Battistero dedicato a Santo Stefano e noto nella letteratura come "sancti Stephani ad fontes feminarum" (mss. Ambros. S 89 sup. e H 103 suss.), il quale, demolito alla fine del Trecento, fu in parte riscoperto all’epoca di Federico Borromeo e, successivamente, nel 1899 e tra 1965-1973, nelle immediate vicinanze della sagrestia aquilonare del Duomo, sotto il transetto settentrionale.
FASE 1 (IV sec. d.C., età costantiniana): il fonte, irregolarmente ottagonale, con ingresso del battezzando da Nord. Esso era probabilmente inserito in un ambiente quadrangolare di circa 17×18 m di lato. Tale struttura doveva essere a sua volta inserita tra altri edifici appartenenti al più antico complesso cattedrale di Milano, che è stato immaginato come una basilica doppia, la "basilica vetus" ricordata da S. Ambrogio (cfr. anche le schede relative al battistero di "S. Giovanni alle Fonti" e alla chiesa di "S. Tecla").
FASE 2 (VI sec. d.C.): intervento di restauro operato dopo il 512 d.C. dal successore del vescovo Lorenzo I, Eustorgio II (cfr. Ennodio CCCLXXIX, car. 2, 149). La vasca viene ricostruita con una lievissima rotazione verso Ovest dell’asse, presenta due gradini lungo sette lati, mentre a Est l’ottavo lato ne è sprovvisto, per far posto al battezzando che, in piedi, doveva ricevere le imposizioni delle mani del vescovo: la discesa nella piscina doveva quindi avvenire da Ovest. Sono state riscontrate tracce del piano pavimentale esterno al fonte, prima in lastricato marmoreo (MI-XR), poi ricoperto da un cementizio a base fittile. Non è escluso che in questo momento l’ambiente fosse dotato di un’abside nella parete orientale. (La pianta dell’edificio è rielaborata da Lusuardi Siena/ Sannazaro 2001, fig, 1)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, prosopografici
S. Stefano alle Fonti, fonte, opus sectile Rivestimento costituito da un opus sectile del quale restano le impronte nello strato di preparazione in cementizio a base fittile.
Battistero: fonte battesimale irregolarmente ottagonale, appartenente al complesso cattedrale di età costantiana (FASE 1). Misura all’esterno circa 2 m di lato e 5.50 m di diagonale, all’interno ha un diametro massimo inscritto di 3.60 m; risulta costruito su una massiccia piattaforma in ciottoli legati da malta tenace biancastra gettata entro un taglio in nuda terra. La piattaforma di fondazione è coperta dalle strutture in mattoni della primitiva piscina, entro le quali è ricavato un condotto di laterizi per lo scarico delle acque, che attraversa l’ottagono sull’asse centrale N-S. In origine la vasca doveva disporre di almeno due scalini ed essere rivestita di marmo, delle quali rimangono alcuni lacerti sui gradini e le impronte nel cementizio del fondo della vasca. Agli inizi del VI sec.d.C. (FASE 2) la vasca viene ricostruita con una lievissima rotazione verso Ovest dell’asse, presenta due gradini lungo sette lati, mentre a Est l’ottavo lato ne è sprovvisto, per far posto al battezzando che, in piedi, doveva ricevere le imposizioni delle mani del vescovo: la discesa nella piscina doveva quindi avvenire da Ovest. Sono state riscontrate tracce del piano pavimentale esterno al fonte, prima in lastricato marmoreo, poi ricoperto da un cementizio a base fittile. Non è escluso che in questo momento l’ambiente fosse dotato di un’abside nella parete orientale. (La pianta allegata è rielaborata da Lusuardi Siena/ Sannazaro 2001, fig, 2)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, prosopografici
S. Stefano alle Fonti, fonte, opus sectile Rivestimento costituito da un opus sectile del quale restano le impronte nello strato di preparazione in cementizio a base fittile.
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
S. Stefano alle Fonti, fonte, cementizio a base fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in cementizio a base fittile, senza inserti.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: dati archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, S. Stefano alle Fonti, fonte, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 12338 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12338), 2012