L’edificio, parzialmente indagato, è stato identificato con una villa episcopale. Sono stati messi in luce parzialmente due ambienti. Il vano 1, di forma rettangolare e, a sud l’aula absidata 2. L’analisi dei paramenti murari ha evidenziato la presenza di due fasi. Fase I (I-II sec. d.C.), caratterizzata da muri in ciottoli legati da malta. Fase II (età tardoantica): i muri sono in ciottoli e frammenti laterizi. Il vano 2 conserva poche tessere ancora in posto, che testimoniano l’originaria esistenza di un tessellato. Nel corso dello scavo sono stati rinvenuti frammenti di tessellato e intonaco dipinto, oltre a suspensurae e tegule hamatae, che testimoniano la presenza di un ambiente termale o di un vano riscaldato. Pianta tratta da Fortunati Zuccàla 1987.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Fortunati Zuccàla, M. 1987, Arzago d’Adda (Bergamo). Via Leopardi, campo “La Rovere”, in Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Notiziario 1986, Milano, p. 71.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Villa di Arzago d’Adda, vano non documentato, frammenti di tessellato geometrico, in TESS – scheda 12826 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12826), 2012