In località Macchia Porcara, su un terrazzamento posto ad una quota di m 590-580 in posizione strategica nei pressi del tratturo Pescasseroli-Candela, si trova un edificio templare misurante, in origine, m 13 di larghezza e 10 di profondità, preceduto da una gradinata di tre gradini larga m 1, con un gradino inferiore di m 25-30, realizzata in blocchetti irregolari. La pars antica e la pars postica hanno una profondità quasi uguale e sono delimitate da muri di cm 55 di spessore con paramento in blocchetti rettangolari di cm 4-6. Il tempio presenta una pianta con cella quasi quadrata ed un ingresso stretto sottolineato da una soglia della quale è pervenuta la fondazione. La cella è inquadrata da due ali laterali prolungate sino alla fronte, fra le quali si dispone una fila di sei colonne originariamente dotate di fusti lignei. Altre due colonne si trovano in corrispondenza dei muri della cella. La pars antica del tempio era decorata da un pavimento in cementizio del quale si conservano scarsi lacerti. Le pareti interne della pars antica erano decorate da stucco, mentre quelle della cella da una decorazione pittorica in I Stile, rinvenuta alla stato frammentario, sui toni del verde e del rosso, terminante in una cornice a dentelli. La copertura della cella era in tegole. In asse con l’ingresso del tempio, di fronte alla gradinata, è stata rinvenuta una piattaforma pertinente ad un’ara. Il tempio, sorto probabilmente su un luogo di culto anteriore, si data al III secolo a.C. La sua distruzione è da ricondurre agli eventi bellici legati alla guerra annibalica (217 a.C.). (La pianta della località dell’edificio è su base IGM 174 IV SO; la pianta dell’edificio è tratta da Johannowsky 1997, p. 594, fig. 12).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo III a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Pars antica dell’edificio templare delimitata, lateralmente, da due muri rettilinei e, sulla fronte, da una fila di sei colonne. La pavimentazione è in cementizio decorato, scarsamente conservata. In origine le pareti erano decorate da stucco, rinvenuto in stato frammentario. (La pianta è tratta da Johannowsky 1997, p. 594, fig. 12).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo III a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1980/00/00
Tempio in loc. Macchia Porcara, cementizio con losanghe
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Cementizio a base fittile decorato da un reticolato di losanghe in tessere bianche. Dell’originaria pavimentazione si conservano solo alcuni tratti caratterizzati da ampi avvallamenti superficiali legati allo “scivolamento” del terreno sottostante. In diversi punti la superficie si presenta fortemente abrasa e, dunque, priva dell’originaria decorazione.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (3° q) al secolo III a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: area archeologica (Santuario italico, loc. Macchia Porcara) Condizione giuridica: proprietà Stato
Bonifacio, R. 2000, Il santuario sannitico di Casalbore e il suo materiale votivo, in Studi sull’Italia dei Sanniti, Milano, p. 33.Busino, N. 2007, in La media valle del Miscano fra tarda antichità e Medioevo. Carta archeologica di San Giorgio La Molara, Buonalbergo, Montefalcone di Valfortore Casalbore, dal pianoro della Guarana al torrente La Ginestra. Ricerche a Montegiove, 1999-2000, Napoli, p. 167.Johannowsky, W. 1991, Circello, Casalbore e Flumeri nel quadro della romanizzazione dell’Irpinia, in La Romanisation du Samnium aux II et I siècles av.J.Actes du Colloque, Centre Jean Berard, Naples, p. 61, fig. 5.Johannowsky, W. 1997, Osservazioni sui mosaici in tessere e sui cocciopisti con tessere più antichi, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, pp. 585-586, fig. 12.Johannowsky, W. 2001, Ricerche sull’insediamento sannitico a Casalbore, in Ostraka. Rivista di Antichità, Napoli, pp. 227-239, fig. 10.