L’edificio era ubicato a Bormio, una località della media valle Camonica, che sorge a pochi chilometri a nord ovest di Breno, nei pressi della sponda occidentale del fiume Oglio. L’area è stata indagata estensivamente nel 1996, ma la presenza di un edificio era già nota, grazie a ritrovamenti sporadici avvenuti tra il 1927 e il 1984. Lo scavo ha portato alla luce un ampio vano rettangolare, delimitato da muri in ciottoli legati da malta. Si conservano tracce di intonaco dipinto a bande rosse, gialle e ocra, con motivi floreali bianchi. Il pavimento, in parte distrutto da buche di palo riferibili ed epoche successive, era in cementizio. L’identificazione dell’edificio, databile al I sec. d.C., con un santuario è stata possibile grazie a rinvenimenti di iscrizioni dedicate a Minerva. Dopo una fase di abbandono, a cui segue l’utilizzo dell’area come necropoli, si osserva al distruzione dell’edificio, collocabile nel corso del V sec. d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rossi, F. 1998, Borno (BS). Locatità Calanno, via Marconi 231, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia 1995-1996, Milano, pp. 76-77, fig. 75.Solano, S. 2010, Santuari di età romana su luoghi di culto preistoici: Borno e Capo di Ponte, in Il santuario di Minerva. Un luogo di culto a Breno, tra protostoria ed età Romana, Milano, pp. 472-473, fig. 6.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Santuario di Minerva, vano 1, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 12230 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12230), 2012