scheda

teatro, vano nd, cementizio fittile
Ivrea ( TO )


Il teatro dell’antica Eporedia venne parzialmente messo in luce da Carlo Promis fra il 1833 e il 1836 durante i lavori per la ristrutturazione del Palazzo della Congregazione di Carità in Piazza di Città (o Piazza Vittorio Emanuele I, cfr. ubicazione, da BRECCIAROLI TABORELLI 2007, fig. 2 p. 128, n. 1: in rosso) e in seguito demolito per fare posto a nuovi locali cantinati. Solo di recente sono state compiute indagini nelle cantine di Palazzo Gariglietti per verificare la consistenza delle strutture ancora conservate. L’edificio venne costruito in epoca augustea o giulio-claudia e monumentalizzato nel corso dell’età flavia: esso sorgeva nel settore occidentale della città, immediatamente a NO del decumano massimo e ai piedi dell’altura del Castello, dove sono documentati resti di strutture pertinenti a un’importante area sacra. Sulla base del rilievo eseguito dal Promis (cfr. planimetria, da BAROCELLI 1959, tav. A) il teatro doveva occupare una superficie di circa 76m in senso EO e 72m su quello NS: la cavea, di cui è stato individuato il solo settore E, poggiava per 2/3 (ossia per tutto il settore O e parte di quello E) sulla roccia viva, integrata da murature in calcestruzzo, mentre per 1/3 era sorretta da sostruzioni radiali; un ambulacro esterno, forse porticato al piano superiore, ospitava le scale per accedere alla summa cavea. Dell’edificio scenico, innestato alla cavea tramite aditus maximi (di cui quello E lastricato in pietra: in rosso, nella pianta), sono stati individuati solo la pulpiti frons (N), la base della scaenae frons (MM) e alcuni ambienti rettangolari (di cui uno pavimentato in “cocciopesto”) pertinenti al postscaenium e conclusi a S da un portico. La ricchezza del complesso architettonico, non ulteriormente ricostruibile, è confermata dai numerosi frammenti di marmo, dalle sculture e dalle iscrizioni ricordati dal Promis come provenienti dall’area del teatro. Una di queste epigrafi (CIL V, 6798) menziona un patronus che in epoca adrianea edificò o rinnovò l’impianto teatrale: allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, l’ipotesi di restauri durante il regno di Adriano risulta ancora incerta (cfr. BRECCIAROLI TABORELLI 2007, p. 130).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
teatro, aditus maximus E, lastricato lapideo
Rivestimento in lastre di pietra, non ulteriormente definibile.


Ampio vano rettangolare pertinente al postscaenium. In letteratura non si specifica di quale ambiente si tratti: si riporta solo che esso è pavimentato in “cocciopesto”.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
fra 2003 e 2007 – Ente responsabile: SBAPMAE

Teatro, vano nd, cementizio fittile

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Definito "cocciopesto", il piano pavimentale è identificabile come cementizio a base fittile, coerente con la funzione di servizio dell’ambiente.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato

Brecciaroli Taborelli, L. 2007, Eporedia tra tarda repubblica e primo impero: un aggiornamento., in Forme e tempi dell’urbanizzazione in Cisalpina (II sec. a.C. – I sec. d.C.). Atti delle Giornate di Studio, Torino, 4-6 maggio 2006, Firenze, p. 129.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , teatro, vano nd, cementizio fittile, in TESS – scheda 12456 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12456), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12456


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