schedacorso M. D’Azeglio, vano S, cementizio fittile con inserti litici Ivrea ( TO ) I lavori per la posa del teleriscaldamento nella periferia orientale di Ivrea hanno messo in luce nel 2011 i resti di un edificio rurale di epoca romana nel giardino della scuola elementare M. D’Azeglio, situata sul lato N dell’omonimo corso (cfr. ubicazione, da Google Earth: in rosso), che costituisce la prosecuzione extraurbana del decumano massimo (via Palestro). Dell’edificio, scavato solo in parte, sono state documentate strutture orientate EO e pertinenti ad almeno due fasi d’occupazione (prima e media età imperiale): la I fase è costituita da strutture in conglomerato cementizio e mattoni sesquipedali, la II fase da un impianto più articolato, con perimetrali in conci litici e divisori interni che impiegano anche frammenti laterizi. Per questo periodo sono noti due vani con ingresso da O, entrambi dotati di piani pavimentali conservati. Il vano S, con tracce di decorazione pittorica parietale a riquadri su fondo rosso, è pavimentato in “cocciopesto” rossastro su vespaio di ciottoli. Il vano N presenta un “signino” rosato con profilo concavo irregolare, rifinito ai margini da una sottile linea nerastra (impasto di pece?), forse con funzione impermeabilizzante. A O di questi ambienti si estende un’area pavimentata in terra battuta e dotata di strutture probabilmente connesse ad attività artigianali. La prosecuzione degli scavi verso S, nel parcheggio della scuola, ha permesso di verificare l’estensione dell’edificio anche in quell’area, pavimentata con un battuto di frantume laterizio su vespaio di ciottoli, forse un cortile o un selciato stradale.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Vano S: con ingresso da O, l’ambiente presenta una decorazione pittorica parietale e un pavimento in cementizio a base fittile.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche di rinvenimento Data: 2011 – Ente responsabile: SBAPMAE Corso M. D’Azeglio, vano S, cementizio fittile con inserti litici Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo Definito “cocciopesto rossastro”, il rivestimento pavimentale è un cementizio a base fittile, in cui sono evidenti inserti (litici?) di colore bianco. Foto Archivio SAR-PIE (indagini 2011). Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Misure Larghezza: >2 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|
DM 103a – inserti su cementizio | | |
Referenza fotografica: immagine su concessione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (© Archivio Soprintendenza Archeologia del Piemonte, autore G. Lovera), con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione. Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: non documentato
Ratto, S./ Boni, L./ Subbrizio, M. 2012, Ivrea. Rinvenimenti di età romana lungo il tracciato del teleriscaldamento, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 283, figg. 121-122.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , corso M. D’Azeglio, vano S, cementizio fittile con inserti litici, in TESS – scheda 12496 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12496), 2012INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12496
|