfr. L. MERCANDO, "Il recupero del passato", in “Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo”, Torino 2003, p. 64).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, prosopografici

Ambiente, forse un emiciclo, con le pareti e il pavimento rivestiti di marmo bianco.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati prosopografici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1830-31

P. Emanuele Filiberto, edificio pubblico, lastricato marmoreo

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: monocromo

Rivestimento pavimentale in marmo bianco: in assenza di ulteriori dati, si classifica come semplice lastricato marmoreo.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)

 
 

Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato

Gabucci, A./ Pejrani Baricco, L. 2009, Elementi di edilizia e urbanistica di Augusta Taurinorum. Trasformazioni della forma urbana e topografia archeologica., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, p. 235.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , P. Emanuele Filiberto, edificio pubblico, lastricato marmoreo, in TESS – scheda 12133 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12133), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12133


* campo obbligatorio