Durante i lavori per l’apertura di Via Nazionale, la prima arteria di "Roma capitale" realizzata a partire dal 1870 per collegare la stazione Termini al centro della città, si rinvennero nell’area della Villa Aldobrandini e nell’Orto Mercurelli, ove poi sorse la Banca d’italia, numerosi resti relativi ad una domus. Lavori effettuati nel 1926 consentirono il rinvenimento di strutture murarie e di un pavimento in tessellato del tipo geometrico bicromo. Ulteriori testimonianze musive scoperte nell’area dell’Orto Mercurelli (v. scheda) sono attestate da disegni dell’Archivio della Sovraintendenza Comunale, ma in mancanza di dati di scavo non è possibile riferire le stesse ad un unico contesto. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica della domus, della quale si ignorano le dimensioni e l’articolazione planimetrica. La cronologia non è definibile: sulla sola base stilistica del tessellato rinvenuto è possibile comunque proporre in via ipotetica una datazione alla tarda epoca repubblicana o alla prima età augustea.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Ambiente a pianta rettangolare del quale non sono note le dimensioni, la tipologia e la funzione, che aveva una pavimentazione musiva di tipo geometrico documentata esclusivamente da un disegno conservato nell’archivio Gatti che comprende anche uno schizzo planimetrico (ACS, Arch. Gatti, fasc. 6, Reg. VI, Carte 1992-1992v). Manca nell’edito la documentazione fotografica dell’ambiente che è andato distrutto.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1926
Regio VI, Via Nazionale, Banca d’Italia, area, domus, tessellato geometrico bicromo (reticolato di rombi)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Tessellato geometrico bicromo documentato esclusivamente da un disegno conservato nell’archivio Gatti che comprende anche uno schizzo planimetrico (ACS, Arch. Gatti, fasc. 6, Reg. VI, Carte 1992-1992v). Il campo, delimitato da un bordo di tessere nere, era decorato da un reticolato di rombi bianchi delineati da linee doppie di tessere nere (DM 201a). Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Chini, P. 2005, Ulteriori acquisizioni dagli archivi della Sovraintendenza Comunale sul mosaico imperiale a Roma, in Atti del X Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Lecce, 18-21 febbraio 2004), Roma, p. 654, fig. 6.