Una circoscritta campagna di scavo condotta nel 2011 nell’area a E del tempio a emiciclo di Industria (Serapeion) e a N della strada EO che fiancheggia il lato settentrionale dell’Insula I (cfr. ubicazione, da ZANDA 2011, fig. 7 p. 61: in rosso) ha permesso di determinare lo sviluppo planimetrico di un vano cui è pertinente un pavimento in cementizio, già portato in luce nel 1972 e da allora considerato esteso per almeno 30/50m verso E (ZANDA 1993, p. 41; ZANDA 2011, p. 122). La recente indagine ha dimostrato che il pavimento, preceduto da un altro piano in cementizio, non costituisce il piano di calpestio della presunta “galleria” porticata verso N che dovrebbe delimitare il lato meridionale della piazza forense, bensì riveste un ambiente rettangolare (1) adiacente a E il vestibolo quadrangolare di accesso all’area del Serapeion (cfr. ZANDA 2011, tav. XXIV: n. 1 in blu). Con il vestibolo il vano 1 ha in comune il muro meridionale, largo 0.70m e realizzato in ciottoli; una struttura muraria NS larga 0.45m costituisce il limite orientale dell’ambiente, leggermente rialzato rispetto alla quota di calpestio della piazza forense, non indagata. A livello cronologico il cementizio più recente è ascrivibile alla prima metà del II sec. d.C., mentre quello sottostante non è stato datato con sicurezza.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
area a E Serapeion, fase II, vano 1, cementizio fittile Il rivestimento pavimentale è definito “signino” (ZANDA 1993) o “battuto bianco” (ZANDA 2011) ed è descritto come un “battuto di malta di colore bianco con piccole scaglie di pietra e frammenti di laterizi inclusi; in alcuni punti è stato possibile riscontrare come un sottile strato di cocciopesto fosse stato steso per ultima finitura” (BARELLO 2012). Sebbene da una prima osservazione il pavimento risulti a predominante colore bianco, la presenza del sottile strato rosato di cementizio fittile, ben lisciato, porta a ritenere che questo costituisse il rivestimento vero e proprio, poggiante su una preparazione in cementizio litico, spessa all’incirca 7cm e a sua volta stesa sul pavimento di fase I. Foto da BARELLO 2012, fig. 125 p. 286 (immagine a colori fornita dalla dott.ssa L. Maffeis, ditta Cristellotti & Maffeis).
Vano 1. Ambiente rettangolare forse di passaggio a E del vestibolo di accesso al Serapeion adrianeo. La facciavista interna delle pareti presenta tracce di cocciopesto per la posa di intonaco. Lo scavo ha riscontrato due livelli pavimentali, il primo in cementizio litico su vespaio di ciottoli, il secondo pure in cementizio litico, rifinito da un sottile strato di cementizio fittile.
Lunghezza: 7.80 m – Larghezza: 5.90 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
area a E Serapeion, fase II, vano 1, cementizio fittile Il rivestimento pavimentale è definito “signino” (ZANDA 1993) o “battuto bianco” (ZANDA 2011) ed è descritto come un “battuto di malta di colore bianco con piccole scaglie di pietra e frammenti di laterizi inclusi; in alcuni punti è stato possibile riscontrare come un sottile strato di cocciopesto fosse stato steso per ultima finitura” (BARELLO 2012). Sebbene da una prima osservazione il pavimento risulti a predominante colore bianco, la presenza del sottile strato rosato di cementizio fittile, ben lisciato, porta a ritenere che questo costituisse il rivestimento vero e proprio, poggiante su una preparazione in cementizio litico, spessa all’incirca 7cm e a sua volta stesa sul pavimento di fase I. Foto da BARELLO 2012, fig. 125 p. 286 (immagine a colori fornita dalla dott.ssa L. Maffeis, ditta Cristellotti & Maffeis).
Specifiche di rinvenimento Data: 2011 – Ente responsabile: SBAPMAE
Area a E Serapeion, fase I, vano 1, cementizio litico
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in battuto di malta di colore bianco con piccole scaglie di pietra e frammenti di laterizi, interpretabile come cementizio a base litica, spesso circa 10cm e visibile in sezione, al di sotto del pavimento successivo. Foto da BARELLO 2012, fig. 125 p. 286 (immagine a colori fornita dalla dott.ssa L. Maffeis, ditta Cristellotti & Maffeis).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: vespaio di ciottoli legati da terra e malta Spessore: 8-14cm
Barello, F. 2012, Monteu da Po, area archeologica di Industria. Scavo e restauro., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, pp. 285-286, fig. 125.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , area a E Serapeion, fase I, vano 1, cementizio litico, in TESS – scheda 12780 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12780), 2012